Nuova sede comunale di Calderara di Reno

Concorso di progettazione Calderara di Reno Bologna / Italy / 2008

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L’idea di progetto si è concretizzata in un disegno compositivo semplice e razionale, per consentire la migliore fruizione, distribuzione, qualità e flessibilità degli ambienti di lavoro, non dimenticando l’integrazione con gli edifici precedenti e con la piazza. L’impianto planimetrico riprende il corridoio centrale di distribuzione per gli ambienti ad uso ufficio posti su i suoi lati, ponendo la relazione e comunicazione diretta con l’edificio del primo ampliamento. I collegamenti verticali sono stati posizionati nel lato attiguo all’edificio precedente (primo ampliamento), l’ascensore è posizionato nel lato che è posto di fronte alla palazzina antica per permettere di utilizzare tutti i piani di quest’ultima e perciò di superare ogni tipo di barriera architettonica, frontalmente sono posizionate le scale. Per quanto riguarda il materiale delle partizioni interne, sono state previste solo dove necessitano, in muratura (tramezzi interni con opportune previsione di impiantistica idraulica, elettrica, ecc.), come nei luoghi dedicati ai servizi igienici e agli spogliatoi, mentre nei luoghi dedicati ad uso ufficio sono previste pareti divisorie ad armadiatura, per consentire una massima flessibilità e razionalità degli ambienti di lavoro. Strutturalmente è stato ipotizzato di portare all’esterno del perimetro dell’impianto planimetrico i pilastri alti in conglomerato cementizio rivestiti in laterizio, lasciandoli in vista solo nella facciata est, ovvero la facciata che si affaccia su Piazza Marconi. Questo tipo di scelta strutturale è stata dettato da una volontà esplicita di rendere lo spazio interno dei vari piani dell’edificio estremamente flessibile e epportunatamente diviso a seconda delle necessità lavorative. L’idea progettuale pone particolare attenzione alla scelta tipologica, distributiva, morfologica,, strutturale, tecnologica, in quanto vuole rispettare la massima possibilità di flessibilità e ottimizzare la qualità degli spazi lavorativi. L’involucro dell’edificio è stato ipotizzato come una doppia pelle: la prima quella più interna è formata da courtain wall con pannelli di vetro temperato trasparente e antiriflesso (uffici), la seconda, la più esterna è costituita da un telaio in alluminio anodizzato, il quale tiene agganciato un sistema di persiana in legno di iroko, le cui lamelle sono regolabili ed il cui pannello persiana è apribile a libro in senso verticale. Con questo sistema l’involucro esterno dell’edificio si presenta caratterizzato da un solo tema, come se fosse un volume unico e unitario, in realtà la capacità del sistema di facciata di rendersi variabile e di respirare in modo differente, rende l’architettura viva e partecipe, sia per coloro che la guardano dall’esterno, sia per coloro che devono fruirla internamente. Il sistema a pannelli di legno variamente apribili a seconda delle necessità interne di lavoro quotidiano, permettono di giocare con la luce, l’ombra, il colore, rendendo variabile e armonica la vista dell’intero edificio. Il volume che ingloba i collegamenti verticali è costituita in prevalenza in vetro temperato, trasparente e antiriflesso, il quale permette di identificare il vano sia all’esterno, sia all’interno dell’edificio. La facciata sud, ovvero la parete che è attigua e perciò dialoga in modo diretto con l’edificio del primo ampliamento, è stata trattata con un rivestimento in laterizio faccia a vista. Il sistema di copertura è costituito da una doppia pelle: il tetto piano che poggia all’ultimo livello dell’edificio ed è stato pensato con una copertura piana in metallo, il sistema di copertura esterno ha un disegno delle travi in acciaio in sezione chiamato ad “ali”, il quale evidenzia il sistema del collegamento-corridoi con il sistema della distribuzione degli uffici. Questa soluzione è stata adottata, sia per una identificazione dell’oggetto architettonico, sia per una razionalità da cui scaturisce una precisa scelta tecnologica e tecnica: i pannelli che costituiscono la copertura si ipotizzano fotovoltaici, i quali sono studiati per permettere un sistema di collettori a tubi sottovuoto a flusso diretto, che permettono il riscaldamento dell’edificio. Il sistema di riscaldamento dell’edificio è stato ipotizzato all’interno della pavimentazione, il sistema di raffrescamento è stato ipotizzato a soffitto, in modo da mantenere il rispetto della flessibilità degli ambienti interni. Viene ipotizzato come richiesto dal bando di concorso la possibilità di esecuzione dei lavori per stralci funzionali, sono stati di conseguenza previsti due momenti di lavoro: il primo riguarda la costruzione del nuovo ampliamento, il secondo riguarda l’adeguamento dell’edificio del primo ampliamento ( ristrutturazione interna e collegamento con il nuovo ampliamento). In questo modo viene pensato di suddividere il lavoro di esecuzione del progetto finale in modo da rendere sempre fruibili gli uffici del municipio e creando il disagio minore ai lavoratori interni e agli utenti fruitori del luogo pubblico. Il progetto ha posto particolare attenzione alle scelta delle tecnologie impiantistiche ed eco-compatibili, per rispettare l’uomo e l’ambiente, scegliendo sistemi passivi per il riscaldamento, il raffrescamento, la circolazione dell’acqua e dell’energia elettrica, migliorando la qualità degli ambienti di lavoro. L’uomo, il suo ambiente, il rapporto con gli altri uomini, sono stati i criteri che hanno portato la stesura del disegno progettuale: l’uomo che dialoga con l’architettura che lo circonda, affinchè l’architettura stessa sia viva, tangibile e sia capace di relazionarsi costantemente con le esigenze, la cultura, la percezione psicologica dell’uomo. L’architettura non deve essere solo razionale, non deve essere solo un contenitore di funzioni lavorative, ma deve essere capace di trasmettere emozioni e sensazioni.
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    L’idea di progetto si è concretizzata in un disegno compositivo semplice e razionale, per consentire la migliore fruizione, distribuzione, qualità e flessibilità degli ambienti di lavoro, non dimenticando l’integrazione con gli edifici precedenti e con la piazza. L’impianto planimetrico riprende il corridoio centrale di distribuzione per gli ambienti ad uso ufficio posti su i suoi lati, ponendo la relazione e comunicazione diretta con l’edificio del primo ampliamento. I collegamenti verticali...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Competition works
    • Type Town Halls
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