"Riqualificazione della pineta di punta alice" | Rosanna Granatella

“Punta Alice 2004: Odissea in Pineta” comune di ciro marina / Italy / 2004

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Il motore che ha guidato lo sviluppo dell’ idea progettuale proposta è stata la scelta di “sfruttare” l’occasione fornita dalla volontà del Comune di riqualificare la pineta di Punta Alice, per dar vita a un progetto che, muovendo i primi passi dal mito e dalla ricostruzione storica per arrivare alla “rappresentazione” della moderna Cirò Marina, accompagni il visitatore in un viaggio ideale in cui, tra percorsi didattici e momenti ricreativi, sia tangibile quel genius loci difficile da ritrovare in un centro urbano di recente edificazione quale è Cirò Marina.
D’altro canto non è possibile rimanere indifferenti di fronte a quel favoloso intreccio tra mito e storia in cui si imbatte chiunque si avvicini alla conoscenza di questo luogo che è al centro dell’epopea occidentale di uno dei più discussi personaggi della mitologia greca, Filottete, al quale si deve la fondazione del tempio dedicato ad Apollo Aleo.
La storia dell’eroe e delle armi di Ercole che avrebbe consacrato nel tempio, hanno dato lo spunto per organizzare una serie di episodi in grado di offrire al fruitore sia un arricchimento culturale, che aree sportivo-ricreative.
Il percorso iniziale, previsto nel bosco Ardetto Sud, si sviluppa secondo uno schema di anelli concentrici lungo i quali si incontrano dei piccoli padiglioni (6 metri max di diametro) ed introduce il visitatore alla figura di Apollo e dei diversi epiteti attribuiti alla divinità. La maggiore accezione di Apollo, quella del dio della luce, ha guidato la disposizione all’interno di questa porzione di pineta di piccoli episodi che compaiono nei punti nodali di intersezione tra i suddetti cerchi (che rappresentano la diffusione della luce solare) e le direttrici principali del moto apparente del sole.
Il percorso si sviluppa ulteriormente con la rappresentazione della vicenda legata alla morte di Ercole e alla conseguente consegna delle sue armi a Filottete, tramite blocchi di pietra scolpiti e l’identificazione dei diversi luoghi in cui si svolge il dramma di Ercole, che si conclude con la morte e la successiva ascesa all’Olimpo dell’eroe, che si realizza all’interno della pineta con la previsione di uno “stadium” in un’area di vegetazione piuttosto rada, in cui i giovani possono mettersi alla prova con le specialità atletiche dell’epoca.
Dall’episodio del monte Oeta dove Ercole si dà fuoco, inizia l’epopea di Filottete, con la sua partenza per Troia, che si materializza nel punto ristoro – nave previsto al bordo della pineta.
La vicenda del morso di un “serpens” ha suggerito l’idea di un serpente pavimentato che trascini il fruitore dal bosco Ardetto Sud all’Ardetto Nord, legando materialmente e concettualmente le due aree boscate separate dai terreni di proprietà non comunale.
All’interno della zona nord il serpente si conclude dando origine a 3 percorsi e tre episodi differenti (l’anfiteatro, il gazebo dei musicanti e l’albero dei segreti), legati alle tre versioni che gli studiosi hanno ricostruito riguardo la punizione cui Filottete è stato destinato. Il viaggio immaginario prosegue poi con un percorso “geografico” realizzato con un riporto minimo di terreno (30-40 cm.) delimitato da un ampio cordolo in pietra locale ad emulare i ritrovamenti del tempio, nel quale viene “ricostruita” la mappa del Mediterraneo orientale con la localizzazione delle varie città sfondo dell’epopea di Filottete tramite il posizionamento di basi di colonne doriche, che assolvono anche alla funzione di seduta.
Il viaggio nel mito si conclude con un “labirinto” inteso come articolazione di percorsi obbligati che conducono il visitatore attraverso le tre versioni storicamente attribuite alla presenza dell’eroe in Calabria, di cui due ricche di contraddizioni, mentre la terza risulta l’unica in grado di giustificare la fondazione di Krimisa e del tempio da parte dell’eroe.
Il labirinto è previsto nell’area archeologica alle spalle degli scavi e, nella scelta dei materiali( muri in blocchi di pietra locale) e delle essenze arboree (vite americana, che non sviluppa radici profonde) si è tenuto conto della necessità di non intaccare il terreno in profondità, rispettando il vincolo archeologico che insiste sull’area.
La forma ad arco con la freccia che punta verso il tempio è esemplificativa della conclusione dell’itinerario mitologico, con la scoperta ideale del tesoro mai ritrovato: le armi di Ercole.
La frattura costituita dall’Enichem tra il bosco Ardetto Nord e il Martà è stata rielaborata suggerendo, a livello tematico, il passaggio dal mito a quella che è la realtà di Cirò oggi.
E’ nata così l’idea di ricorrere a macchine eoliche di taglia minima alternate ad alcune fittizie, per creare un percorso alla scoperta del significato più profondo di Cirò Marina, racchiuso dall’etimologia dell’antica Ypsicron, ossia luogo ventoso.
Inevitabile, infine, il richiamo al vino, che si materializza in un’are pic-nic ed un punto ristoro che desumono la propria forma da quegli elementi e quelle forme che da sempre l’immaginario collettivo associa alla vendemmia.
Si precisa inoltre che l’energia prodotta dalle macchine eoliche dovrebbe essere utilizzata per rifornire il parco, mentre il ricorso a lampioni fotovoltaici (ormaio di ampio utilizzo in molte zone d’Italia) lungo la strada comunale che costeggia il parco, contribuirembbero ulteriormente all’autosufficienza energetica del parco stesso.
Dal punto di vista della spesa, la riqualificazione della pineta di Punta Alice (grazie all’uso di materiali naturali, e quindi ecocompatibili e facilmente reperibili in loco) richiederebbe un investimento economicamente sostenibile, dell’ammontare di circa 2 milioni di euro.
I servizi che la pineta offrirebbe nell’idea progettuale proposta (noleggio bici e mezzi acquatici, la presenza di un punto bar-ristoro in ciascuna delle tre aree boscate, il piccolo anfiteatro, l’area manifestazioni-sagre, il tiro con l’arco, le aree parcheggio) costituirebbero fonte di entrata economica diretta per il Comune, mentre la forte connotazione didattica di intrattenimento intelligente sarebbe in grado di attirare anche un flusso turistico di qualità.
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    Project details
    • Year 2004
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens
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