SECONDA UNIVERSITA' DI NAPOLI | GIUSEPPE SINDONI

Può essere interessante ed opportuno - prima dell'esposizione dell'organismo polifunzionale programmato - evidenziare i comportamenti assunti nella determinazione delle scelte progettuali preliminari e nella definizione degli elaborati redatti sulla base delle vigenti disposizioni in materia.- L'approccio alla natura dell'opera, estremamente complessa nella sua definizione, esige il ricorso ad indagini mirate e puntuali - ed ancora - multiformi e variabili, completate da analisi formali in termini parametrici, da ricerche utili alle definizioni tipologiche, da conoscenze specifiche degli aspetti psicologici dell'ambiente, da studi particolari per analogie e/o per temi - nell'intento di formalizzare una "macchina" - perfettamente organizzata, vivibile ed estremamente funzionale.- La necessità di una attività di studio e di ricerca sempre più attenta, l'ottimizzazione e l'efficienza delle cure, una sempre maggiore diffusione dell'assistenza medica, la costante progressiva specializzazione delle strutture sanitarie - da una parte - e - la comparsa di nuove alternative, l'esaltazione di alcuni elementi compositivi, gli effetti dell'informatica, la crescente importanza degli strumenti diagnostici e terapeutici, l'umanizzazione degli spazi, il ruolo delle aree verdi, le scelte dimensionali e strutturali dei manufatti, gli aspetti impiantistici, l'areazione, l'illuminazione, il risparmio energetico - dall'altra - non possono che essere alcune motivazioni essenziali e fonti d'ispirazione alla creazione di un organismo quale centro d'insegnamento della medicina, di ricerca e di assistenza.- È opportuno, comunque, sottolineare che le norme che in Italia regolano il settore e la loro utilità, come guida di riferimento, sono spesso superate dall'evoluzione della scienza medica, dalle mutate nozioni del concetto di "salute" e di "cura", dalle diverse concezioni e dagli esempi esistenti nel mondo che affermano sempre nuovi principi e nuove esigenze.- Sulla base delle premesse e per una chiara e facile lettura dell'organismo proposto, nella descrizione dello studio preliminare, riteniamo utile una trattazione analitica degli argomenti affrontati in ordine evolutivo - secondo la logica dei sistemi fondamentali da adottare in previsione di una progettazione definitiva e più completa.- Gli aspetti necessari alla definizione del nuovo complesso, alla sua localizzazione, alle diverse fasi ed ai settori d'intervento, vengono trattati definendone l'organizzazione, le caratteristiche, gli aspetti problematici, le possibili evoluzioni, le consistenze dimensionali, i diversi modelli e le aggregazioni.- La metodologia adottata nell'elaborazione dello studio preliminare, è basata su di un'articolazione per contenuti: i principi generali, la ricerca, le fasi preliminari ed, in futuro, il progetto vero e proprio.- Le procedure seguono la logica del decidere come realizzare l'indagine conoscitiva di base interpretando i fattori generali del soggetto di studio, il modo in cui esso verrà usato, da chi e con quale capacità, individuando le condizioni richieste per un perfetto funzionamento dei servizi e quali i limiti delle tipologie scelte ed adottate.- L'obiettivo proporre un progetto che: risponda a requisiti determinati; permetta di decidere sulle opportunità realizzative; che consideri l'opportunità di valutare l'opera finita.- La presentazione degli elaborati preliminari è orientata a fornire un quadro generale di tutte quelle informazioni che si ritengono utili e necessarie per una completa e chiara lettura dell'intero organismo - schematizzando gli spazi, evidenziando le destinazioni d'uso ed adottando sistemi diagrammati secondo la progressiva sequenza dei processi funzionali. Si ritiene opportuno, comunque, precisare che il presupposto fondamentale nella definizione del nuovo policlinico, non può che prevedere un contesto flessibile ed estremamente elastico, pensato come un organismo vivente in continua evoluzione e non certo come fatto unico e ben definito.- Questo complesso apparato impone un sistema ragionato ed una proposta in cui contano più gli aspetti funzionali che quelli puramente descrittivi di fatti fisici o di forme prive di significato.- Un modello equilibrato, unitario e definito risulta poco idoneo ad un insieme di attività in perenne cambiamento.- La complessità, la diversità e le contraddizioni che governano le parti di un ospedale spesso costringono ad una attenta valutazione dei gradi di libertà cui dovranno soddisfare gli spazi disegnati, per risultare flessibili ed elastici.- La logica compositiva di un tale programma prevede la definizione di due sistemi articolati: un sistema con elementi che hanno funzioni rigide (permanenti) ed un diverso sistema ad elementi (temporanei) con funzioni elastiche e/o indeterminate.- Il diverso utilizzo dei due diversi sistemi permette di stabilire il grado di flessibilità ed elasticità della intera struttura.- Il criterio assunto porta alla creazione di un prodotto complessivo "evoluto" flessibile nel tempo e che - infine - integr i diversi sistemi combinati secondo criteri razionalizzati tali da garantire la massima funzionalità all'intero contesto progettato.- Questa "macchina" va, inoltre, considerata in funzione dei fattori di interconnessione che esistono fra le diverse parti che la compongono.- La distribuzione e la collocazione delle diverse entità, la schematizzazione dei flussi e la loro intensità, il tipo d'urgenza, la delicatezza di certi collegamenti pone le aggregazioni su scala diversa e le scelte progettuali non possono che essere orientate verso un utilizzo di criteri idonei e sistemi estremamente sofisticati.- All'architettura nel senso più generico possibile, infine, spetta il compito determinante di una giusta qualificazione degli spazi; di rendere l'immagine della struttura sanitaria una sequenza leggibile di variazioni visuali, di complessità e di rapporti dimensionali.- L'ambiente architettato deve essere tale da agevolare la leggibilità dello spazio ed ancora capace di favorire il processo di identificazione dell'atmosfera che l'organismo costruito può determinare.- Le diverse emozioni e le sensazioni che possono essere provocate su chi, in questo contesto, lavora od è costretto a viverci - sono la base di una psicologia ambientale coerente con i bisogni ed i valori umani.- L'esigenza di progettare un insieme di spazi in cui siano presenti tutte le attività utili alle funzioni cui la struttura è destinata - costringe allo studio di un percorso ipotetico di occasioni, di incontri, di rapporti tra i vari protagonisti.- L'organismo edilizio è così disegnato secondo la progressione delle singole funzioni cui lo stesso è destinato, ordinato nei flussi di penetrazione, ramificato nella distribuzione tentacolare degli edifici, organizzato attraverso una trama di rapporti costruiti.- Risulta, comunque ed in termini generali, difficile stabilire quanto la componente organizzativa influisca sulla componente fisica e quale sia al vera immagine ed il significato nella creazione di uno spazio definito umano - i cui ognuno possa trovare la sua giusta dimensione senza avvertire l'estrema prepotenza di un insieme organizzato ed ingombrante.- Quantunque difficile e fermo restando le esaustive risposte alle specifiche richieste formulate dall'Università di Napoli per il nuovo Policlinico di Caserta - non si esclude il tentativo di affacciarsi sugli scenari possibili di una ipotetica evoluzione delle innumerevoli variabili che possono definire i destini e caratterizzare l'assistenza sanitaria del futuro.-