Casa della Salute | Roberto la Forgia

Tesi di Laurea in Recupero e Conservazione degli Edifici Barletta / Italy / 2009

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La definizione di una nuova destinazione d’uso per l’ex Ospedale Principe Umberto di Barletta, è stata orientata verso soluzioni che permettessero, all’edificio, di continuare ad assumere un ruolo fondamentale nell’ambito dell’assistenza sanitaria. Dallo studio del Piano Attuativo Locale della Asl BAT è emerso che, uno degli obiettivi prefissati da tale ente per il triennio 2008 – 2010 era la istituzione, nella provincia, di due Case della Salute utilizzando i finanziamenti dei Fondi Europei già disponibili per la Regione Puglia. La Casa della Salute è una struttura sanitaria che realizza la presa in carico del cittadino per tutte le attività socio – sanitarie che lo riguardano svolgendo un ruolo fondamentale nell’ambito delle cure primarie e della prevenzione.
Dallo studio delle funzioni e delle attività della Casa della Salute è emerso che una eventuale riconversione dell’ex Ospedale Principe Umberto in questa nuova tipologia di struttura socio sanitaria, comporterebbe i seguenti benefici sia per l’organismo architettonico che per la popolazione:
Valorizzazione dell’organismo architettonico. Nell’ipotesi di una sua riconversione in Casa della Salute, l’ex Ospedale Principe Umberto, attualmente identificato, quasi in termini dispregiativi, come “Ospedale Vecchio”, riassumerebbe un ruolo di primaria importanza nell’ambito dell’assistenza sanitaria cittadina, scongiurando il pericolo di rimanere abbandonato a se stesso o di essere ampiamente sottoutilizzato come avviene attualmente. Inoltre, subendo costanti interventi e strategie di manutenzione programmata, al fine di mantenerlo efficiente nei confronti delle nuove funzioni in esso contenute, si eviterebbe, per l’ex Ospedale, l’innescarsi di pericolosi processi di degrado;

Effetti psicologici positivi sulla popolazione. La riconversione della struttura sanitaria storica, che sorge in pieno centro abitato, in Casa della Salute, potrebbe creare una situazione particolarmente gradita alla popolazione. Infatti, rimarrebbe visibile, all’interno della città, un presidio destinato a tutelare la salute in considerazione che il nuovo polo ospedaliero è localizzato a diversi chilometri dal centro abitato;

Snellimento delle attività dell’Ospedale Cittadino. La realizzazione di una Casa della Salute nel centralissimo quartiere Santo Sepolcro - Settefrati permetterebbe di snellire le attività svolte all’interno del nuovo Ospedale Dimiccoli il cui bacino di utenza va oltre i confini cittadini; infatti il dirottamento nella nuova tipologia di struttura sanitaria di attività di pre – ricovero e post – ricovero, nonché delle piccole urgenze (codici bianchi) nel suo punto di primo soccorso, permetterebbe una migliore gestione delle attività nel nuovo Ospedale riducendo notevolmente i tempi d’attesa.

Centralità dell’assistenza sanitaria cittadina. Grazie alla presenza di una Casa della Salute in pieno centro cittadino, i servizi sanitari di prima necessità sarebbero pienamente accessibili e facilmente raggiungibili per quelle categorie di popolazione, come quella anziana, che presentano notevoli problemi di mobilità, tali da rendere complesso il raggiungimento del nuovo Ospedale Dimiccoli in periferia

Il progetto elaborato nell’ambito della riconversione dell’ex Ospedale Principe Umberto in Casa della Salute, parte dall’analisi della struttura attuale, individuando le aggiunte incongrue e le superfetazioni che, realizzate nel corso degli anni, hanno alterato la leggibilità dell’impianto tipologico e architettonico originario.
Pertanto, attraverso la eliminazione di ampliamenti incongrui e il mantenimento di quei blocchi che, nonostante realizzati successivamente, non compromettono la leggibilità dell’edificio, si è cercato di mettere a punto una soluzione progettuale che miri all’ottenimento di una configurazione architettonica tale da rendere chiare e leggibili le diverse fasi di crescita dell’organismo architettonico.
Nell’ambito del progetto di riconversione dell’ex Ospedale Principe Umberto in Casa della Salute, è stata elaborata una nuova organizzazione interna che possa garantire, al tempo stesso, la piena funzionalità della struttura sanitaria storica, e il rispetto dei suoi caratteri storico – architettonici. Ai piani terra e rialzato sono stati collocati:

