Riqualificazione di Piazza Ferdinando di Savoia | DAVIDE NIGI

Concorso di idee Peschiera del Garda / Italy / 2011

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Il progetto di riqualificazione della Piazza nasce da una attenta e imprescindibile valutazione della storicità del luogo. Il punto di partenza è stato quello di evidenziare attraverso un “segno” compositivo la reminiscenza delle vecchie mura quasi fosse una proiezione del manufatto sottostante. Successivamente è stato individuato nel sistema viario, per mezzo di pavimentazione unitaria, un elemento di interscambio e di continuità, quasi a creare un estensione con il centro cittadino. Le funzione di Sagrato e Sito Archeologico hanno avuto una connotazione ben definità. Il Sagrato, è stato idealmente delimitato, tra via XXX Maggio e il resto della piazza, per mezzo di alberi a sinistra e dalla parte antistante al sito archeologico a destra. La naturale evoluzione di via XXX Maggio, ha portato alla creazione di una sorta di svasatura verso la chiesa di San Martino, quasi vi fosse una apertura verso di essa.Il dislivello tra la quota strada e l’ingresso alla chiesa, se pur lieve, ha l’intento di enfatizzare e elevare la funzione del luogo di culto. La delimitazione a sinistra con alberi, e nello specifico cipressi, ha la valenza di attuare una scansione ritmica e ordinata dello spazio. Questi, inoltre, essendo posti a sud, contribuiscono alla creazione nei mesi estivi di zone d’ombra sul sagrato. Il confine, il limite con l’ingresso al sito, è per lo più a livello planimetrico, anche se vi sono muretti che ne contengono la funzione. -Il Sito Archeologico, per le sue peculiarità storiche, assume una grande importanza, ed è al fine di declamare e esaltare l’importanza del luogo che è stato creato una specie di foyer all’aperto. Uno spazio vivibile e fruibile anche in maniera indipendente dal sito, ma con una forte presenza qualificante. L’elemento distintivo di questo luogo sia esternamente che internamente è la presenza formale. Nel primo caso è ottenuta per mezzo di porzioni di manufatti murari, rivestiti con la solita pietra della pavimentazione e collegati spazialmente tra di loro da un sistema tubolare, nonché caratterizzati sia la porzione di muro posta a nord che a est, da un insieme di lettere di ferro a rilievo applicate sulle pareti richiamanti al sito archeologico. Nella parte interna l’intento è stato quello di concepire uno spazio che avesse in qualche modo una valenza meditativa, un luogo dove la fontana, le sedute, gli alberi le parti a verde fossero il preludio della bellezza del sito archeologico. -Il collegamento con il Ponte dei Voltoni, assume il ricordo, la traccia delle vecchie mura, come se idealmente una porzione di esse fosse ancora presente. Nella sua connotazione compositiva, tenendo ben presente anche il principio dell’incontro e della aggregazione, lo scopo era quello di dare metaforicamente, dalla piazza una apertura verso l’alto, un sorta di contrapposizione con l’essenza di chiusura della fortificazione e dall’alto un richiamo, una citazione a quello che rappresenta uno degli elementi distintivi della piazza romana, quello dell’anfiteatro. -La Piazza si manifesta nella sua interezza, come un ricordo, una rimembranza delle stratificazioni succedute nelle varie epoche ed è lo “specchio” della conformazione eterogenea delle costruzioni circostanti e nella fattispecie il gioco di dislivelli contribuisce a dare questo tipo di sensazione. Attorno all’asse di riferimento, più volte citata, si vengono a creare episodi che danno caratteristiche definite e distinte in ogni sua parte. Nella zona più prossima al limite con il sito archeologico vi è una zona definita sosta-riposo, un area caratterizzata da sedute, fioriere e da un albero posto al centro che contribuisce alla personalizzazione dello spazio. La parte per così dire di accesso principale si sviluppa lungo l’asse di prolungamento con via Rocca, per poi aprirsi sulla destra con un sistema di dislivelli, fino ad arrivare ad una parte ribassata considerata come un luogo di aggregazione. Il concetto di apertura espresso in varie modalità e lo spirito di aggregazione che questo progetto vuole esprimere agevola indubbiamente anche il rapporto tra le attività commerciali e la piazza. La porzione sottostante al collegamento verticale con il Ponte dei Voltoni, è pensato come un luogo d’incontro, un area connotata da verde con sedute e alberi. Lo specchio d’acqua presente nella parte bassa di questa zona rappresenta idealmente la memoria della vecchia darsena. La delimitazione della Piazza nella porzione di accesso principale rispetto alla strada carrabile di via XXX Maggio, avviene attraverso un sistema di filari di alberi, anch’essi cipressi, che ne determinano, anche qui l’ordine e la scansione spaziale. Nella parte prossima al collegamento carrabile con il Ponte dei Voltoni vi è il parcheggio pubblico che conta circa ventisette posti auto. L’intento progettuale, vista l’importanza dell’area, è stato anche quello di dare alla Piazza un tratto distintivo di area fortemente pedonalizzata, una dimensione più consona al luogo, anche se questo comporta una netta riduzione dei posti auto. -La Caserma la Rocca e La Caserma XXX Maggio, sono la memoria storica dell’architettuttura militare del passato. Rappresentano nella loro severità formale luoghi da salvaguardare e conservare, ed in tal senso è stato previsto oltre la riqualificazione e la ridefinizione delle aree a verde fronte stanti anche l’enfatizzazione della loro esteriorità attraverso la previsione di un accurato sistema di illuminazione, in modo tale da produrre effetti suggestivi soprattutto nelle ore notturne, pratica questa molto usata in molti edifici storici di rilievo.
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    Il progetto di riqualificazione della Piazza nasce da una attenta e imprescindibile valutazione della storicità del luogo. Il punto di partenza è stato quello di evidenziare attraverso un “segno” compositivo la reminiscenza delle vecchie mura quasi fosse una proiezione del manufatto sottostante. Successivamente è stato individuato nel sistema viario, per mezzo di pavimentazione unitaria, un elemento di interscambio e di continuità, quasi a creare un estensione con il centro cittadino. Le...

    Project details
    • Year 2011
    • Client Comune di Peschiera del Garda
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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