Casa LaBor | Rosa Maria Tomasello
residenza unifamiliare Ragalna / Italy / 2011
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Casa LaBor è una residenza unifamiliare ubicata nel cuore di Ragalna, paese etneo, dove la presenza di architettura spontanea e non finita è l’elemento caratterizzante del paesaggio urbano.
Nell’incapacità di generare un legame con il contesto, l’architettura che ne è scaturita è somma di volumi in successione con una personalità dettata dal forte legame con il luogo: la sicilianità si manifesta nell’uso dei colori, il bianco, il rosso e il grigio evocativi sia delle case storiche che del magma, che si mescolano ai materiali locali e della tradizione culturale.
Il lotto di terreno, per la morfologia, la forma e la differenza altimetrica notevole tra il punto d’accesso dalla strada a nord e il confine a sud, ha determinato l’impostazione del progetto secondo l’asse longitudinale nord sud; la fabbrica, ancorata nel terreno come una nave con accesso da prua, è stata posizionata a una quota inferiore rispetto al piano stradale; per accedervi si scendono quattro gradini distribuiti lungo un “pontile”; un patio corre lungo tutto il perimetro assecondando i pieni e i vuoti stabiliti dal succedersi dei volumi abitativi, sfociando a sud nella piscina.
Quattro sono i volumi che costituiscono la residenza:
il primo bianco, in pianta è un trapezio, il living che si prolunga nel patio esterno protetto da una tettoia in acciaio e legno che filtra la luce da est e rivestito in facciata con piastrelle di terracotta smaltata decorate a mano;
il secondo anch’esso bianco, a pianta rettangolare, è il corpo scala pensato sia come perno centrale di distribuzione orizzontale e verticale sia come elemento leggero di congiunzione grazie alla parete vetrata ad est;
il terzo, rosso scuro, è un quadrato, che contiene la zona notte e l’accesso da ovest al patio che si prolunga e si conclude a sud con la piscina;
il quarto è un quadrato ruotato, piastrellato con mattonelle grigio ardesia, la “superfetazione” in cui si sviluppa il servizio padronale e, all’esterno, le docce a servizio della piscina.
La copertura della residenza è piana; dal terrazzo che copre il volume a pianta quadrata i muri perimetrali sono alti e dai fori di affaccio si originano quadri mutevoli e scorci imprevisti, luogo d’osservazione privilegiato: l’Etna, il mare, il convento S. Francesco, le colline, la città urbanizzata e quella coltivata.
Quattro i bagni della residenza, quattro i temi che ne hanno determinato la scelta cromatica dei materiali: “fire, air, water and earth”.
La sostenibilità, tema cardine per lo sviluppo del progetto, ha affrontato il tema del risparmio energetico (rivestimento a cappotto, copertura ventilata, infissi a taglio termico, intercapedine ventilata) e dell’uso delle fonti rinnovabili (solare termico, riuso acque piovane) e ha posto l’attenzione anche sull’utilizzo di materiali innovativi ma con radici antiche: lo spatolato cementizio ha sostituito il tradizionale pavimento sia all’interno che all’esterno rivestendo anche la piscina.
La luce domina: le camere da letto illuminate da est così come la cucina che si raddoppia all’esterno e il corpo scala; sul lato del tramonto l’accesso al patio che guarda la piscina con lo sfondo di un ulivo e una ginestra, luogo di meditazione.
Da ovest si accede con una rampa esterna al piano seminterrato che costituisce il basamento della residenza con finitura materica volutamente diversa.
Il giardino contiene alberi e siepi; il carrubo, l’ulivo, il mandorlo, il limone, il melo, il pero, il pesco, il “minicucco”, il falso pepe, il sughero, il corbezzolo e due cipressi simbolicamente collegano l’uomo all’Infinito.
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Casa LaBor è una residenza unifamiliare ubicata nel cuore di Ragalna, paese etneo, dove la presenza di architettura spontanea e non finita è l’elemento caratterizzante del paesaggio urbano. Nell’incapacità di generare un legame con il contesto, l’architettura che ne è scaturita è somma di volumi in successione con una personalità dettata dal forte legame con il luogo: la sicilianità si manifesta nell’uso dei colori, il bianco, il rosso e il grigio evocativi sia delle case storiche che del...
- Year 2011
- Work started in 2009
- Work finished in 2011
- Main structure Reinforced concrete
- Client La Rosa Antonio e Borzì Consolazione
- Contractor Borzì Consolato Giovanni
- Cost 300.000,00
- Status Completed works
- Type Single-family residence
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