Private house | Ottavio Di Blasi

Si tratta della ristrutturazione di un’abitazione esistente. Lo spazio è scandito da muri di pietra a secco, che partono dal giardino e penetrano nella casa, a realizzare una continuità totale tra lo spazio esterno e quello interno; allo stesso modo, il pavimento esterno in pietra calcarea entra in casa con l’unica variazione dell’infittirsi degli inserti in marmo blu. Le falde del tetto sono in materiale metallico, a segnare la loro non-appartenenza al suolo ma piuttosto al cielo. In questa masseria del nuovo millennio, i materiali antichi dialogano con i metalli e il vetro senza sforzo apparente, con naturalezza. La qualità non è data dalla preziosità dei materiali stessi, ma dall’opera dell’uomo. Pareti e pavimenti sono realizzati con una pietra comune in Puglia, resa nobile e preziosa da una meticolosa messa in opera. E’ l’uomo con il suo lavoro a modificare e a migliorare l’ambiente; è il lavoro che nobilita la materia. Da questo punto di vista, è emblematica la vicenda della porta d’ingresso della villa, che avrebbe dovuto essere realizzata da un noto artista e invece ha preso forma utilizzando il piano di taglio di un marmista come cassero a perdere per realizzare le fusioni. Si è cioè preferito nobilitare le tracce del lavoro artigianale dell’Uomo alla celebrazione dell’estro di un unico protagonista.