Simone Micheli Architectural Hero | studio | Simone Micheli

Florence / Italy / 2005

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“Questo progetto rappresenta senza dubbio un ritratto tridimensionale mio e di mia moglie Roberta, rappresenta un manifesto di architettura, rappresenta un inno alla verità, alla bellezza, alla trasparenza. Ho cercato di riportare in vita le storiche “parole archiche” sommerse da vandaliche ed insensate superfetazioni; ho cercato di creare un dialogo fatto di assonanze-dissonanze di rotture e connnessioni tra passato, presente e possibile futuro; ho cercato di creare uno spazio felice dove poter progettare sognando ad occhi aperti; ho realizzato un luogo capace di mutare i suoi connotati estetici ed evocativi, nellʼarco della giornata, in relazione alle naturali ed artificiali variazioni illuminotecniche. Bianchi pigmenti, effervescenti grida policrome, scabre e lucide superfici, interattività compositive, rappresentano i basici ingredienti di questa performance volumetrica pensata per continuare, giorno dopo giorno, ad essere innamorati della vita”. Simone Micheli. Un antico complesso quattrocentesco adibito a stazione di posta, caratterizzato da ampi spazi con pavimentazioni in pietra serena e ciottolame di fiume dove sostavano i cavalli, alti soffitti con struttura lignea e pareti in muratura mista, rappresentano un patrimonio suggestivo ed affascinante per un forte intervento di recupero architettonico. Lʼopera di ristrutturazione ha affiancato il nuovo allʼantico in un armonioso dialogo caratterizzato da continue opposizioni e ricercate assonanze/dissonanze, al fine di creare un ambito spaziale emozionante che ospita lo studio di architettura Simone Micheli. Quattrocento metri quadri capillarmente ristrutturati e riportati alla vita, impreziositi da arredi essenziali con cromatismi in parte accesi ed un sistema dʼilluminazione particolarmente ricercato che utilizza lampade ad incandescenza, alogene, led e fari teatrali in modo da enfatizzare ogni dettaglio, ogni nodo presente. Lo spazio è caratterizzato da plurimi ambiti volumetrici che interagiscono in modo sinestetico trasformando gli antichi stereotipi distributivi in metropolitano ed organico loft. Le aree che caratterizzano questo coinvolgente e superfunzionale luogo sono: area reception, attesa-archivio, sala riunione, zona bagni, area sviluppo progetti, ufficio grafico, ufficio Arch.Micheli-sala riunioni. Lʼoriginale pavimentazione in blocchi irregolari di pietra che connota lo spazio dellʼarchivio e della zona reception è stata recuperata con un attento restauro conservativo, quella dellʼarea dedicata allo sviluppo progetti, un tempo in ciottoli di fiume, è adesso in cemento industriale. Unʼazione progettuale improntata al bianco totale, dove le murature perimetrali sono state completamente stonacate fino a portarne in vista la struttura in pietra candidamente colorata e le travi del soffitto sono state decapate di bianco. Le grandi vetrate sul fronte dellʼedificio, introducono questi intriganti interni alla vita della strada, scritte acidate che corrono sui vetri, raccontano brani della la filosofia progettuale di Simone Micheli. Nel bianco spazio di ingresso, con pavimentazione in blocchi di pietra irregolare e soffitto ligneo, si erge il totemico volume cilindrico della postazione-reception, completamente rivestito in laminato con stampe digitali raffiguranti macro immagini di insalata. Una grande armadiatura angolare in laminato nero lucido che riveste anche i bagni, funge con i suoi puntali/maniglie in acciaio inox lucido, da grintoso elemento contrappuntistico rispetto allʼironico cilindro dagli accesi cromatismi. Gli scenografici bagni, racchiusi allʼinterno di questo nero e lucido parallelepipedo, sono caratterizzati da luci diffuse; la parete frontale dellʼantibagno rivestita in specchio, ha una fessura rettangolare in acciaio, allʼinterno della quale trovano posto delle fonti di erogazione dellʼaria, di sapone e dʼacqua, controllati da sensori elettronici, quasi un allusivo rimando agli abbeveratoi dei cavalli presenti nello storico edificio. Due porte scorrevoli in vetro nero introducono ai due bagni “Giulietta” e “Romeo”, interamente resinati a spatola, rigorosamente in nero lucido, dove lʼunica illuminazione presente deriva dalla lama di luce blu presente negli elementi radianti “Nouvage” disegnati dallo stesso Micheli come i sanitari “Block” volumi rettangolari in corian, uniche note bianche allʼinterno del piccoli spazi. Antistante alla zona bagno, una postazione attrezzata adibita a segreteria organizzativa, presenta un bancone in