Casa del Masso

Progettista: arch. Marco Castelletti – Erba
Progettista strutture: ing. Vittorio Montanini – Lipomo
Impresa esecutrice: F.lli Biacchi s.a.s. - Plesio


La casa, inserita su un pendio inclinato che si affaccia verso il lago al di sopra della via Torno, è percepibile nel panorama della costa del lungolago della città.
La costruzione si affianca ed è allineata all’edificio esistente, edificato su progetto dell’ing. Luciano Trolli nel 1955, e sfrutta il piano esistente che si trova come pausa tra i due declivi verso la via Torno e la parte alta del terreno, confermando la regola insediativa della villa adiacente.
L’edificio è posto con accesso dalla scalinata che si snoda lungo il terreno in modo da affacciarsi verso il lago e si sviluppa su due piani.
La composizione dei volumi è dettata dall’intersezione di due parallelepipedi: uno orizzontale e sospeso verso il panorama, sorretto da pilotis che accoglie gli ambienti di soggiorno tutti affacciati a lago e l’altro verticale verso il monte che contiene le scale e i locali di servizio.
La presenza sul terreno di un notevole masso erratico affiorante di granito, difficilmente asportabile, ha suggerito l’idea di incorporarlo all’interno dell’ abitazione per porlo come elemento particolare nello spazio dell’abitazione come se la casa fosse ancorata in questo punto dallo sperone affiorante della roccia.
Il masso, reso visibile al piano terra dallo svuotamento del portico di ingresso, è percepibile da un vetro a pavimento all’interno dello spazio del soggiorno che si allunga a ponte verso il pendio retrostante.
L’organizzazione planimetrica dei due livelli rispecchia la scansione dei volumi e suddivide le superfici interne in due zone: una frontale affacciata direttamente a lago che accoglie tutti gli ambienti di soggiorno e le camere e l’altra retrostante che contiene la scala ed i locali di servizio.
Questi due rettangoli, separati da un lungo corridoio attrezzato sono intersecati perpendicolarmente dalla giustapposizione verticale del sistema che mette in relazione il portico d’ingresso al piano terra, il soggiorno al primo piano e il ponte di collegamento con le rive retrostanti al piano del terrazzo.
Si accede alla proprietà dalla rampa che sale sul piano del parcheggio esterno al di sopra dei box che si affacciano su via Torno, dalla quota del parcheggio si sale al piano dell’ ingresso principale con una scalinata che si snoda lungo il declivio o con un ascensore che risale inclinato a lato della villa esistente.
Arrivati sul piano di ingresso un marciapiede coperto dallo sbalzo del volume superiore ci introduce nell’androne di ingresso dove una scalinata esterna porta all’atrio vetrato che inquadra la parte ipogea del masso erratico e si confronta con il paesaggio della città.
Al marciapiede esterno sono collegati l’unità abitativa più piccola che si sviluppa su due piani e la scala che conduce all’appartamento del piano superiore.
La disposizione interna degli spazi distribuisce gli ambienti della cucina, soggiorno e delle camere verso l’affaccio a lago e i locali di servizio dei bagni e la stireria verso la collina.
Il corpo scala continua per collegarsi al piano superiore con la terrazza ed il corpo dei depositi.
I materiali utilizzati esaltano la composizione volumetrica e contrappongono il volume orizzontale sospeso completamento ricoperto di intonaco premiscelato in polvere con marmo bianco e le parti inferiore e posteriore rivestite in pietra naturale Iragna posata a strati orizzontali con spessori vaiabili da 3.4,5 e 6 cm e lunghezze differenti. La stessa pietra è stata utilizzata per i pavimenti dei marcipiedi esterni, della scala di ingresso e della terrazza al piano superiore.
Completano la finitura delle parti aperte le vetrate realizzate con serramenti scorrevoli in alluminio preverniciato in colore grigio e complete di oscuramenti elettrici a lamelle dello stesso materiale.

At the end of 2002 the clients contacted me and other architects to decide who will have designed their son's house.
They wanted to built this new house next to their one, in the garden faces the lake, and they wished an architecture inspired to the “razionalismo comasco”, the typical architecture of the thirties which had as main figure the architect Giuseppe Terragni.
So they chose the project which was better in terms from their expectations and selected mine. The project's main idea gave the name to the building: "casa del masso".
The house, set on a steep slope above the street, can be clearly noticed by the opposite lakeside.
The building stands by the side of the client's old house designed by engineer Luciano Trolli in 1955, and it takes advantage of a little tract of flat land as the previous house.
The house is linked to the street by a long flight of steps which winds along the slope and it's organised in two floors.
The composition is based on the intersection of two volumes: the first one, facing the lake, is an horizontal structure supported by pilotis where there are all the living and bedrooms wherehas the second one is vertical holding the staicase and the services rooms.
On the first floor the living room crosses the house and is directly connected with the slope behind. Here the presence of a erratic boulder, in italian language "masso" (here is where the name of the house comes), suggested to incorporate it in the dwelling as the characterising element of the space so that it seems that the house is anchored to the slope in this point.
The boulder can be seen trought a glass laying on the floor of the living room.
The planimetric organisation of the two floors reflects the volumes' one and divides the internal surfaces in two parts: the first in front, which faces directly the lake, including living room and bedrooms and the other on the back including stair and services.
A long and narrow corridor, equipped with closets, separates these two rectangles: they are perpendicolary intersected by the vertical juxtaposition of the system which connect the groundfloor porch of the entrance with the living room on the first floor.
You can enter the property from the ramp which comes up to the level of the parking area over the car boxes on the street.
From the parking you can reach the main entrance with a flight of steps or an elevator running on the side of the garden.
After reaching the main entrance a footpath covered by a overhanging volume introduces in a little hall where you can see the landscape and the monuments of the city.
From here a large staircase takes to a atrium with the large glass window which frames the erratic boulder.
To the external footpath is connected a little apartament with two floors and the staircase leading to the second floor.
The internal layout of the main dwelling put the kitchen, the living room and some other rooms towards the lake, while bathrooms, services and the laundry are put towards the slope.
From here the staircase goes up to the upper floor where there are the terrace and some storage rooms.
The materials used to build the house enhance the volumetric composition and the difference between the horizontal volume, suspended and completely covered by a plaster made also by a white marble dust, and the vertical covered with a natural stone called Iragna, laid down in horizontal layers with different length and thickness.
The same stone was used for the external pavements, the main entrance staircase and the terrace floor on the highest level.
The large windows are divided in sliding parts with electrical rolling shutter made by aluminium.
The building set towards the south-west part of the lake takes advantage of a really good solar exposure which allowes to have all the living rooms and the bedrooms facing south and services and bathrooms facing north.
The clients were really satisfied of the project and followed all the phases of the building that, because of the particular nature of the steep land, involved many problems.
The crane to build the house was placed on the slope with an helicopter able to transport heavy weights. However the house was carried out in seventeen months, from may 2003 to december 2004, as provided.