Piazza del Polo Universitario della Folcara.

Consorso di idee Cassino / Italy / 2011

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La ricerca di una nuova estetica e di soluzioni innovative, secondo la concezione con cui la modernità fa della crisi un valore, una morale contraddittoria e suscita anche un’emozione di rottura e di cambiamento, è stata alla base dei primi approcci di studio progettuale. La volontà di creare una sorta di “microluogo urbano”, posto all’interno del masterplan per il Polo Universitario in località Folcara che promuove l’organizzare di un’area ai margini della città di Cassino, viene tradotta in nuove spazialità architettoniche in grado di migliorare l’interazione tra gli individui ed il contesto. Partendo da un’attenta lettura storica si evidenzia il carattere forte del tessuto urbano Cassinese, contornato da molteplici vicende che hanno modificato e, nello stesso tempo, identificato l’immagine della città. Da qui nasce l’dea di un’architettura attenta alla realtà ed alla gente, capace di produrre soluzioni idonee alle funzioni principali dello spazio contemporaneo e legate alla specifica ricerca sviluppata attorno al tema dell’ambiente pubblico e/o collettivo. Il tema di progettazione è stato sviluppato considerando la singolarità del contesto, ovvero l’affaccio verso l’area verde ed il rapporto visivo (anche se distante ma nello stesso tempo imprescindibile) con l’Abbazia di Montecassino simbolo storico della città. La proposta viene fuori da una composizione logica e coerente dello spazio con l’idea di un ambito inequivocabile di aggregazione temporanea. La configurazione del sito è quella di un’area rettangolare, ampia, segnata dal grande asse trasversale, che crea un taglio da est ad ovest, prima urbano (poiché la sua proiezione è perpendicolare alla strada di servizio del polo universitario posta sull’estremità est) e poi architettonico (essendo vincolante e caratterizzante l’intero disegno della piazza diventando elemento di raccordo prospettico di tutti i componenti). Questa soluzione risolve uno dei problemi principali che si sono riscontrati nel concept di analisi preliminare: nella progettazione di una piazza fondamentale è il rapporto con le preesistenze oppure con segni urbani e volumi con la quale si relazionerà; nel nostro caso l’unica preesistenza rappresentativa è quella della Facoltà di Scienze Motorie ed un’idea generale del volume della Facoltà di Lettere e del piano di massima. Questo asse trasversale permette di dividere il disegno ed anche le funzioni della piazza in maniera da render possibile un rapporto figurale con l’edificio di Scienze motorie. Di fatto la porzione di spazio verrà scandita dal succedersi delle fasce in grès grigio chiaro che nascono dal ritmo dei grandi pilastri della facciata sulle quali verranno posizionate, in maniera sfalsata, le sedute monolitiche rivestite in lastre di travertino; il piano di calpestio avrà una leggera pendenza in modo da permettere una dolce discesa dalla quota della pista ciclabile-strada di 36.50 m alla quota dell’atrio aperto della facoltà di 35.75 m. Importante è anche la localizzazione sul lato nord della lunga “lingua” verde che avrà una duplice funzione: la prima sarà quella di risolvere il dislivello iniziale tra la quota della piazza e la quota del piano terra dell’edificio; la seconda sarà quella di filtrare, grazie alla piantumazione di Quercus Pubescens, i venti estivi provenienti da sud che andranno ad impattare contro le grandi superfici vetrate del fabbricato. Un altro forte segno architettonico sarà individuabile nel secondo asse parallelo alla linearità della piazza e perpendicolare ai due volumi; essendo posto all’altezza dell’ingresso della facoltà di Lettere si estenderà fino all’atrio aperto di Scienze Motorie in modo da rafforzare il legame tra i due edifici. I due assi saranno contraddistinti dalla pavimentazione in lastre di travertino, da un’illuminazione verticale a led e dalla localizzazione, lungo quello trasversale, di un filare di Acero Negundo (albero di dimensioni ridotte); l’effetto ottenuto tramite questi elementi puntiformi sarà quello di non rendere netta la separazione dal resto dell’area. Lo spazio pubblico della piazza quindi risulterà simbolicamente suddiviso in sub-aree individuabili per le loro funzioni predominanti ma non vincolati vista la versatilità degli ambienti: - i primi due fusi tra di loro, localizzati nella parte nord, in diretto rapporto con la facoltà di Scienze Motorie, sono stati già descritti precedentemente. - La terza sub-area è quella posizionata a sud-est ed è contraddistinta dall’intreccio complesso di vari lineamenti a terra, i quali si trasformano nei nodi in sedute confortevoli, rivestite in travertino, dotate di elementi verticali naturali (Acero Negundo) che offriranno una piccola ombra dove sostare nelle ore più calde delle giornate estive; questa parte di piazza verrà vissuta maggiormente come zona relax. L’obiettivo di creare un’area confortevole sulla piazza viene fuori dall’idea di avere un luogo dal quale poter godere della magnifica visione dell’Abbazia di Montecassino; per questo motivo l’unica posizione idonea per un panorama globale è quella a sud-est poiché risulta più distante dal fabbricato nord che copre il cono visivo. - La quarta sub-area è localizzata sul margine sud-ovest, tra i due ingressi alla piazza dal parcheggio; la quota di piano è stata qui abbassata a 36.00 m in modo che, grazie alla giustapposizione di terrazzamenti verdi coronati da lastre in travertino, si