unità d'abitazione a beijing | Anna Rita Emili

Scomporre-ricomporre, smontare-rimontare, disunire-riunire, sono binomi contrastanti, termini estremi, ma sono anche dispositivi che consentono di produrre il nuovo senza cancellare ciò che è avvenuto nella storia, senza annullare identità, configurandosi come unici strumenti possibili da attuare in una società ormai globalizzata. Ricordando l’abitazione di Yin Yu Tang, si è operata una scomposizione dell’unità originaria e una decontestualizzazione rispetto al luogo di origine: il villaggio di Huizhou nella provincia cinese di Anhui. La ricomposizione nel Peabody Essex Museum, (area di progetto) che ha lo scopo di narrare ricordi, memorie, tradizioni, della Cina, ha dato origine ad sistema costruttivo che assume un carattere estensivo, trasformando l’unità in una serie di piccoli volumi sovrapposti tra loro. La parte basamentale, staccata dal resto della casa, ricorda il luogo pubblico e collettivo dell’antica villa, mentre al livello superiore viene situata la casa vera e propria che rappresenta, invece, il luogo privato, posto lontano da occhi indiscreti, proprio come avveniva nella tradizione, attraverso la disposizione di un recinto.