Riqualificazione ex batteria militare «Carlo Faldi» e compendio costiero di Is Mortorius

Quartu Sant'Elena / Italy

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La nostra proposta per la riqualificazione del compendio costiero di Is Mortorius e del relitto della ex batteria Militare Carlo Faldi parte da una lettura del contesto esistente incrociata con i requisiti tratteggiati dal bando.
Un progetto di rifunzionalizzazione di un contesto con il livello di complessità del compendio di Is Mortorius impone di confrontarsi con una articolazione di componenti stratificate, sia a livello storico che territoriale ed ambientale: una volta operata un’approfondita analisi dell’esistente e delle modalità ammissibili di recupero e trasformazione è stato possibile definire i contenuti del nostro progetto di concorso. Come evidenziato nell’ambito dei diagrammi n. 2 e n. 3 inseriti nella Tav. n. 1, si determinerà un circuito continuo che consentirà di raggiungere tutte le parti del compendio e le singole emergenze che lo caratterizzano. La fruibilità pedonale di tutto l’ambito oggetto del progetto (con la realizzazione, al margine orientale dello stesso, di parcheggi di adeguata dimensione) costituisce uno dei caratteri peculiari e strategici della proposta progettuale.
IS MORTORIUS: Strategie per un progetto di riqualificazione Per inquadrare la proposta progettuale intendiamo tratteggiare in forma quasi diagrammatica i principali obiettivi strategici che ci siamo prefissi di raggiungere: in tal modo ad una chiara identificazione dei risultati da perseguirsi potrà essere affiancata una stringente verifica di coerenza e congruità rispetto ai contenuti del bando di concorso.
Il nostro progetto si propone di: - Operare una trasformazione dell’ampio compendio territoriale di Is Mortorius nell’ottica della conoscenza, del recupero e della sostenibilità - Offrire al visitatore un viaggio dalla storia alla contemporaneità, dalla difesa della costa fino alla conoscenza ed alla salvaguardia dei valori ambientali, culturali, di tradizione e di socialità del territorio: questo percorso dovrà proporsi come esperienza coinvolgente, dotata di un’esplicita componente attiva, ben lungi da una caratterizzazione rigidamente “museale” ma basato su una successione di accadimenti e sollecitazioni stimolanti e appaganti.
Le principali funzioni e le componenti fondamentali previste dal progetto si articoleranno nel modo seguente: - Realizzazione di spazi espositivi e culturali a carattere multifunzionale, accostati a luoghi di incontro, di spettacolo e di convivialità. Museo diffuso dei valori storici ed ambientali del contesto: Batteria Carlo Faldi, vestigia delle attrezzature di difesa e spazi ipogei trasformati in percorsi didattici Antica Tonnara, successivamente occupata dalla batteria Carlo Faldi, da recuperare a fini espositivi e a funzioni complementari di accoglienza e ristoro Nuraghe Diana, la presenza più antica nell’ambito del compendio resa accessibile per apprezzarne l’interesse storico e la posizione preminente a scala territoriale Relitto della Torre Aragonese, recupero in forma di suggestione del volume originario con il ripristino della funzione di osservazione del territorio circostante Giardino diffuso della flora costiera: dalla macchia preesistente ad una sistemazione paesaggistica rispettosa delle specie autoctone e della biodiversità
Dagli altri edifici presenti nel compendio si prevede di ricavare luoghi per esposizione, didattica, incontro, commercio prodotti tipici e ristoro. Nelle vicinanze di uno dei ruderi recuperati a luogo espositivo si prevede la realizzazione di uno spazio per spettacoli all’aperto ad integrare la dotazione a carattere multifunzionale ricavata negli edifici recuperati. Questa rapida descrizione serve ad identificare i caratteri generali dell’intervento e ad esplicitare l’obiettivo generale della proposta: costruire, a partire dalle preesistenze, un luogo vitale, pensato per l’utilizzo da parte di utenti di tutte le età, per una socialità ed una aggregazione consapevole dei valori del contesto di inserimento.
La dislocazione delle funzioni sopra tratteggiate avviene in larga parte ricalcando la matrice delle presenze già storicamente determinatesi: allo stesso modo esiste una rete di percorsi spontanei che innervano il sito collegandone le polarità secondo i principi della più agevole accessibilità e nel rispetto delle principali singolarità orografiche e vegetali. Il progetto si propone di confermare e rafforzare questa rete pedonale preesistente inserendo alcune componenti che consentano di superarne le principali discontinuità e cesure fisiche (ad es. attraversamento pedonale in quota, accessibile anche a portatori di handicap, a superare la S.P. 17).
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    Project details
    • Client Agenzia regionale Conservatoria delle Coste della Sardegna
    • Status Competition works
    • Type Waterfront / Landscape/territorial planning / Multi-purpose Cultural Centres
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