Riqualificazione di via Bissuola a Mestre (VE) | Elisa Nolo

Densificazione sostenibile Mestre / Italy / 2005

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L’area progetto, via Bissuola, si sviluppa nel tessuto urbano in una posizione favorevole per molteplici aspetti: - è una zona periferica dalla quale facilmente, però, si può raggiungere il centro storico di Mestre; L’area progetto, via Bissuola, si sviluppa nel tessuto urbano in una posizione favorevole per molteplici aspetti: - è una zona periferica dalla quale facilmente, però, si può raggiungere il centro storico di Mestre; - è circondata da parchi ed aree verdi, il più importante il Parco Albanese; - sono presenti centri per la socialità: luoghi religiosi, luoghi dell’istruzione pubblica, centri sportivi; L’urbanizzazione degli anni Sessanta e Settanta ha visto le città occupare progressivamente i territori agricoli circostanti. Le città e i nuovi quartieri, cresciuti in fretta per soddisfare necessità immediate, hanno fallito perchè non hanno tenuto conto delle conseguenze a lungo termine sulla popolazione e sull’ambiente. Lo sviluppo sostenibile respinge questo tipo di espansione a favore di un ritorno dell’identità e della cultura urbana da raggiungere attraverso il recupero della città esistente, ovvero il risanamento dei quartieri più vecchi e il recupero di aree industriali, militari e portuali. Uno dei principi fondamentali da applicare negli attuali modelli di sviluppo urbano è l’aumento di densità. Il primo passo da fare in questo senso è allontanarsi dal modello di casa singola, costruita su un lotto di proprietà ai margini dell’organismo urbano. I prezzi degli edifici di questo genere sono estremamente elevati in ambito urbano, sopratutto nelle aree densamente popolate. Nella città compatta, poi, la prossimità di residenze, spazi lavorativi, servizi e luoghi di svago può essere un’occasione per ottimizzare l’uso dello spazio, da associare ad un impiego ottimale delle aree naturali e a un sistema di trasporto pubblico efficiente. E’ fondamentale creare un ambiente vivo e sufficientemente attraente da non contrastare l’appeal dell’abitazione unifamiliare con giardino nell’hinterland, e quindi far si che le famiglie residenti nel centro della città rimangano lì dove abitano. Per la maggior parte degli abitanti delle città la vita quotidiana si svolge nell’ambito del quartiere in cui risiedono, e molti di loro – bambini, anziani, disoccupati – hanno poche occasioni di uscirne. La scala del quartiere è quella appropriata per applicare le strategie sostenibili, in quanto consente di gestire a livello locale questioni come consumo idrico ed energetico, inquinamento acustico, raccolta differenziata dei rifiuti, oltre a quelle legate alla discriminazione sociale. L’IDEA: COME DENSIFICARE. In via Bissuola, l’idea progettuale consiste essenzialmente nel rendere tale via nuovamente una strada di quartiere. Diventata ormai un’altra arteria viaria di collegamento tra la periferia ed il centro della città, via Bissuola può trasformarsi e divenire una continuazione del centro storico se solo si inverte la tradizionale logica pedone-automobile. Il passaggio da strada a doppio senso di circolazione a strada a traffico limitato fa si che via Bissuola acquisti maggiore importanza sia all’interno della città stessa che all’interno della dimensione del quartiere: alla semplice funzione di collegamento periferia-centro subentra una funzione di ampliamento-completamento-continuazione del centro storico; al soggetto automobile subentrano i residenti che possono vivere la strada come spazio pubblico accessibile e vivibile. Per questo la riqualificazione di via Bissuola necessita di: - un ripensamento dello spazio pubblico come area pedonale (i marciapiedi, la corsia a traffico limitato, il verde, gli alberi…); - la presenza di luoghi ammortizzatori tra spazio pubblico e spazio privato (i porticati, le corti, le aree commerciali, le serre solari); un ridisegno del fronte con la costruzione di nuovi edifici. Questi interventi, che cercano di portare una continuità e unità a livello orizzontale, mantenendo quelle caratteristiche di frammentarietà e discontinuità delle superfici verticali dell’edificato di via Bissuola, nascono in tempi diversi. La somma di piccoli e puntuali interventi, nei diversi anni, porteranno ad un nuovo disegno, sempre diversificato e mai uguale nel tempo. IL RIPENSAMENTO DELLA VIABILITA’ Il progetto prevede la riqualificazione dello spazio pubblico di via Bissuola con un ripensamento della viabilità esistente per dare spazio all’integrazione sociale, alla vivibilità della strada attualmente vissuta solo come mezzo funzionale. Bissuola diventa in questo modo, continuazione del centro storico, e non più quartiere periferico percorso solo da arterie viarie principali. Il nuovo intervento prevede la trasformazione della strada in zona pedonale, con lo spostamento della mobilità principale in via Tevere e l’inserimento di una linea di trasporto pubblico