GREDA FACTORY | Alberto Giovagnoni

Il progetto nasce dall’idea di realizzare un edificio dinamico, dalle forme sinuose ed armoniche in modo da far cambiare in ogni istante la percezione di se stesso. L’edificio si sviluppa su due piani più un seminterrato adibito a parcheggio. Non è presente la tradizionale schematizzazione pilastro – trave – solaio bensì il solaio, come un tessuto che si ripiega su se stesso, talora ricopre la sua funzione classica altre si piega fino a diventare parete per finire come elemento di copertura, in un continuo movimento di curve che caratterizzano tutto l’edificio.Il tessuto iniziale viene tagliato in quattro nastri in modo da ottenere più movimenti volumetrici. Ogni nastro vieni piegato con delicati movimenti in modo da creare differenti quote della copertura. Gli spazi verticali tra i vari nastri sono in vetro extra-chiaro in modo che la luce inondi gli spazi sottostanti. L’edificio così presenta un aspetto dinamico, leggero, trasparente con ondulazioni ottenute da torsioni differenti e contrarie, discese e salite che alterano con eleganza il profilo e la sagoma della costruzione. Ogni nastro è caratterizzato da materiali e colori differenti (vedi render 2), zinco, legno, verde e pietra chiara.In planimetria l’edificio è di lettura immediata, nella facciata principale, quella verso l’autostrada per aumentarne la visibilità, si trovano due ingressi, uno per lo store ed uno per la hall della parte “produttiva” della società Greda S.r.l. Il visitatore si ritrova all’interno di un volume in gran parte vetrato che fa perno attorno ad una scultorea forma blu (reception, back office) posta all’interno di una larga scala dalla duplice funzione di collegamento verticale e di primo spazio espositivo