Riqualificazione Piazza San Rufo | Giorgio Ferretti

Elegante semplicità Rieti / Italy / 2011

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Il progetto di riqualificazione di Piazza San Rufo parte da un presupposto fondamentale: la particolarità del luogo e la sua valenza geografica. La singolare forma a “L” e le sue dimensioni ridotte escludevano qualsiasi intervento invasivo teso a destabilizzarne il significato di centro d’Italia e allo stesso tempo il carattere di raccoglimento. Interventi tesi a ridisegnare completamente la pavimentazione, ad eliminare il monumento circolare o a scardinare i flussi di movimento e di possibile sosta si sarebbero quindi rivelati infelici scontrandosi con il contesto dei palazzi circostanti e stonando con le dimensione del piccolo spazio urbano. Si è quindi scelto di operare con la massima delicatezza andando, più che a stravolgere, a migliorare e perfezionare un brano d’Italia tanto particolare. Tre sono le vie che confluiscono nella piazza, tre sono quindi i percorsi di movimento che, attraversandola e girando attorno alla “caciota”, ne disegnano un tracciato ideale. Si son voluti quindi preservare questi tracciati pedonali, prosecuzione delle strade circostanti, ed utilizzarli per definire un livello ulteriore, rialzato e più statico, della piazza, che costituisca luogo di incontro, scambio e socializzazione, fruibile con tavolini all’aperto e piccole manifestazioni. Ciò ha comportato l’esigenza di una diversa pavimentazione: in cubetti di selce come la piazza attuale, unica e ideale prosecuzione delle strade cittadine che si immettono in S.Rufo, che costituisce i percorsi pedonali principali che attraversano la piazzetta girando attorno al monumento e lastre di granito giallo, facilmente reperibile in cave limitrofe, poste su un livello rialzato (15 cm) per lo spazio risultante, rifinito poi con mattoncini in cotto che ne sottolineano il perimetro. Un adeguata pendenza permetterà di raccogliere l’acqua piovana in apposite tubazioni di raccolta che la convoglieranno nei pozzetti di smaltimento posti sotto la piazza. Sempre tenendo conto della particolarità di centro geografico e giocando con la circolarità sottolineata dall’ “Umbilicus Italiae” si sono definite le nuove sedute, di forma semicircolare e realizzate in pianelle di terracotta, la stessa delle rifiniture della pavimentazione. Queste hanno lo scopo, oltre che di offrire un posto su cui sedersi, di risultare parte integrante della piazza e di contribuire con la loro forma all’arredo urbano. Ogni panca, fruibile su entrambi i lati, è composta di due parti circolari e sfalsate con un largo foro in mezzo, ampio abbastanza da alloggiarvi il tronco di un piccolo leccio, albero scelto perchè caratteristico del centro Italia e dalle fronde fitte e odorose che contribuiranno ad ombreggiare chi vi si siederà sotto. L’alloggiamento del tronco nelle panchine sarà ovviamente abbastanza ampio da permettere la crescita naturale della pianta. L’aggiunta e la disposizione di questi sei piccoli alberi creerà inoltre nuove prospettive e scorci sequenziali nell’attraversare la piazza, che ora si rivela nuda e vuota nella sua interezza già al primo sguardo. Pensando anche all’eliminazione dei rifiuti, i cestini saranno anche essi realizzati in terracotta così da integrarsi con l’intervento e con il luogo. Non una nuova piazza “moderna” quindi, ma un perfezionamento dell’esistente che diviene una piccola oasi di tranquillità e di rappresentazione della comunità. Per l’illuminazione saranno ora utilizzati esclusivamente appositi faretti per esterni incassati a pavimento che proietteranno la luce sugli edifici che delimitano la piazza rischiarandola di luce indiretta e da ulteriori faretti, di adeguato voltaggio, posti sotto le panchine che indirizzeranno la luce a terra diffondendola tutto intorno. Le lampade saranno alogene e scelte ovviamente tenendo conto del risparmio energetico. Optando per questo tipo di illuminazione si è considerato quello già esistente proveniente dai palazzi circostanti con i loro negozi e ristoranti. La nuova piazza sarà quindi non trasformata ma riqualificata tenendo presente tutte le sue caratteristiche intrinseche di piccolo mondo compiuto all’interno di quello più grande della città, non un vuoto tra gli edifici ma bensì luogo di incontri, socializzazione e riflessione per la comunità reatina.
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    Il progetto di riqualificazione di Piazza San Rufo parte da un presupposto fondamentale: la particolarità del luogo e la sua valenza geografica. La singolare forma a “L” e le sue dimensioni ridotte escludevano qualsiasi intervento invasivo teso a destabilizzarne il significato di centro d’Italia e allo stesso tempo il carattere di raccoglimento. Interventi tesi a ridisegnare completamente la pavimentazione, ad eliminare il monumento circolare o a scardinare i flussi di movimento e di possibile...

    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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