Nuova sede dell’Associazione Confindustria VV | Enzo Galizia

Aggregazioni Vibo Valentia / Italy / 2011

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Gli edifici oggetto di intervento di riqualificazione si collocano all’interno del tessuto storico di Vibo Valentia in via Vittorio Veneto, nei pressi della Villa Comunale, antistanti la chiesa del Rosario. L’edifico ad angolo, di seguito denominato”immobile B”, è di vecchia costruzione, ad uso abitativo e ad un piano fuori terra rialzato. L’edificio ad esso adiacente, “immobile A”, adibito ad uso abitativo per i piani superiori e commerciale al piano terra, si sviluppa su tre piani con terrazzo al secondo piano e con una piccola corte retrostante. Il luogo in cui sono situati i due edifici ha un carattere urbano singolare che è costituito dalla eccezione che determina l’isolato di cui fanno parte nella trama urbana della città. Quest’ultima infatti ha un tessuto urbano derivante dal reticolo a maglie quadre della centuriazione romana. Per forma planimetrica l’isolato, di cui sopra, rompe tale regolarità nella griglia urbana, e appare come una “zeppa” che s’insinua tra la Villa Comunale e la vasta area urbana, un tempo pertinenza della sede dei padri gesuiti il cui luogo di culto era rappresentato dalla Chiesa del Rosario. La “zeppa”, per così dire, ha una valenza duplice, in quanto costituisce per un verso il fondale della strada proveniente dalla piazza del Duomo, per l’altro è una quinta architettonica del “cul de sac” che si forma dove la Via Vittorio Veneto sembra concludersi con la facciata della Chiesa del Rosario. L’idea architettonica per questa nuova sede di Confindustria si basa su questo doppio aspetto e cerca di risolverlo. Infatti, il corpo della scala che svetta sull’edificio B si configura come una successione di piani prospettici aventi sagoma di edifici con tetto a falde, e ciò è evidenziato dal volume in negativo che ripropone il motivo architettonico della casa come fosse incassata. Inoltre, il tema della successione serrata di edifici si ripete anche sulla quinta prospettica, percepibile sostanzialmente per chi proviene da via Milite Ignoto, con la riproposizione dell’articolazione del paramento murario, di entrambi gli edifici, secondo tagli di edifici stretti e alti, tipicamente rintracciabili in strutture come quelle della città di Vibo Valentia. Attualmente l’edificio ad angolo, in stato di abbandono, si presenta con caratteri tipologici e costruttivi tipici del tessuto storico vibonese. L’altro edificio manifesta invece una successione di interventi che lo hanno trasformato nel tempo e privato del suo carattere originario. Il progetto si fa interprete dei valori di aggregazione urbana sopontanea, sociale e culturale che maggiormente connotano i centri storici del Meridione, ponendosi come obiettivo quello di favorire il recupero dell’identità dei luoghi e creare una nuova polarità urbana capace di innescare nuovi ed importanti processi di trasformazione, adeguati alle esigenze del vivere contemporaneo. La soluzione progettuale adottata punta verso l’integrazione funzionale dei due corpi di fabbrica in un unico edificio che volutamente non trova riscontro nel trattamento formale dei prospetti. Ciò ha comportato l’esclusione di una soluzione compositiva di cartattere unitario a favore inve di una soluzione formale articolata secondo un rapporto di continuità con il carattere aggregativo spontaneo del centro storico. Guardando il prospetto prospicente via Vittorio Veneto si noterà infatti come esso non assuma fattezze formali identificative di un unico edificio ma appaia come la successione di quattro piccole facciate. Tali scelte compositive vogliono sottolineare l’appartenenza del nuovo edificio al tessuto urbano storico. L’adeguamento funzionale dei due edifici è reso possibile tramite l’introduzuione di un nuovo volume di distribuzione capace di garantire una migliore integrazione tra i due. Il sistema di distribuzione verticale è concepito in modo tale da superare il mero aspetto funzionale e punta verso un’articolazione spaziale su più livelli. La nuova distribuzione spaziale degli spazi interni è stata progetata tenendo conto delle diverse esigenze espresse nel bando e secondo le nuove destinazioni d’uso in modo tale da garantire la massima flessibilità di tutti gli spazi. Il progetto miglioa il rapporto tra spazi interni ed esterni sia portando il livello del piano terra alla stessa quota del giardino, garantendone così una maggiore fruibilità, sia mantenendo una uno spazio tessazzato al secondo piano. Particolare importante è il ruolo che la luce assume nella progettazione degli spazi, si ainterni che esterni.
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    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
    • Type Office Buildings
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