Rome 2010 - Vertical SPA facing the Colosseum | Luca Caputo

TAKING THE WATERS Rome / Italy / 2010

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E’ tempo di recarsi sull’Aventino per raccogliere gli auspici per la fondazione della nuova città verticale. C’è profumo di aranci mentre ammiriamo lo scenario. Un odore tanto intenso quanto la nostra avversione a frantumare quella straordinaria prospettiva. Ecco la prima intuizione. Sovrapponiamo concettualmente un nuovo skyline al preesistente. Si erge da terra e si innalza lasciando che galleggi sul vecchio che rimane intatto e leggibile. Ma senti anche tu il rumore di acqua che scorre? Una seconda intuizione. L’acqua cade dall’alto e trova il suo percorso generando strutture verticali. Pervade il volume in quanto elemento fondamentale. La osserviamo da ogni punto. E’ itinerante. Si muove contemporaneamente all’osservatore che la vede scorrere e la circoscrive. Pervade tutte le funzioni all’interno che diventano esse stesse itineranti e collegate tra loro “percorrendo” l’acqua. Essenziale all’esterno, la struttura nasconde complessità e frammentazione all’interno. Il volume cilindrico facilita la percorrenza verticale e garantisce una panoramica costante. E’ composto da corpi irregolari, separati tra loro ma permeabili visivamente, ognuno dei quali è dotato di un proprio “flusso di acqua”, ossia i corpi strutturali dei collegamenti verticali i quali uniscono i gruppi di attività, luoghi deputati alle varie funzioni e li rendono raggiungibili separatamente. Dall’Aventino, dopo un lungo cammino, giungiamo ai margini del sito. Siamo appassionati e accalorati. Cerchiamo ristoro all’ombra dei platani; ma non c’è spazio o tregua per alcun tipo di sospensione: è in arrivo la terza intuizione. Ci sono foglie dappertutto, le raccogliamo ed improvvisiamo un collage. Gli avvenimenti che animano l’interno della struttura diventano pubblici dall’interno e privati dall’esterno. Una lamiera microforata, che funge da involucro esterno, ripropone la tessitura del fogliame dei platani, compresa la sua irregolarità e densa chioma. Ci incamminiamo verso l’ingresso, attraverso stazioni passanti disseminate lungo i percorsi. Gradonate che superano dislivelli, nuclei attrezzati, estrusioni generatrici di bolle d’acqua, strutture portanti che sfidano la legge di gravità, provocano e rimodellano il terreno tanto da generare il disegno di figure marine che navigano verso ovest, piloti di una nuova visione.
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    Project details
    • Year 2010
    • Status Unrealised proposals
    • Type Wellness Facilities/Spas / Tourist Facilities
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