Appartamento a Trieste | Maurizio Bradaschia

Apartment in Trieste Trieste / Italy / 2009

1
1 Love 1,679 Visits Published
Il tema della residenza si è sempre prestato più di altri, al di là della sua identità tipologica, ad elevarsi a manifesto del suo progettista, a farsi portavoce di una più generale idea dell’architettura in cui le dichiarazioni d’intenti sono spesso giocate anche solo sul rimando analogico, sulla enunciazione di affinità e propensioni. Il luogo e l’abitare, la forma e il suo apparire, la domesticità e la rappresentanza e, al di sopra di tutto, la tendenziosità dell’architetto e la concretezza sono le parti e insieme gli attori di una delle rappresentazioni più replicate nel repertorio dell’architettura. Su questo difficile copione è stata data vita a un progetto che dichiara una naturale propensione per il retaggio modernista, ma anche un atteggiamento improntato su un revisionismo critico personale in cui la sintesi passa attraverso una operazione di lucida sottrazione. Partendo da queste premesse il progetto è stato elaborato anche in omaggio e pensando alla forte identità dell’architettura italiana: che dal paesaggio attinge la sua misura; che si esprime attraverso un istintivo senso della proporzione; che modella gli spazi in forme chiuse e compatte che, attraverso una operazione di giustapposizione e sottrazione, produce inaspettate soluzioni. La casa, collocata a mezzacosta sulla collina di Scorcola che si affaccia sul golfo di Trieste, sviluppa il tema del rapporto interno/esterno giocando sul contrappunto fra un davanti e un retro, fra l’essere e l’apparire, fra il nascondere e il rivelare. Un appartamento e un giardino antistante, aperti sul mare, concorrono insieme a realizzare la casa. Uno luogo di relax, affacciato sul mare, dove i cromatismi, gli oggetti, il silenzio, costituiscono le note della composizione musicale. Minimalista, orientata decisamente al less is more. La pianta è chiara, geometricamente rigorosa, esplicita nel rigore neo-razionalista. Un soggiorno di ampie dimensioni, cui si accede attraverso un disimpegno su cui si affacciano una camera e un bagno, conduce al porticato, filtro verso il giardino. In adiacenza si succedono la cucina, un disimpegno ulteriore e la camera padronale con il suo bagno. Sulle pareti Robert Longo, Graham Gillmore, Stefano Scheda e Richard Woods. Il bianco degli interni e degli arredi esalta il calore del pavimento realizzato in teak industriale, creando un effetto di grande luminosità. I bagni, pavimentati in resina bianca, sono completati con elementi Flaminia. L’arredo è caratterizzato da una “formosa adagiata “ e da una “formosa sdraiata” di moco, quest’ultima collocata sotto la libreria a specchi “barra – tasto” sempre di moco. I divani Living disegnati da Piero Lissoni, compongono un salotto che è concluso da un Embryo Chair di Marc Newson di colore rosso. Un tavolino bench di Alivar separa il salotto da un televisore BeoVision 7 di Bang & Olufsen. Dietro i divani una lampada Fortuny di colore bianco di Pallucco. Il tavolo da pranzo, Less di Jean Nouvel, anch’esso bianco, è circondato da sedie Alfa di Molteni. La camera padronale viene enfatizzata dal letto “Fronzoni 64” di cappellini e dai pochi, bianchi, elementi di arredo. Tutti gli armadi, nei colori bianco e blu, sono di Poliform. La cucina, in acciaio, è un’Ala, di Ciatti. Le lampade sia interne che esterne, sono di Viabizzuno, ad eccezione di quella della cucina di Inside. Gli arredi esterni sono di Coro, la piscina di Castiglione. The residential theme has always lent itself as suitable more than others, beyond its typological identity, to becoming a manifesto for its planner, to voicing a more general idea of architecture in which declarations of intent are often played even only as an analogical cross-reference, on the statement of affinity and inclinations. The place to live and the dwelling, the shape and its appearance, the domesticity and the representation and, more than anything, the architect's tendentiousness and the feasibility are the parts and also the actors of one of the most repeated representations in the architectural repertory. On this difficult script this project was created: it declares a natural inclination for modernist heritage, but also an attitude marked by a critical personal revisionism in which the synthesis goes through an action of clear subtraction. Starting from such premises this project was also worked out in honour of and thinking of the strong identity of Italian architecture: it draws its measure from the landscape; it expresses itself through an instinctive sense of proportion; it models space in closed and compact shapes; it produces unexpected solutions by means of an action of juxtaposition and subtraction. The house is placed on the hillside of Scorcola facing Trieste's gulf; it develops the theme of the inside/outside relationship playing on the counterpoint between a front and a rear, between being and appearing, between hiding or revealing itself. An apartment and a garden in front of it, open to the sea, concur together to realizing the house. A place to relax, facing the sea, where chromatisms, objects, silence, constitute the notes of the musical composition. Minimalist, definitely oriented to less is more. The plan is clear, geometrically rigorous, explicit in the neo-rationalist rigour. A big living-room, entered from an access facing a bedroom and bathroom, leads to the porch, a filter towards the garden. The kitchen, a further access and a master bedroom with its en-suite bathroom come one after the other in contiguity. Robert Longo, Graham Gillmore, Stefano Scheda and Richard Woods are on the walls. The white of the interior and the furnishing exalts the warmth of the flooring which is in industrial teak, thus creating a great luminance effect. The bathrooms are paved with white resin flooring and completed with Flaminia elements. The furnishing is characterized by a "formosa adagiata" and a "formosa sdraiata" by Moco, the latter is placed under the mirrored bookcase "barra-tasto" also by Moco. “Living” sofas designed by Piero Lissoni constitute a living-room concluded by a red Embryo Chair by Marc Newson. An Alivar bench coffee-table separates the living-room from a Bang&Olufsen BeoVision7 television. Behind the sofas there is a white Fortuny lamp by Pallucco. A Less dining-table by Jean Nouvel is also white and surrounded by Molteni Alfa chairs. The master bedroom is emphasized by a "Cappellini Fronzoni 64" bed and by a few, white furnishings. All the cupboards, in blue and white are by Poliform. The kitchen, in steel, is an Ala by Ciatti. Internal and external lamps are by Viabizzuno, except for that in the kitchen, which is by Inside. External furnishing is by Coro, the swimming-pool by Castiglione.
1 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Il tema della residenza si è sempre prestato più di altri, al di là della sua identità tipologica, ad elevarsi a manifesto del suo progettista, a farsi portavoce di una più generale idea dell’architettura in cui le dichiarazioni d’intenti sono spesso giocate anche solo sul rimando analogico, sulla enunciazione di affinità e propensioni. Il luogo e l’abitare, la forma e il suo apparire, la domesticità e la rappresentanza e, al di sopra di tutto, la tendenziosità dell’architetto e la concretezza ...

    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2009
    • Status Completed works
    • Type Apartments
    Archilovers On Instagram
    Lovers 1 users