Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale. | Ilario Tassone

Frammenti sono ciò che ogni guerra lascia di una vita, di un corpo, di un’idea, di un paese, di una città. Frammenti che rimangono impressi nella memoria e diventano storia. Sono dunque dei frammenti di un volume in pietra, quelli proposti per il monumento ai caduti. Un monumento pensato secondo il principio della semplicità e dell’immediatezza, in cui ciò che si intende esprimere è subito percepito da chi lo osserva. Realizzato interamente in pietra, con una matericità fortemente legata ai caratteri del luogo, il monumento è concepito come un unico volume in pietra bianca di Siracusa tagliato a pezzi e poggiato su una base in pietra lavica, con cui crea un forte contrasto cromatico. Il volume bianco è caratterizzato oltre che dalla reiterazione dei tagli verticali che lo frammentano, dalla presenza di due tagli inclinati contrapposti. Rivolti uno verso l’alto e uno verso il basso, entrambi i due tagli sono rivestiti con lastre di specchio. Frammenti di cielo in movimento si riflettono sullo specchio nel piano inclinato verso l’alto, mentre frammenti di chi osserva, si riflettono sul lato opposto, dove il piano è invece inclinato verso il basso. A ricucire le diverse parti della scultura, creando una forte tensione fra le parti, sono i nomi dei caduti in guerra incisi nella pietra e ricoprono per intero tutte le superfici verticali. I nomi si interrompono in corrispondenza dei tagli per continuare nel frammento di volume successivo. Un’interruzione, quella dei nomi, che crea una forte tensione e continuità tra le diverse parti tale da annullare il vuoto che divide la materia. Per la realizzazione del monumento è stato previsto l’utilizzo di due soli materiali, la pietra lavica e la pietra bianca di Siracusa. La pietra lavica sarà utilizzata per realizzare la base d’appoggio le cui dimensioni sono 5,53 x 2,25m, con un’altezza di 45 cm in modo tale da poter essere utilizzata anche come seduta. Il volume bianco in pianta di Siracusa che ha lo stesso ingombro in pianta, ha invece un’altezza di 2,40m ed è poggiato sulla base con una traslazione di 45 cm sulla diagonale. Lo slittamento fa percepire il volume come in bilico sulla base e allo stesso tempo garantisce l’utilizzo della stessa come elemento di seduta. Particolarmente importante è il ruolo della luce. Di giorno il sole illumina le superfici bianche del volume, lasciando in ombra i tagli. Di notte la luce illumina invece i tagli, lasciando in ombra i volumi. Un’alternarsi dunque di luci ed ombre che come per gioco si rincorrono. Il monumento commemorativo, nella sua articolazione volumetrica, esalta la bellezza della semplicità e trasmette con forza un messaggio di speranza e di rinascita.