Concorso di idee per la riqualificazione dell'area industriale denominata "Ex Saica"

Il progetto ha partecipato al concorso per il recupero di un'area industriale dismessa nel lungomare di Alghero. Il bando richiedeva la risistemazione ed un intervento icisivo che cambiasse la destinazione e valorizzasse la vasta area prospicente il porto turistico e le immediate vicinanze della città murata. L'idea proposta mira a determinare una nuova centralità alternativa al secolare ruolo aggregativo rappresentato dalla città murata. Una nuova immagine e simbolo che, in chiave più moderna, rappresenti la città di oggi mantenendo, con l'uso dei materiali ma anche col collegamento fisico e simbolico col mare, il legame storico della città a questo elemento naturale che l'ha vista nascere, l'ha cresciuta nel corso dei secoli, segnandone la fortuna in tutto il mediterraneo e oltre, sia dal punto di vista economico che culturale. Il progetto con funzione di interfaccia tra il porto antico e la città, vuole essere l'elemento di rivitalizzazione del centro, capace di coniugare sostenibilità ambientale, innovazione e fruizione turistica, una parziale rottura col passato nel rispetto dei materiali, dei colori. Una libera espressione artistica al di fuori da vincoli e canoni troppo formali, ma nello stesso tempo lontano richiamo alla memoria storica. L'opera consiste nella realizzazione di una piazza sopraelevata che richiami la forma di una mano. Il pentadattilo (dal greco Pentedàktylos, cinque dita) è l'ideale passerella tra la terra ed il mare, metafora d'unione della città al mare ma anche, come porta della città marinara, di accoglienza per chi arriva, punto di osservazione panoramico del cittadino ma anche panorama da osservare per il viandante. L'intervento su più livelli copre completamente l'area assegnata più alcune limitate zone che si è reputato giusto occupare per garantire quell'indispensabile continuità di flusso tra il nuovo inserimento, il tessuto urbano esistente ed il mare. Con questa differenza di quote ci si propone di movimentare l'andamento dell'area creando una gerarchia di spazi e percezioni che sanciscano i limiti sia fisici che funzionali del progetto.