Info Point; Servizio Caffetteria, Cappella e piccola libreria. Si tratta di servizi che vanno al di là dell’utenza interna e garantiscono l’integrazione dell’edifico storico con l’ambito urbano che lo ospita; Centro Unico di Prenotazione (CUP). È il luogo in cui avviene la “presa in carico” della domanda di assistenza del cittadino e prende avvio il suo accompagnamento attraverso il percorso terapeutico. È situato al piano rialzato in una localizzazione di facile accessibilità e con adeguati spazi di attesa. Poliambulatorio di Medicina Generale. È il luogo in cui si svolgono attività sanitarie di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione afferenti alle varie discipline mediche di base che non richiedono alcuna forma di ricovero. Farmacia. La farmacia assolverà a due funzioni particolari: distribuzione interna dei farmaci alle diverse aree della Casa della Salute; distribuzione all’utenza esterna contribuendo a rendere la struttura sanitaria parte integrante del quartiere. Pronto Soccorso. Si tratta di una struttura interna alla Casa della Salute in grado di garantire una prima risposta sanitaria alla Emergenza – Urgenza di prima necessità (codici bianchi); Guardia Medica. Garantisce la continuità assistenziale 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 per situazioni che rivestono carattere di urgenza e che si verificano in ore in cui non sono attivi gli Studi di Medicina Generale.
Al piano ammezzato sono, invece, collocati: Pediatri di libera scelta. Svolgono le stesse attività dei Medici di Medicina Generale, ma in ambito pediatrico; Sportello Sociale. È il luogo in cui prende avvio il percorso delle prestazioni sociali. Poiché chi si rivolge a questo sportello, molto spesso sta vivendo situazioni di disagio familiare, personale ecc., la sua collocazione è stata scelta in modo da garantire il rispetto della privacy. AVIS.
Il piano primo è destinato a: Info Point – accettazione; Uffici amministrativi e direzionali; Punto di Primo Prelievo con Laboratorio di analisi; Poliambulatorio specialistico. È il luogo dove si svolgono attività di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, afferenti alle varie discipline mediche specialistiche; Diagnostica per Immagini. Si svolgono attività per l’esecuzione di procedure di diagnostica appartenenti alle categorie di radiologia ed ecografia. È prevista la presenza, al suo interno, di un’area tecnica per la trasmissione e refertazione degli esami a distanza, in modo tale che il medico radiologo, nel presidio ospedaliero di riferimento, possa esaminare l’immagine e refertare la diagnosi; Distretto Socio Sanitario.
Al piano secondo sono collocati: Info Point – accettazione; Uffici amministrativi e direzionali; Area della riabilitazione. È il luogo in cui si svolgono attività rivolte a soggetti portatori di disabilità prevalentemente fisiche oppure a soggetti che devono subire processi di riabilitazione post ricovero;
Day Hospital. È il luogo in cui si svolgono attività per il trattamento diagnostico - terapeutico dei pazienti e per il loro soggiorno in regime di ricovero a tempo parziale. Consultorio Familiare.
Il terzo piano è destinato a: Ospedale di Comunità. È il luogo in cui avviene il trattamento delle patologie che con maggiore frequenza colpiscono la popolazione e che solitamente si trattano nel domicilio del paziente. Si svolgono, quindi, le “cure intermedie”, che si collocano tra l’assistenza di base e i servizi ospedalieri, e le attività di pre – ricovero e post – ricovero. Servizi sociali e associativi. Grazie alla previsione di spazi, sia interni che esterni, dedicati ai servizi sociali e associativi, si garantisce l’apertura della Casa della Salute al territorio. Infine, il piano quarto, è destinato a: Centro di Salute Mentale. È il luogo in cui si svolgono attività volte al recupero funzionale e sociale di soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
Il recupero funzionale e tipologico dell’ex Ospedale Principe Umberto è occasione per la riqualificazione dell’immediato intorno urbano che, nella fattispecie, riguarda la piazza antistante l’edificio.
Attualmente Piazza Principe Umberto è divisa in due parti di cui una antistante la Chiesa Sant’Agostino che rappresenta la vera e propria piazza e l’altra, recintata, che funge da area a parcheggio al servizio dell’ex Ospedale e riservato ai soli dipendenti.
Il progetto di riqualificazione parte dall’idea di unire le due aree attualmente presenti al fine di ottenere una piazza più grande in grado da fungere sia da luogo di aggregazione per la città che da ingresso alla Casa della Salute. Definita l’idea di base, il passo successivo è stato caratterizzato dal tracciamento delle linee di influenza che sono state utilizzate come strumento fondamentale della progettazione. Tali linee di influenza sono state identificate nelle mediane del grande triangolo che si ottiene unendo l’area a parcheggio e l’attuale piazza. Individuato il baricentro del “triangolo”, in questo verrà ricollocata la statua di Sant’Agostino; al di là del baricentro la piazza subirà un innalzamento del suo livello che, grazie alla presenza di rampe e scalinate posizionate in zona strategica, permetterà di rendere accessibile l’ingresso monumentale dell’ex Ospedale senza la necessità di impegnare percorsi alternativi. Il disegno della pavimentazione tende, invece, ad evidenziare le linee di influenza della progettazione e grazie alla utilizzazione di sanpietrini, che si distinguono dalla pavimentazione in pietra di Trani, si mettono in evidenza sia la scultura che domina il baricentro della piazza, sia il percorso che conduce all’ingresso della Casa della Salute, ma anche alla Chiesa di Sant’Agostino. Per quanto riguarda l’illuminazione, invece, è stato scelto per il livello zero, quello dell’attuale piazza Principe Umberto, una successione tradizionale di lampioni che ancora una volta mettono in evidenza le linee di influenza; per l’area antistante l’edificio è stata scelta, invece, una illuminazione più “moderna” caratterizzata da neon inseriti nella pavimentazione. Il tutto è completato da faretti a pavimento che corrono lungo il profilo dell’ex Ospedale, ma anche della Chiesa di Sant’Agostino, per evidenziare le due preesistenze storiche. L’accessibilità alla Chiesa, attualmente ottenuta da una rampa incongrua in acciaio, potrà avvenire prevedendo, una piattaforma elevatrice, o un servoscala, da installare nella “insenatura” che si genera tra l’ex nosocomio e la stessa Chiesa.
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    La definizione di una nuova destinazione d’uso per l’ex Ospedale Principe Umberto di Barletta, è stata orientata verso soluzioni che permettessero, all’edificio, di continuare ad assumere un ruolo fondamentale nell’ambito dell’assistenza sanitaria. Dallo studio del Piano Attuativo Locale della Asl BAT è emerso che, uno degli obiettivi prefissati da tale ente per il triennio 2008 – 2010 era la istituzione, nella provincia, di due Case della Salute utilizzando i finanziamenti dei Fondi Europei...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Unrealised proposals
    • Type Hospitals, private clinics
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