Progetto di restauro e risanamento conservativo | Domenico Gasparotto

Intervento ad uso residenziale su parte di un complesso architettonico antico Molvena / Italy / 2002

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Progetto e direzione lavori per il restauro e il risanamento conservativo di un fabbricato a destinazione residenziale, con annessa chiesetta, in un complesso architettonico del 1700, tutelato come bene ambientale ai sensi della L.R. 58 (mq. 280 circa di sup. utile). RELAZIONE TECNICA Il fabbricato oggetto di Recupero si trova sulle colline di Molvena; il fronte principale è esposto verso est ed è parallelo alle curve di livello del terreno; l’area è soggetta a forte pendenza, alleviata da una serie di terrazzamenti artificiali, in parte sostenuti da muri a secco. E’ appunto su una balza creata da questi terrazzamenti che si trova il fabbricato in questione; esso rappresenta una porzione di un complesso soggetto a tutela ambientale, ai sensi dell’art. 10 della L.R. 24/85, e più in particolare si tratta dell’aggregazione di due edifici di vecchia costruzione. Il primo è costituito da un’ex cappella privata, in disuso da diversi decenni, ed adibita a deposito; il secondo è un annesso rustico, comunemente definito “barchessa”, anch’esso in stato d’abbandono. Dei due fabbricati: la cappella presenta caratteristiche architettoniche di pregio ed, infatti, è soggetta a salvaguardia; la “barchessa”, invece, è definita priva di valore, ma possiede comunque un rilievo ambientale. Entrambi gli edifici si trovavano in precarie condizioni dal punto di vista statico e riguardo allo stato di conservazione, ma, mentre per la cappella era ipotizzabile un restauro conservativo (con un minimo adeguamento funzionale), per l’annesso rustico si consentivano interventi più radicali, sia in considerazione del minore valore architettonico e sia per la modesta qualità delle strutture murarie e di copertura. L’intervento si è proposto, mediante un riuso a fini abitativi, di salvaguardare un bene storico e architettonico, per sottrarlo al degrado dovuto allo stato d’abbandono in cui versava; infatti, sia l’ex cappella e sia la barchessa erano in stato d’abbandono, in quanto avevano perso qualsiasi interesse funzionale. In breve tempo, senza interventi strutturali, tutta la copertura era destinata a rovinare, con danno irreparabile soprattutto per il soffitto a volta della chiesetta e per gli stucchi presenti all’interno della stessa. Il recupero con destinazioni d’uso a fini residenziali diventava, quindi, auspicabile, in quanto, solamente in questa maniera, si faceva economicamente possibile il restauro e la conservazione di questo patrimonio architettonico e ambientale. In particolare si ipotizzava un differente grado d’intervento riguardo ai due fabbricati costituenti il complesso oggetto di recupero. Riguardo all’ex cappella si prevedeva un intervento di carattere prevalentemente conservativo, al fine di salvaguardare la pregevole architettura neoclassica. Le uniche variazioni hanno consistito: nell'apertura di una porta verso l’esterno, in corrispondenza di una finestra esistente (considerando che l’ingresso principale è stato reso inagibile a causa dei lavori stradali effettuati dal Comune negli anni ’60), e nell’apertura di un’altra porta interna, per mettere in comunicazione i locali dell’ex cappella con il resto della futura abitazione. Questi lavori sono stati eseguiti nel massimo rispetto della spazialità e degli elementi architettonici caratterizzanti il manufatto. Per quanto riguarda, invece, l’altro manufatto (barchessa), considerato anche il minore valore attribuito, si è ipotizzato un intervento più radicale, del resto necessario per ricavare ambienti usufruibili a fini abitativi. In particolare, mantenendo inalterato il volume fuori terra e preservando alcune parti di muratura ancora in buono stato, si è previsto di aprire delle finestre verso il lato est e di scavare al suo interno per ricavare, sfruttando anche il dislivello del terreno, due piani abitativi usufruibili. Si evidenzia, comunque, che rimanendo inalterato il volume e la posizione, è restato immutato l’ingombro visivo originario. La compatibilità dell’intervento si sostanzia, da un punto di vista formale ed estetico, mediante l’inserimento di forature ritmate e coerenti con la tipologia del luogo. Altri lavori hanno previsto il ricavo di spazi accessori in posizione interrata (come del resto consentito dalle normative di P.R.G.), necessari per l’uso a fini residenziali del complesso. La necessaria realizzazione dello scivolo esterno rappresenta, indubbiamente, la ferita più evidente all’equilibrio dei luoghi. Si è pensato di ovviarne, in parte, l’impatto, mediante la realizzazione di muri di sostegno in pietra locale in analogia con i muretti di pietra a secco che caratterizzano il paesaggio collinare.
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    Progetto e direzione lavori per il restauro e il risanamento conservativo di un fabbricato a destinazione residenziale, con annessa chiesetta, in un complesso architettonico del 1700, tutelato come bene ambientale ai sensi della L.R. 58 (mq. 280 circa di sup. utile). RELAZIONE TECNICA Il fabbricato oggetto di Recupero si trova sulle colline di Molvena; il fronte principale è esposto verso est ed è parallelo alle curve di livello del terreno; l’area è soggetta a forte pendenza, alleviata da una...

    Project details
    • Year 2002
    • Work started in 2001
    • Work finished in 2002
    • Client Privato
    • Status Completed works
    • Type Country houses/cottages
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