Riqualificazione dell'area dell'ospedale Vecchio di Montebelluna | Fabio Guidolin

Montebelluna / Italy / 2008

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IL PARCO URBANO
L’elemento generatore del progetto è il parco urbano, luogo in grado di identificare e accrescere questa area, che sappia dare una unità e identità, che sia parte integrante della città di Montebelluna.
L’alternarsi di spazi porticati e spazi verdi pubblici, relazionati con spazi privati destinati alla residenza, hanno lo scopo di realizzare un contesto territoriale integrato con la comunità, in cui sia possibile uno scambio sociale importante per questo tipo di strutture che andranno ad insediarsi.
Essenziale sarà l’individuazione di luoghi di relazione, flessibili e capaci di garantire molteplici possibilità d’uso, da quello assistenziale a quello ricreativo, dislocati in modo tale da poter essere utilizzati dai residenti a seconda delle diverse necessità.
Gli spazi non costruiti diventano fondamentali per la riuscita di questo scopo, una sequenza di luoghi e di percorsi che partendo da Villa Corretta si relazionano con i
nuovi corpi di fabbrica attraverso scorci visuali che racchiudono in se tutti gli elementi dell’architettura domestica che insistono nel nostro territorio: l’edificio storico, l’edilizia degli anni ’70 e l’edificio contemporaneo.

CASA DI RIPOSO UMBERTO I
Il progetto prevede la realizzazione di più corpi di fabbrica con volumetrie e altezze differenti.
In entrambi gli edifici, piano terra e primo sono destinati alla residenza e ai servizi di socializzazione,luoghi protetti ma aperti, singoli e collettivi, in quanto nel nucleo residenziale l’anziano trascorre la maggior parte del suo tempo ed attraverso la realizzazione di aree verdi (piano terra) e terrazzi (piano primo) saranno in grado di garantire una maggiore privacy e intimità.
L’edificio che andrà a sostituire quello esistente più ad est, sarà di due piani, adibito totalmente a residenza, con verde di pertinenza e porticato pubblico.
L’altro corpo di fabbrica, la cui realizzazione è prevista contestualmente alla realizzazione del primo stralcio U.L.SS. è composto di tre piani, di cui uno interrato, dove verranno collocati il luogo destinato a culto e l’auditorium,avranno illuminazione ed aerazione naturale mediante due pozzi di luce realizzati nei lati corti,
Piano terra e piano primo a destinazione residenziale, con verde privato sui due lati lunghi, ed il secondo piano adibito a sale incontri, uffici e palestra.
Nel sottotetto saranno alloggiati i vani tecnici necessari agli impianti.
Una struttura leggera, trasparente, che collegherà i nuovi edifici a quello esistente, fungerà da ingresso.

AZIENDA U.L.SS.8
L’approccio metodologico e funzionale del progetto ha considerato l’aspetto gestionale delle attività che andranno insediarsi.
Una tipologia architettonica a sviluppo verticale è stata scartata, in quanto presenta maggiori problemi di meccanizzazione dei trasporti e di flessibilità delle funzioni nel tempo.
L’indirizzo seguito è quello della tipologia “compatta” a sviluppo orizzontale, organizzata su corpi di fabbrica con presenza di chiostre interne, in grado di garantire una climatizzazione il più possibile naturale, migliorando il confort ambientale degli utenti.
I nuovi corpi di fabbrica sono due: l’edificio tangente al limite di edificabilità è composto di tre piani fuori terra e un piano interrato adibito a parcheggio privato.
Al piano terra saranno dislocati gli uffici direzionali e amministrativi del Distretto Socio-sanitario n.2 e gli uffici ed ambulatori del servizio Veterinario.
Al piano primo si insedieranno il Consultorio famigliare, l’Anagrafe sanitaria, ufficio educazione alla salute e l’U.O. Dipendenze.
Tutto il secondo piano è riservato al Dipartimento di Prevenzione.
Un terzo piano, volumetricamente da definire è destinato ai vani tecnici e impiantistici.
Il secondo corpo di fabbrica è composto di due piani fuori terra; al piano terra troveranno collocazione gli spazi di servizio per l’Handicap per l’età adulta, gli uffici e ambulatori del C.S.M e la struttura di avviamento al lavoro.
Degli spazi verdi e dei cortili privati, saranno di pertinenza alle strutture che andranno ad occupare questi spazi.
Al piano superiore il reparto di NeuroPsichiatria infantile, gli ambulatori per il Servizio Medicina di Comunità, ambulatori e uffici della Guardia Medica, aule e uffici per la Formazione, per le associazioni e per il CRAL.
Gli uffici riservati al S.I.A.D. troveranno collocazione in Villa Carretta.

