SIDI AL HAMRI - LA CITTA' MADE IN FRIULI | Gianni De Cecco

La città di Sidi Al Hamri si sviluppa nell'area delle Montagne Verdi, a 30 km a sud di Cirene. Essa ospiterà circa 72000 abitanti su un'area di oltre 900 ha. L'area si sviluppa a circa 830 metri di altitudine ed è costituita da alture che si elevano non oltre 40÷50 m. Il land use è stato concepito inizialmente senza seguire i criteri della sostenibilità, successivamente è stato rivisto completamente per seguire i criteri della Dichiarazione di Cirene. Le strade si adattano al terreno pur rispettando le caratteristiche che le rendono sicure per chi le percorre. La nuova città è costituita da 12 quartieri che si sviluppano sulle sommità delle alture e degradano verso i wadi. Sulla parte più alta trovano posto gli edifici pubblici (spazi ricreativi, per la preghiera, per l'istruzione, per gli incontri, ecc), mentre la residenza si sviluppa lungo le pendici e le strade che seguono le curve di livello. Per non creare disparità tra i residenti si sono mescolate le case unifamiliari ai condomini, rispettando la privacy che in queste aree è molto sentita. Le aree verdi esterne ai quartieri saranno conservate o ricreate per mantenere la biodiversità. È stato effettuato uno studio della flora spontanea e di quella esistente sulle Montagne verdi per individuare le essenze che saranno utilizzate nelle aree sistemate a verde che si prevedono all'interno dei quartieri. Gli edifici residenziali e pubblici sono stati concepiti adottando il risparmio energetico, l'utilizzo delle fonti di energia alternative, i materiali a basso impatto e rispettosi dei criteri della sostenibilità, la ventilazione naturale ed ogni altro criterio per rispettare la Dichiarazione di Cirene. I fabbricati residenziali è pubblici consentiranno l'accessibilità ai portatori di handicap. I condomini si sviluppano su quattro piani fuori terra e tutti sono dotati di autorimessa interrata dove trovano posto due posti auto per unità abitativa. La maglia strutturale è stata concepita per consentire l'aggregazione in orizzontale e verticale di unità residenziali di varie tipologie, e sulla copertura sono previsti anche degli attici che sono collegati al piano inferiore. In tal modo si ottengono dei modelli diversi che consentono di rendere più gradevoli le aree residenziali. Al piano terra dei condomini che si sviluppano lungo i percorsi pedonali di quartiere sono talvolta previsti dei negozi/servizi al posto degli appartamenti. La quota del piano terra in tal caso è a livello strada, nel caso invece delle residenze è ad un metro superiore per la privacy. I condomini sono concepiti in aree condominiali che saranno recintate al fine di non avere nella città aree che non abbiano una destinazione ben definita. Le case unifamiliari sono tutte a schiera e sono concepite per adattarsi alla pendenza del sito dove vengono ubicate. Esse hanno una parete in comune con quella adiacente e ciò consente di ridurre gli sprechi di energia. Sono anch'esse concepite per consentire il parcheggio di due automezzi per unità abitativa.
Lungo le strade esterne agli abitati sono state previste le piste ciclabili, e quelle all'interno degli abitati sono concepite per consentire ai pedoni di muoversi a piedi con sicurezza. Dei percorsi pedonali protetti collegano le aree esterne dei quartieri al centro consentendo in pochi minuti di raggiungere a piedi gli spazi destinati all'istruzione, alla preghiera, alla ricreazione ed agli incontri.
Per quanto riguarda le infrastrutture ed i servizi la città sarà dotata di una rete di trasporti urbani che consentirà ai residenti di muoversi lasciando l'auto in garage. Questi collegheranno la stazione ferroviaria, prevista a sud della città, e quella degli autobus che fanno servizio extraurbano, disposta nelle vicinanze di quella ferroviari e dell'area dedicata ai taxi, con tutto il tessuto urbano. La ferrovia sarà collegata pedonalmente all'area abitata con un percorso protetto ed attrezzato con spazi dedicati al commercio ed ai servizi.
La fognatura sarà concepita per essere del tipo separato: acque usate e meteoriche Le acque usate saranno convogliate in un impianto di trattamento centralizzato ubicato su un'area esterna alla città. L'area è stata individuata nel rispetto della sostenibilità ed anche valutando le condizioni climatologiche della zona (direzione venti dominanti, ecc). Le acque meteoriche saranno raccolte in bacini di accumulo e verranno utilizzate per scopi irrigui. L'acquedotto è stato concepito per servire l'acqua agli utenti direttamente dalla rete, senza l'utilizzo di serbatoi a terra ed in copertura dei fabbricati per ogni unità abitativa come avviene attualmente nelle città in Libia. In tal modo si aumenterà la sicurezza igienico sanitaria nella distribuzione idrica che ora è molto precaria. Le reti di distribuzione dell'energia elettrica è stata concepita nel rispetto dei criteri della sostenibilità. L'impianto dell'illuminazione pubblica (delle strade, aree pubbliche, ecc) è stato concepito per non creare l'inquinamento luminoso e nel rispetto del risparmio energetico. Anche per le aree private saranno dettati dei criteri per rispettare tali principi. Nella nuova città sarà distribuito il metano che servirà per riscaldare gli ambienti (nell'area le temperature invernali arrivano anche a 0°C) e per raffrescarli nel periodo estivo (in estate le temperature sono anche superiori ai 40°C) utilizzando delle pompe di calore alimentate appunto a metano. Nella città sarà distribuita pure la fibra ottica. Per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani si promuoveranno delle campagne di informazione ai residenti per adottare la raccolta differenziata (divisione dell'umido dalla carta, plastica, vetro e metallo). I rifiuti una volta raccolti saranno trattati in un impianto che si prevede d'insediare nella stessa area dell'impianto di depurazione delle acque nere, che diventerà il centro di servizi infrastrutturali dell'intera città. Sulla stessa area è prevista pure l'installazione dell'impianto di degasolinaggio del metano (trattamento che consente la separazione dei vari componenti del gas naturale prima della sua immissione in rete). Da questo trattamento si ottengono dei gas che invece di essere bruciati in atmosfera, come avviene normalmente, verranno utilizzati per bruciare i rifiuti urbani che non vengono riciclati, producendo vapore acqueo ( utilizzando l'acqua trattata dall'impianto di depurazione della fognatura nera) che per mezzo di una turbina produrrà energia elettrica. Questa sarà immessa nella rete di distribuzione nazionale e sarà utilizzata per alimentare le apparecchiature dell'impianto di depurazione. In tal modo si completa il ciclo dei rifiuti prodotti dall'uomo, riducendo drasticamente l'inquinamento dell'ambiente e quello atmosferico nel rispetto del protocollo di Kyoto.