ottenga una sorta di quinta teatrale, offrendo un luogo per piccole manifestazioni temporanee all’aperto (come ad esempio la presentazione di un libro su una ricerca di un docente, le elezioni dei rappresentanti universitari) e quant’altro sia utile a rendere ancor più significativa la piazza. Così facendo viene risolto anche il problema del salto di quota tra la piazza e il parcheggio localizzato ad ovest. Oggetto scenografico che incorona questa piccolo ambiente è lo specchio d’acqua con piccole fontane. Anche qui è notevole la duplice funzione di questo simbolo naturale: effetto bioclimatico ed arredo urbano. - Una quinta sub area potrebbe essere individuata dal sistema parcheggio bike ed il grande specchio d’acqua centrale alla piazza. Questa organizzazione spaziale permetterà una divisione in stralci attuativi del progetto in modo da facilitare l’esecuzione ed avere un’agevole organizzazione cantieristica. Il progetto si inserirà, senza dubbio, nella corrente culturale architettonica, sviluppata negli ultimi anni, che fonda le proprie radici sulla priorità di un’emergenza ambientale che suona come questione decisiva per la sopravvivenza del pianeta. Flusso dei venti ed esposizione solare sono temi trattati in modo da render il più possibile idonea la soluzione formale ed ecologica fuse in architettura. Il progetto inietta una serie di intrighi variazionali del sistema piazza che si basano sull’ottimizzazione dei parametri ambientali e soprattutto definisce in maniera interessante il margine dello spazio pubblico delle facoltà e collettivo della piazza; per ottenere questo è stato necessario oltrepassare il limite di progetto individuato nella planimetria di masterplan. Il tema della piazza diviene così un’interessante nuovo spazio urbano. La traduzione verbale della logica progettuale può essere individuata dal motto “Spazi Eco-Razionali”: - Spazi perché la piazza potrebbe essere interpretata come la sommatoria di diversi vuoti (accostati a diverse funzioni), ma comunque ognuno componente inscindibile per raggiungere l’obiettivo della coerenza spaziale che la piazza si pone; - Eco-Razionali poiché ogni segno architettonico è stato pensato sia per una logistica “concreto-pratica” sia per un confort ambientale per chi usufruirà di questo luogo. L’immagine globale dell’intervento assume un aspetto fiabesco ed ancor più scenografico al calar del sole, quando gli elementi illuminanti giocano un ruolo fondamentale. Principalmente il progetto illuminotecnico è stato orientato ed organizzato secondo un disegno che esalti le linee progettuali; per questo sono stati individuati due modelli di corpi illuminanti: • il primo, di sviluppo verticale, presenta un design lineare “a rami” in estruso di alluminio, con sezione quadrangolare, verniciato in rosso. Sulla parte terminale dei rami abbiamo una struttura in acciaio inox nella quale alloggia la sorgente luminosa a led formata da tre corpi orientabili con ognuno 15 led, due con ottica spot ed uno con ottica flood. • il secondo è istallato ad incasso nel pavimento della piazza, costituito da controcassa e cornice, con corpo realizzato in alluminio, testate di chiusura in alluminio pressofuso, vetro superiore sodico calcico temprato trasparente e con led orientabili. L’istallazione dei corpi verticali è stata pensata lungo gli assi principali in modo da averne anche l’esaltazione luminosa; la fascia più vicina alla facoltà di Scienze Motorie e la sub-area sud (per le manifestazioni temporanee) avranno un’illuminazione a terra che creerà un effetto articolato e complesso traducibile in un gioco di relazioni con il mosaico della piazza. Nell’area relax, le sorgenti luminose a terra si inseriranno all’interno del disegno fantasioso creato all’interno delle diverse linee architettoniche. Le sedute della piazza, tutte rivestite in lastre di travertino, sono state progettate per una coerenza grafica con l’ambiente progettato così da inserirsi perfettamente nei segni architettonici della piazza e diventarne, per alcuni versi, anche elemento dominante. Attenzione particolare è stata posta al rispetto della normativa per il superamento della barriere architettoniche: i diversi piani che compongono il progetto hanno una pendenza tale da permettere il passaggio senza difficoltà anche da persone diversamente abili; gli assi principali saranno dotati di pavimentazioni per non vedenti in piastre autobloccanti in calcestruzzo con particolari finiture a rilievo che creano segnali tattili per seguire il percorso in sicurezza ed in autonomia. La scelta dei materiali impiegati è stata dedotta fondamentalmente dal contesto geografico cui il progetto appartiene e che sono ad esso compatibile. Travertino, grès porcellanato, calcestruzzo, pavimentazione del tipo industriale, sono sostanzialmente le componenti materiche della proposta; a questi si aggiungono le strutture metalliche dei corpi illuminanti verticali. Come in tutte le esperienze progettuali il linguaggio sofisticato dell’architettura è stato ottenuto tramite l’interpretazione di un sistema di diagrammi sviluppati su temi come: l’ambiente, l’ergonomia spaziale, la conformità logistica, il contesto ed i costi di realizzazione. Il tutto è deducibile sia nelle soluzioni progettuali sia in quelle materiche dove l’ecologia e la sostenibilità, anche economica, si fondono.
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    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / multi-purpose civic centres / Colleges & Universities
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