ristrutturazione edificio terziario | giuseppe bellinelli

Ristrutturazione edificio terziario Se su un piano architettonico il contesto di prossimità non presenta esempi di interesse, ai margini dell’area industriale di Sesto San Giovanni (Mi), su un piano urbano e paesaggistico, l’area può essere letta con un certo interesse: l’edificio infatti si colloca all’interno di una fascia di margine tra due maglie urbane differenti, quella ottocentesca e quella industriale più recente. In questo senso l’intervento sull’edificio diventa un’occasione progettuale che si inserisca nel panorama più generale del recupero e della riqualificazione urbana, che ha contraddistinto l’area della Bicocca in una fase precedente della storia di Milano, in modo che l’intervento ne possa assumere presupposti culturali, con possibili ripercussioni sulle scelte strategiche, sul programma e sul progetto e infine sulle scelte linguistiche e tecnologiche, ed in ultima istanza sul valore futuro dell’immobile. Il progetto mira a trasformare i vincoli rilevati nello stato di fatto facendoli diventare elementi di interesse per rispondere agli obiettivi espressi dalla committenza e nell’intento di intercettare dei “bisogni latenti” non ancora espressi: · risparmio energetico ed efficienza energetica sono gli obiettivi, · miglioramento della produttività e implementazione del livello strategico, · riqualificazione dell’immagine e amplificazione della visibilità aziendale. Isolamento, schermature, abbassamento delle temperature con il verde e geotermia permettono un risparmio ed efficienza energetica. Il comfort dei dipendenti ed il vivere meglio il lavoro (temperatura gradevole, pareti schermate, logge verdi, luce naturale, profumi), il supporto ad attività di svago, la funzionalità e semplicità di fruizioni sono gli ingredienti per cogliere il secondo bisogno. Il terzo bisogno viene soddisfatto attraverso una rivisitazione della composizione lessicale delle facciate ed una maggior attenzione all’accoglienza degli ospiti. I tetto diventa un giardino fruibile e le facciate diventano supporto per l’identificazione e la comunicazione dell’immagine delle ditte a piccola e grande scala e ne riflettono l’identità sempre mutevole ed in crescita.