Concorso nazionale di idee | Angelo Vestri

NTRODUZIONE: Il progetto per la riqualificazione della Piazza San Maurizio è redatto come risposta al bando emanato dal Comune di Vedano Olona per un concorso di idee. Il punto cardine del progetto, ispiratore del concept e dell'intero sviluppo progettuale, è stato ripreso proprio dallo stesso oggetto del Bando di Concorso. La richiesta della “Riqualificazione e Valorizzazione della Piazza” è stata determinante per le scelte condotte in fase di ideazione. L'Ente banditore del concorso, non chiedeva cioè un mero intervento edilizio di riqualificazione ma includeva nell'intervento la valorizzazione. Il distinguo non è di poco conto dal momento che è proprio sulla valorizzazione che abbiamo deciso di incentrare le nostre ricerche ed i nostri sforzi progettuali. MOTIVAZIONI DELLE SCELTE PROGETTUALI - Il perché della piazza pedonale - Il nuovo disegno della piazza da noi proposto nasce dalla volontà di restituire alla città un luogo simbolico quale punto di aggregazione sociale e di ritrovo oltre che luogo di funzioni religiose, legato all'annuale processione cittadina, in devozione del Santo Patrono. Uno degli aspetti che, per primo, risalta agli occhi dell'osservatore, riguarda l'interruzione della percorribilità carrabile della piazza. Assai lunghi sono stati gli attimi di riflessione su tale scelta; oggi giorno le auto hanno invaso le città ed anche i centri più piccoli, per tanto, piuttosto che garantire continuità alle autovetture, per cui sarà da studiare un nuovo assetto viario, abbiamo puntato sul valore più antico della piazza, intesa come luogo della città per antonomasia, luogo di incontro, di interazione, simbolo stesso delle persone che la città la vivono. DESCRIZIONE TIPOLOGICO - FUNZIONALE DEGLI INTERVENTI - I rapporti tra piazza ed intorno - Pensare un nuovo assetto per la Piazza San Maurizio, ha significato un importante sforzo progettuale. Probabilmente uno degli aspetti più complessi da gestire è stato quello dei rapporti spaziali ed architettonici. Quando ci si trova in prossimità della piazza si deve gestire il difficile rapporto tra lo spazio vuoto della piazza stessa e l'imponenza architettonica della Chiesa di San Maurizio ed i restanti edifici prevalentemente a 2-3 piani con caratteristiche architettoniche differenti. Il nuovo disegno vuole ottemperare ad un duplice scopo: creare un “filtro prospettico” da cui risulti chiaro il nuovo e privilegiato ingresso lungo il fronte principale della chiesa di San Maurizio gestendo anche allo stesso tempo i rapporti tra architetture tanto differenti seppure concentrate in uno spazio relativamente piccolo. Il disegno della piazza nasce da linee direttrici che “investono” la piazza e ne disegnano, di fatto, l'andamento e la geometria. Tali linee rappresentano le risultanti di uno scorcio prospettico che coinvolge la piazza e gli elementi che la costituiscono e la delimitano; esse nascono dalla volontà di individuare, come punto di osservazione privilegiato, i piedi del sagrato della Chiesa di San Maurizio. Proprio uscendo dalla Chiesa, e comunque provenendo da via dei Martiri, abbiamo scelto di invitare lo sguardo ed il visitatore ad entrare nello spazio della piazza, uno spazio in cui gli elementi principali sono chiamati in gioco, e costituiscono parte attiva della nuova Piazza; la scalinata laterale della chiesa, l'obelisco della piazza, il fronte degli edifici. Inoltre, date le limitate dimensioni della Piazza, lo scorcio prospettico, scelto come modello organizzatore delle “dinamiche” costituenti la piazza, permette di simulare delle proporzioni maggiori in forza anche dei disegni della pavimentazione. Il progetto, come detto, è organizzato su fasce visuali che partono da un punto generatore comune e, suddette visuali, articolano gli elementi della Piazza: il percorso pedonale principale è realizzato in pannelli di legno Teak che attraversano lo spazio principale della piazza e sono disposti in modo tale da accentuare la visione prospettica del luogo. La scelta della pavimentazione principale è ricaduta sul legno in virtù dell'origine del nome del Comune di Vedano Olona. La suddetta pavimentazione viene interrotta da un percorso trasversale in travertino che vuole rappresentare una rottura rispetto all’andamento prospettico della piazza e indurre il visitatore a dirigere il proprio sguardo verso l'obelisco, testimonianza antica ed importante. Ai margini della piazza sono state pensate delle "isole" in pannelli di cemento grezzo che ospitano i parcheggi lungo Via Matteotti e nel contempo non compromettono il transito delle autovetture in corrispondenza del tratto coperto esistente. Sul lato opposto, invece, l'aspetto "brutalista" della pavimentazione vuole testimoniare la rozzezza della scelta di demolire la Cappella dedicata a San Giovanni Bosco per far posto al cinema Aurora. Il passaggio da una pavimentazione all'altra è risolto inserendo una fila di sampietrini. Pietre come il travertino o il sampietrino sono state utilizzate per riallacciare simbolicamente un antico e stretto rapporto tra la comunità di Vedano Olona con il popolo romano. Anche la scelta degli elementi d'arredo e il posizionamento delle alberature concorre ad accentuare la visione prospettica del luogo. I “contenitori” del verde, anch'essi generati sulle “vie di fuga”, sono stati immaginati come “vasche porta alberi” modellati in modo da fungere anche da sedute per i fruitori della piazza. Si è optato per la conservazione di alcune delle piante presenti sulla piazza e di integrarle con altri tipi di essenze come il Cercis e il Laburno per creare un ambiente più vario, ricco e vivace.