SPAZI USO COMUNE
Il corpo di fabbrica che ospiterà le attività ricreative, commerciali e di servizio usufruibili sia degli utenti della “Cittadella dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali”, sia dagli esterni, trova la sua collocazione ideale al centro dell’area di progetto.
L’edificio è composto da un piano interrato che ospiterà la sala video, la sala giochi e delle attività manuali.
Sarà assicurata luce e aerazione naturale dal chiostro in comune con gli spazi adibiti a luogo di culto e auditorio.
È previsto un solo piano fuori terra,contraddistinto da un grande porticato aperto su tre lati.
VIABILITA’ INTERNA E PARCHEGGI
La viabilità nella parte dell’area dove insiste il parco è esclusa dal traffico veicolare, è però consentito il passaggio dei mezzi di emergenza ( ambulanza, vigili del fuoco) che con dei percorsi obbligati , entrando dai due ingressi ( Via S.Liberale e Via Ospedale) saranno in gradi di “coprire” tutti gli edifici.
L’ingresso antistante a Villa Carretta sarà esclusivamente pedonale.
L’accesso principale sarà da Via S.Liberale, dove una rotonda smisterà il traffico nei vari parcheggi: uno interrato riservato ai dipendenti U.L.SS., uno pubblico di superficie, e, percorrendo un sottopasso, permetterà di raggiungere gli spazi di sosta e parcheggio funzionali alla casa di riposo Umberto I, evitando di “tagliare” in due il parco.
Un parcheggio accessibile da Via Ospedale sarà a servizio del SIAD e della cappella.
PRINCIPI DI SOSTENIBILITA’ SOCIALE DELL’INTERVENTO
Il progetto vuole rispondere sia ai bisogni attuali degli utenti che sono insediati o andranno ad insediarsi, sia, in una prospettiva che già tiene presente delle esigenze di un prossimo futuro.
La casa di riposo non deve essere progettata come una sorta di “deposito” di persone, ma avere una vitalità, deve tenere conto di alcune indicazioni sia delle scienze biomediche che di quelle psicosociali, sulle quali la progettazione architettonica deve trovare delle soluzioni, concentrandosi non solo sul singolo edificio, ma su un contesto più ampio, territoriale.
Per mantenere una vitalità ed una identità flessibile e quindi psichicamente sana il tessuto delle relazioni sociali è fondamentale.
In particolare in due direzioni: la possibilità di mantenere e costruire rapporti interpersonali all’interno della casa di riposo e con l’ambiente esterno.
Per queste ragioni l’idea di parco urbano, uno spazio di incontro fisiologico tra i residenti e con gli esterni.
Gli anziani con scarsa mobilità, possono disporre di spazi protetti ma aperti, singoli e collettivi, in cui sostare nelle stagioni intermedie, dove l’anziano ospite abbia l’idea della casa come luogo protetto piuttosto che come luogo di cura o l’idea di ospedale.
Tutta l’area è progettata come luogo abituale di incontro, sia da residenti che da esterni, deve coinvolgere la presenza di giovani e di bambini, fattore molto importante per la vitalità emotiva della persona anziana.
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    IL PARCO URBANOL’elemento generatore del progetto è il parco urbano, luogo in grado di identificare e accrescere questa area, che sappia dare una unità e identità, che sia parte integrante della città di Montebelluna.L’alternarsi di spazi porticati e spazi verdi pubblici, relazionati con spazi privati destinati alla residenza, hanno lo scopo di realizzare un contesto territoriale integrato con la comunità, in cui sia possibile uno scambio sociale importante per questo tipo di strutture che...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Competition works
    • Type Hospitals, private clinics / Nursing homes, rehabilitation centres
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