laminato nero, sul retro del quale si erge una quinta-armadio rivestita completamente in laminato con colorati disegni di macro limoni. Scendendo alcuni gradini il visitatore si trova avvolto nella suggestiva sala riunioni, caratterizzata da un bianco tavolo centrale e sedute imbottite “OO” (disegnate da Simone Micheli), i rivestimenti parietali ed il soffitto voltato sono interamente in pietre e mattoni, pannelli rivestiti in specchio con faretti nascosti sul retro, creano singolari effetti di luci e giochi di riflessi evidenziando le superfici scabre presenti. Sul fondo della sala, si erge solitaria “Polifemo” poltrona in skay bianco con un occhio di led colore rosso (disegnata da Simone Micheli). Lʼarea dedicata allo sviluppo dei progetti è caratterizzata da vaste sale su due livelli con pareti intonacate bianche e soffitti lignei decapati in bianco, mensole e tavoli a correre rivestiti in laminato bianco. Un emozionante percorso vetrato che si affaccia sul giardino è illuminato in maniera particolarmente scenografica da una fila di led colore blu, che accompagnano il fruitore fino allʼufficio-sala riunioni Arch.Micheli ed allʼufficio grafico diretto da Roberta Micheli, questʼultimo fortemente caratterizzato da una parete rivestita interamente con unʼimmagine in laminato con stampa digitale. Lo studio dellʼarchitetto presenta mensole laccate bianche con ante apribili, che corrono lungo tutte le pareti, la quinta di fondo, completamente rivestita in specchio con plasma, introduce al piccolo bagno in resina nera lucida data a spatola, sanitari in corian bianco, rubinetteria “Zpoin” (disegnata da Simone Micheli) cromata e piccoli specchi circolari. Il grande spazio centrale dellʼarchivio e della sala dʼattesa conserva inalterate le strutture murararie originarie; soffitto con grandi travi e pianelle e pareti con le nichhie e le fessure un tempo presenti. Grandi sedute rettangolari in skay nero intervallate da volumi in laminato bianco con funzione di tavolo si trovano antistanti al grande mobile-archivio in metallo. Uno spazio rinnovato e fortemente emozionante, lo studio dellʼarchitetto Simone Micheli rappresenta unʼinteressante operazione progettuale che reinterpreta i materiali tradizionali in una seducente teatralità che li rende muti attori di continui giochi scenografici creati dagli essenziali arredi e dai rivestimenti e mostra come un sogno progettuale legato ad un possibile futuro, possa armoniosamente dialogare con le antiche strutture murarie di un complesso quattrocentesco. “This project certainly represents a three-dimensional portrait of my wife Roberta and myself, represents an architectural manifesto, is a hymn to truth, beauty, transparency. I tried to bring back to life the historical “archaic words” submerged by senseless and vandalism modifications; I tried to create a dialogue made of assonance-dissonances, of broken connections among past, present and possible future; I tried to create a happy place where you can design daydreaming; I realized a place able to change its aesthetic and evocative features throughout the day, in relation to natural and artificial lighting changes. White pigments, effervescent polychrome shouts, bald and polished surfaces, compositional interactivity, represent the basic elements of this volumetric performance, thought to continue, day after day, to be in love with life.” Simone Micheli. A fifteenth century compound, used as a post office, characterized by large spaces with stone paving and cobble stone where the horses used to stop, high ceilings with wooden structure and masonry walls mixed represent a charming and fascinating heritage, for a strong architectural intervention recovery. The renovation has put side by side the new with the old creating an harmonious dialogue characterized by continuous opposition and studied assonance/dissonances to create an exciting space that hosts the architectural studio Simone Micheli. Four hundred square meters restructured and brought back to life, enriched by essential furniture with chromatics in the light and a lighting system that uses incandescent and halogen lamps, headlights and lighthouses led to emphasize every detail, every present node. The space is characterized by multiple volumetric areas that interact in a synaesthetic way transforming the old stereotypes in a metropolitan and organic loft. The areas that characterize this immersive and functional place are: the reception area, waiting-archive, meeting room, bathroom area, development projects area, graphics department, Arch. Micheli office. The original flooring divided in irregular blocks of