RESTAURO FACCIATA DEL DUOMO PORTOFERRAIO

Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria Portoferraio / Italy / 2011

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Nell'aprile del 1548 per volere di Cosimo I de' Medici, sotto la supervisione dell'Architetto Giovan Battista Belluzzi detto il Sanmarino, fu dato inizio alla costruzione di Cosmopoli, l'odierna Portoferraio. Nella seconda metà del 1549 ha inizio, secondo il progetto dell'Architetto Camerini, successore del Belluzzi, la costruzione del Duomo su un'unica navata. Viene ampliato e modificato poi alla fine del 500', tra il 1699 e il 1700, nel 1783 e nel corso dell'ottocento. Il 23 ottobre del 1554 il Vescovo di Massa Marittima consacrò la nuova chiesa alla Natività della Beata Vergine Maria, affidandone l’ufficiatura ai confratelli della Confraternita del Corpus Domini. Storici elbani come Sebastiano Lambardi nel 1791 e Giuseppe Ninci nel 1815 ne descrivono, nei loro scritti, le dimensioni e la collocano a levante della piazza d'arme. Nel novembre del 2010, veniamo incaricati dall'attuale parroco, Don Salvatore Gallo, ad intervenire sulla facciata principale della chiesa interessata da vistose problematiche conservative. Il primo passo è sta quello di indagare sulla storia dell'edifico e di rilevarlo in modo da averne una completa conoscenza, storica e geometrica. Per il rilievo dimensionale ci siamo avvalsi, della fotogrammetria, per le misurazioni principali e della geometria descrittiva per comprenderne e ridisegnarne la genesi geometrica di tutti gli apparati decorativi. Avvalendoci della collaborazione di una ditta specializzata nel restauro dei materiali lapidei di Firenze, abbiamo effettuato alcuni saggi in diverse parti dell’intonaco della muratura, da noi individuate come rappresentative della totalità materica dell'architettura. Lo studio approfondito, dei vari strati materici della malta di intonaco, ci ha permesso di delineare una mappatura dei materiali presenti in facciata e di individuarne la stratigrafia cromatica originaria. La conoscenza dei materiali su cui dovevamo operare ci ha dato modo di creare un mirato ma ipotetico piano di intervento, in attesa del montaggio del ponteggio che ci avrebbe messo direttamente a contatto con le problematiche conservative della facciata. Successivamente con il montaggio degli impalcati di servizio abbiamo potuto analizzare da vicino i problemi statici e conservativi esistenti. Le maggiori problematiche interessavano gli stucchi e tutto l'apparato decorativo, composto in parte dal grassello di calce originario e in parte (purtroppo) da malta di cemento che a causa dei sali contenuti al suo interno ha favorito con il tempo il distacco degli stessi. Anche una buona parte dell'intonaco che componeva le specchiature era costituito da malta cementizia che si presentava completamente distaccata dal supporto sottostante. Il primo intervento eseguito è stato quello della pulitura e lavaggio di tutta la superficie della facciata utilizzando acqua, spugna e spazzola, tale intervento (“leggero e non invasivo”) ci ha permesso di togliere la vecchia pittura oramai distaccata dal supporto sottostante senza danneggiare l’intonaco originale composto da malta di calce. Successivamente sono state rimosse tutte le decorazioni e le cornici pericolanti, mentre siamo andati a conservare e rinforzare, attraverso resine e perni in acciaio inossidabile, tutte le parti decorative recuperabili conservandone la loro originalità. Un intervento molto difficoltoso è stato la messa in sicurezza e il restauro delle due statue poste alla base del timpano, che rappresentano San Sebastiano martire, sulla destra, e San Giovanni Evangelista, sulla sinistra. Le statue sono costituite in cemento e armature metalliche dell’epoca risalenti alla fine dell'ottocento, ed essendo state continuamente esposte alle intemperie, i ferri al loro interno si erano ossidati provocando la rottura della malta con il conseguente distacco di molte parti delle stesse. Un'attenta analisi materica eseguita insieme ad un restauratore specializzato, ci ha dato l'opportunità di programmare un puntuale restauro e consolidamento strutturale di entrambe le statue. Altra decisione importante è stata quella di rimuovere totalmente la malta cementizia presente in facciata, riducendo così in modo considerevole la presenza di sale, integrando il tutto con malta di calce, completamente priva di sali, decidendo di mettere in opera un intonaco il più vicino possibile alle caratteristiche dell’esistente. I portali di ingresso alla chiesa sono stati completamente sabbiati per asportare i diversi strati di idropittura che li ricoprivano. La struttura originaria degli stessi è in pietra serena, tipica delle architetture toscane; purtroppo i molteplici strati di pittura hanno favorito il processo di solfatazione, cioè della trasformazione del carbonato di calcio in gesso che aveva completamente disfatto la pietra sottostante. I portali sono stati restaurati cercando di riconsolidare la vecchia pietra oramai sfaldata con materiali specifici e di risanamento. Il rosone posto in alto nel centro della chiesa, una volta ripulito, è risultato essere in cotto di una bellezza tipologica e decorativa unica nel suo genere. Abbiamo così deciso di riportarlo alla luce nel suo antico splendore, evidenziando il materiale originario, la sua decorazione, e riproponendo sullo sfondo i motivi pittorici del “finto vetro” ricreando così la sua originaria sensazione di “profondità”. Infine la scelta del colore è scaturita dallo studio delle sezioni sottili evidenziate dalle analisi effettuate in laboratorio specializzato. La scelta della patinatura finale della tinteggiatura è stata fatta per riproporre l’effetto dei vecchi intonaci a calce storicizzati. 1964- CARTA DI VENEZIA: Scopo del restauro “è di conservare e di rivelare i valori formali e storici del monumento”; esso “si fonda sul rispetto della sostanza antica e delle documentazioni autentiche”.
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    Nell'aprile del 1548 per volere di Cosimo I de' Medici, sotto la supervisione dell'Architetto Giovan Battista Belluzzi detto il Sanmarino, fu dato inizio alla costruzione di Cosmopoli, l'odierna Portoferraio. Nella seconda metà del 1549 ha inizio, secondo il progetto dell'Architetto Camerini, successore del Belluzzi, la costruzione del Duomo su un'unica navata. Viene ampliato e modificato poi alla fine del 500', tra il 1699 e il 1700, nel 1783 e nel corso dell'ottocento. Il 23 ottobre del 1554...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2011
    • Main structure Masonry
    • Client Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria Portoferraio
    • Contractor IMPRESA EDILE MELONI S.R.L.
    • Status Completed works
    • Type Churches / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades
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