Pop-Art street | Roberto Allasia

Un modo diverso di vivere la città - SINTESI - Luogo Cuneo Corso Giolitti Obbiettivo Riqualificazione del Corso e inserimento di un parcheggio sotterraneo Analisi sullo stato di fatto Il luogo preso in esame si presenta caotico male organizzato, prevale il colore grigio delle facciate e dei pilastri in cemento. Le finiture di basso prestigio a volte ossidate. Un luogo triste allo sguardo di un visitatore. La prima cosa che si osserva è il parcheggio “selvaggio” sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, in zone non consentite legalmente. L’ambiente è freddo non trasmette nulla. Un luogo di nessuno che è utile solo per transitarci da un punto ad un altro. Premesse di progetto L’inserimento di un parcheggio sotterraneo, eliminerebbe il problema dei parcheggi in superficie. Rendere l’ambiente salubre e ben organizzato considerando le varie attività presenti, in particolare commerciali (attività parecchio sentita per la città di Cuneo), la disposizione stradale, i flussi pedonali, veicolari e ciclabili. Rendere il corso non solo una zona di transito ma anche un polo attrattivo, turistico e di socializzazione. A differenza di una piazza dove la funzione nasce già come luogo di incontro e socializzazione di persone, il nostro intento sarà quello di modificare il corso portando una maggiore frequentazione e vivibilità dell’ambiente. L’ambiente cercherà di essere più accogliente e a misura d’ uomo con tutti i servizi a disposizione, considerando le esigenze più comuni di qualsiasi fascia di età. Un luogo dove sia anche possibile chiudere il traffico veicolare e utilizzarlo, come fosse un’immensa piazza longitudinale volta a ospitare mercati , fiere sagre ecc. Un luogo caratterizzato da un modo di costruire diverso più moderno e vivace, che rompa gli schemi modulari “senza anima” aventi linee definite e angoli retti, ripetuti all’infinito, una tecnica ormai del passato, a nostro parere nel 2011 logorroica. Come base iniziale il progetto è ristretto a Corso Giolitti ma potrebbe essere esteso, in un ottica generale, ad altre vie e Piazze, rendendo Cuneo particolarmente caratteristica e piacevole ai giovani andando a soccombere ad un altro grave problema più complesso per la città, quello dello spopolamento dei giovani e dell’invecchiamento dell’età media. Idee concettuali L' idea è quella di dare vita a un progetto che non si ferma solo alla realizzazione di alcune oggetti studiati , che possono essere ritenuti strani o simpatici, ma dare vita a un meccanismo concorrenziale tra i progettisti e committenti a realizzare l’opera più singolare seguendo la linea della POP ART. La città di Cuneo diventerebbe un contests per la realizzazione di opere Pop Art o meglio NEO-POP . NeoPop (o Neo-pop) è il nome di una corrente artistica internazionale postmoderna che si è sviluppata a partire dagli anni 90 del XX secolo. Fa chiaro riferimento alla Pop Art storica e ai suoi rappresentanti (Andy Warhol, Roy Lichtenstein ecc.), frantumandosi però in numerosi sottogruppi con diversi rimandi culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell'undergound, dall'uso di materiali diversi come plastiche, resine ecc. al mondo dei fumetti giapponesi, dall'urban art al web design, fino a mescolarsi con riferimenti "alti", letterari o concettuali. Se nella Pop Art il riferimento era soprattutto al mondo dei consumi e dei mass-media, con il NeoPop si manifestano i segni della globalizzazione e della miscela di culture diverse. Tra gli artisti più noti a livello internazionale, ci sono Jeff Koons, Takashi Murakami, ma anche Gary Baseman, Jenny Holzer o, in Europa, Sigmar Polke, Katharina Fritsch, Gary Hume, Tim Noble. In Italia il NeoPop si esprime in forme assai diverse, attraverso autori come Andy, Damiano Fasso, Marco Cerutti, Cristina Stifanic, Antonio Murgia, Cracking Art, TVBoy, Massimo Giacon, Siva, Marco Lodola, Flavio Lucchini, Vittorio Valente, Pablo Echaurren, Silvano Tessarollo, Roxy In The Box e altri; l'interesse dell'Italia per questo linguaggio è piuttosto recente, e coinvolge soprattutto artisti giovani. La forma e la funzione Il progetto POP ART è caratterizzato da oggetti che oltre a svolgere la loro funzione nativa nascondono in se altre utilità e scenograficamente altre sensazioni emotive.