stone that characterizes the space of the reception area and the archive, was recovered with a careful restoration; the area dedicated to development projects, long time ago was cobblestone, now it is in cement industry. A design based on total white, where the perimeter walls have been completely plastered to exalt the candidly colourful stone structure and the girders of the ceiling have been pickled in white. The large windows in front of the building introduce these intriguing interiors to the road- life, etched written that run throughout the glasses, tell about the philosophical and planning idea of Simone Micheli. In the white area of entry, with flooring composed by blocks of irregular stone and wooden ceiling, stands the totem cylindrical volume of reception area, completely covered with laminated digital prints, which represents macro images of salad. A large angular fitted cupboard made of shiny black laminate which cover also the bathrooms, with his tips/handles of polished stainless steel, acts as energetic contrapuntal element as regards the ironic cylinder characterized by strong chromatics. The scenic bathrooms, enclosed in this black and shiny parallelepiped, are characterized by diffuse lights, the head-on wall of the ante-bathroom covered by a mirror, has a rectangular slot in steel, in which there are sources of supply, soap and water, monitored by electronic sensors, an allusive reference to the horse drinking troughs present in the historic building. Two black sliding glass doors introduce to two bathrooms "Juliet" and "Romeo", completely resined with spatula, strictly in shiny black, where the only light comes from this blue light blade present in this radiant "Nouvage" designed by the same Micheli as the sanitary fittings "Block", rectangular volumes made in corian: the only white sign in this small space. In front of the bathroom area, a place equipped as press office, presents a black laminate counter, on its back stands a fifth-coated cupboard completely covered by a laminate with drawings of macro lemons. Going down some steps the visitor is wrapped in an charming meeting room, characterized by a white central table and quilted chairs "OO" (designed by Simone Micheli), the covering wall and the vaulted ceiling are completely made of stones and bricks, panels covered with mirror with spotlights hidden on the back, create unusual light effects and light games highlight the present rough surfaces. On the bottom of the room, stands alone "Polyphemus", an armchair made of white sky with an eye made with a red led (designed by Simone Micheli). The area dedicated to the development projects is characterized by large rooms on two levels with white plastered walls and wooden ceilings pickled in white, shelves and tables in white laminate. An exciting glass path that looks the garden is illuminated in a particularly scenic way by a row of blue leds, which accompanies the user until the office- meetings hall of Architect Micheli and until the graphic office directed by Roberta Micheli, that is highly characterized by a wall entirely covered with a laminate with a digital printing. The studio of the architect presents white lacquered shelves with opening doors, which run along all the walls, at the bottom of the fifth, completely covered by a mirror with plasma, introduces in the small bath in glossy black resin given with spatula, sanitary fittings in white Corian, the chromed faucets "Zpoin" (designed by Simone Micheli) and small circular mirrors. The big central area of the archive and waiting room keeps intact the original masonry structures; the ceiling with big girders and hollow clay tiles and walls with niches and fissures once present. Big rectangular seats in black sky spaced out by volumes in white laminate with function of table, stand in front of the big mobile-archive made of metal. A renovated and highly emotional area, the Simone Micheli architectural studio represents an interesting design operation that reinterprets traditional materials in a seductive theatricality that makes them dumb players of continue scenic games created by essential furniture and by coatings. The area shows like a project dream linked to a possible future could harmoniously dialogue with an ancient masonry structures of a fifteenth-century complex.
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    Project details
    • Year 2005
    • Client Simone Micheli
    • Contractor “Intre” Via Malibran 47, 50127 Firenze
    • Status Completed works
    • Type Offices/studios / Interior Design
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