elettrico che copre via Bissuola per l’intera tratta a traffico limitato. IL RIDISEGNO DELLA STRADA La riqualificazione di via Bissuola: un ripensamento dello spazio pubblico come area pedonale. Via Bissuola diventa un’area pedonale dal disegno tortuoso. La tortuosità, che si può notare dalla planimetria del progetto, è legata alla necessità di far rallentare il più possibile i limitati veicoli che passano. In via Bissuola, infatti, pur essendo un’area pedonale, possono transitare i residenti che devono raggiungere l’accesso privato alla loro abitazione ed un unico servizio di trasporto pubblico di progetto. Il disegno di questa tortuosità nasce da un’analisi delle ombre che gli edifici esistenti producono nel periodo estivo. Con il programma Ecotect si possono ottenere su pianta tutte le ombre che gli edifici proiettano: l’area che si viene così a delineare rappresenta un limite di progetto. Se via Bissuola diventa un’area pedonale è importante che il percorso sia il più possibile protetto dall’irraggiamento solare: gli elementi di protezione, quali il porticato, vanno posizionati quindi nelle zone soleggiate, cioè al di fuori dell’area limite. Nelle zone in cui non è possibile collocare il portico, si creano delle aree verdi in modo tale che gli alberi posizionati possano comunque proteggere dal sole. Tra gli alberi si individuano speci autoctone integrate con speci largamente presenti nel territorio di Mestre; speci decidue per ottenere comunque un soleggiamento invernale; speci con indice di trasparenza minimo in estate x un basso soleggiamento estivo ed elevato in inverno per un alto soleggiamento invernale. Per la pavimentazione si usa sempre lo stesso materiale per dare l’idea di continuità della sezione stradale pedonale. L’utilizzo di moduli diversi porta, però, il pedone a dare un’importanza diversa alle zone che attraversa: un primo modulo identifica una zona dove il pedone può passeggiare con assoluta tranquillità; un secondo modulo individua una zona in cui il pedone può passeggiare ma con attenzione perché possono transitare dei veicoli a velocità ridotta. LA SERRA SOLARE La riqualificazione di via Bissuola: la presenza di luoghi ammortizzatori tra spazio pubblico e spazio privato. Lungo tutta l’area di progetto si vengono a configurare nuovi spazi architettonici, così detti ammortizzatori in quanto rappresentano zone che mediano tra due realtà, zone di contatto tra lo spazio privato, la residenza, e lo spazio pubblico, l’area pedonale. I porticati, che nascono come prosecuzione ideale della sezione stradale, ne sono un esempio, Sono strutturalmente costruiti con elementi in calcestruzzo prefabbricati che sostengono una leggera copertura metallica. Sono elementi che si ripetono dettando un ritmo al percorso pedonale, e la loro diversa dimensione o forma è legata a ciò che succede nell’immediato intorno: un semplice porticato con forma aperta per le aree di semplice passaggio (per esempio, davanti alle vetrine degli spazi commerciali), un porticato più importante con forma chiusa per le aree miste di passaggio e sosta (per esempio, davanti a spazi commerciali quali bar o davanti alle aree verdi di maggiore dimensione dotate di elementi per sedersi); un porticato ancora più imponente per sostenere una serra solare. Le serre solari nascono come ampliamento, lungo il fronte strada sud, degli edifici esistenti. Sono dei veri e propri ambienti “cuscinetto”, in quanto mediano il passaggio fra condizioni termiche esterne e condizioni termiche interne. Le serre fungono da elementi captanti e di protezione: sono dimensionate e disposte in modo tale da favorire un guadagno solare diretto e diminuire così lo scambio termico degli ambienti interni. Le superfici a sud sono vetrate e composte da doppi vetri per poter ridurre le dispersioni di calore. Le superfici a nord ed est sono opache e composte da materiali ad elevata inerzia termica che fungono da masse di accumulo, come pannelli in cls. Così nel periodo invernale questi ultimi restituiscono parte del calore assorbito durante il giorno nelle ore serali. NUOVI SPAZI La riqualificazione di via Bissuola: la presenza di luoghi ammortizzatori tra spazio pubblico e privato. Come il porticato detta un ritmo al percorso pedonale sul fronte sud, così gli spazi commerciali, anch’essi nati come prosecuzione ideale della sezione stradale sul fronte nord, ripropongono lo stesso concetto in misura minore. La forma della struttura portante di questi spazi riprende quella del porticato, denominatore comune di tutti gli interveti di riqualificazione: elementi prefabbricati in calcestruzzo che sostengono una copertura leggera metallica. Posti in aderenza all’edificio esistente, diventano un ampliamento del piano terra della costruzione, che viene ripensato in base alle nuove esigenze.
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    Project details
    • Year 2005
    • Status Research/Thesis
    • Type Urban Renewal
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