NAUSICAA PAVILION

padiglione di accoglienza Syracuse / Italy / 2011

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L'idea generatrice del progetto è stata quella di materializzare con il nostro padiglione l'intero bacino del Mediterraneo, fatto di popoli che vivono e comunicano intorno a un'entità comune. Per questo le sponde del Mediterraneo , il nord e il sud, si stilizzano in due semicerchi, due parti della stessa figura, che abbracciano popoli e culture diversi in continua relazione reciproca. I due semicerchi, a loro volta, si materializzano nei muri perimetrali che racchiudono il padiglione e sono orientati in maniera tale da creare al loro interno un percorso che conduce direttamente al festival. Il padiglione nella tradizione nasce come effimera struttura voltata atta a concedere riposo o a formare un luogo di incontro e il progetto del padiglione di accoglienza per il nausicaa festival vuole rifarsi a questo concetto. Il posizionamento all'interno del piazzale del padiglione, che assurge alla sua funzione di accoglienza e smistamento dei visitatori, è uno degli elementi che rende chiaro il percorso da seguire. Infatti, lo scarto tra i due muri semicircolari, che rappresenta l'ingresso, munito di due colonnine lignee, a ricordare l'antica tradizione classica dell'architettura mediterranea, si pone come un punto di riferimento e un invito ad entrare per chi arriva alle soglie del piazzale. La scelta di mantenere le pareti esterne senza soluzione di continuità, contiene la volontà di creare uno spazio effimero, di breve permanenza, illuminato indirettamente da una luce soffusa e filtrata dalla copertura in telo parzialmente opaco. Una volta svolto il percorso interno al padiglione, dove è possibile accedere al desk e ricevere le informazioni relative al festival o trovare un attimo di riposo sulla panca, l'avventore intraprende la sua visita incamminandosi verso il castello. Per quanto riguarda l'aspetto tecnologico costruttivo , il principio del low tech impone, al momento della realizzazione architettonica, semplicità funzionale, di produzione, di utilizzo e di manutenzione, garantendo la robustezza dell'oggetto, mentre quello delle costruzioni a secco si riferisce all'assemblabilità degli elementi, alla reversibilità e alla flessibilità. Questi presupposti ci hanno, quindi, indotto a scegliere una costruzione in paglia. Inoltre essendo la paglia, il legno e l'argilla materiali completamente naturali richiamano in maniera diretta e più ampia alla più arcaica tradizione costruttiva mediterranea. L'idea di construire con la paglia è, quindi, un modo per restare nella tradizione, però allo stesso tempo guardare al futuro impiegando materiali che possono essere riciclati o comunque che non costituiscono rifiuti di difficile smaltimento. Altro aspetto qualificante è sicuramente la facile reperibilità dei materiali, il loro basso costo e la facilità di assemblaggio che non richiede una manodopera specializzata.
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    L'idea generatrice del progetto è stata quella di materializzare con il nostro padiglione l'intero bacino del Mediterraneo, fatto di popoli che vivono e comunicano intorno a un'entità comune. Per questo le sponde del Mediterraneo , il nord e il sud, si stilizzano in due semicerchi, due parti della stessa figura, che abbracciano popoli e culture diversi in continua relazione reciproca. I due semicerchi, a loro volta, si materializzano nei muri perimetrali che racchiudono il padiglione e sono...

    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
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