New-Old Broken Bathroom | Gianluca Fornari

L'idea nasce tra un richiamo al passato, dato dai materiali ceramici ricordanti la pietra naturale con la trama del mattone (, si è scelto un colore delle fughe grigio scuro per risaltare la posa e per ricordare la malta,) e un influsso di modernità, data da elementi d'arredo in acciaio, vetro e/o cromati che si uniscono attraverso un influenza visiva di tipo temporale che ripropone l'idea di una stanza le cui pareti si sono sgretolate verso l'esterno, lasciando il cielo a vista, simulato dallo stucco mantovano azzurro riproposto anche a soffitto, e i cui mattoni si sono smossi dalla loro sede, realizzati attraverso mensole a misura della mattonella sottostante rivestite con lo stesso materiale ceramico. L'utilizzo, inoltre, di elementi d'arredo come il lavandino, nonostante la sua modernità materica, ricorda e richiama i vecchi lavatoi del passati con la sua linea minimale caratterizzata solo ed esclusivamente da una vasca e da un sostegno metallico. La stessa idea progettuale ha, ovviamente influenzato la scelta delle finiture e di tutti gli altri elementi di arredo tra cui le cromature degli accessori e i legni del porta biancheria e del pensile sopra ai sanitari a simulare l'invasione dell'ambiente esterno all'interno della stanza. Quest'ultimo elemento risulta inoltre essere molto importante per la funzionalità della stanza che dato il suo minimalismo compositivo, che ne facilita anche i tempi e il mantenimento della pulizia, da la possibilità, nonostante le dimensioni e il numero delle mensole permetta di alloggiarvi numerosi oggetti, di nascondere alcuni di essi che non sarebbe opportuno tenere in bella mostra, quali scorte di rotoli di carta igienica, igienizzanti wc, prodotti di vario genere, farmacia ecc. Per quanto riguarda i tipi di posa, si è scelta una posa a rombo per il pavimento al fine di allargare la percezione visiva dello spazio, mentre per quanto riguarda i rivestimenti sono state effettuate due differenti trame, la prima, quella principale a mattoni sfalsati, di cui ho già parlato in precedenza, presenta una parte terminale, vicino al pavimento, composta da mattonelle di maggiore dimensione, al fine di simulare sia un battiscopa sia un basamento controterra. La seconda, quella presente nella parete-impianti in rilievo dietro ai sanitari, risolve la problematica della modularità stretta degli elementi presenti sul resto della stanza, che avrebbero enfatizzato troppo soprattutto nei piani orizzontali, e allo stesso tempo, nasconde, mettendo in evidenza, il volume aggettante rendendolo quasi come un punto strutturale importante nella trama variegata della parete.