Concorso di progettazione per un nuovo ponte ciclo-pedonale nella sede del "Ponte Leopoldo II" | Simone Invernizzi

arch. S.Invernizzi, arch. T.Del Rio, arch. M.Curiardi, ing. A.Belli, ing. F.Gori Livorno / Italy / 2010

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Il cardine della concezione progettuale è individuato da una forma planimetrica compatta ed essenziale a “C” che, adagiandosi sul territorio, si propone di sintetizzare e risolvere con un unico gesto le necessità e le criticità ivi presenti e si fonde con gli elementi dell'opera originaria ancora presenti, i massicci archi in muratura. Questi vengono così a far parte di un unico organismo architettonico in grado di dar loro il dovuto risalto e, ancor più, rievocare l'intera opera di cui erano elementi portanti.

Si ritiene, pertanto, di aver coniugato condizionamenti del territorio, esigenze funzionali della nuova opera ed esaltazione dei valori storici presenti tramite:
il rigoroso rispetto dei vincoli idraulici esistenti;
la ricucitura dei due argini con il percorso ciclo-pedonale;
la realizzazione di due spazi polifunzionali in corrispondenza dei due archi storici in pietra, favorendo la sosta e l'aggregazione insieme alla rievocazione virtuale del ponte storico;
l'impiego di materiali che, pur nella loro attualità, si integrassero funzionalmente e cromaticamente con l'ambiente limitrofo.

Altro elemento chiave della proposta progettuale è la rievocazione virtuale del ponte storico attraverso l'utilizzo dell'elemento “luce”.

Infatti tramite l'istallazione di specifici proiettori posizionati in corrispondenza dei due bastioni contrapposti, i fasci di luce laser attraversando il pulviscolo in sospensione nell'aria si materializzano dando una suggestiva immagine virtuale notturna in corrispondenza dell'originario impalcato del ponte sospeso del Manetti.

i materiali utilizzati nel progetto si possono suddividere in due gruppi principali, il primo relativo al percorso ciclo-pedonale costituito dalle rampe e dalla passerella, costituito dal vetro per i parapetti, dal tavolato in teak per la pavimentazione, dal CorTen per strutture e bordature; il secondo, riguardante le “nuove” piazzette in corrispondenza degli archi storici, per le quali si prevede una pavimentazione in pietra con commenti inerbiti. In questo modo si ottiene una buona integrazione con il contesto verde ed allo stesso tempo si valorizzano due spazi di matrice storica senza snaturare l'immagine di “rudere” dei suggestivi resti dello storico ponte sospeso del Manetti.

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    Il cardine della concezione progettuale è individuato da una forma planimetrica compatta ed essenziale a “C” che, adagiandosi sul territorio, si propone di sintetizzare e risolvere con un unico gesto le necessità e le criticità ivi presenti e si fonde con gli elementi dell'opera originaria ancora presenti, i massicci archi in muratura. Questi vengono così a far parte di un unico organismo architettonico in grado di dar loro il dovuto risalto e, ancor più, rievocare l'intera opera di cui erano...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Bridges and Roads
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