Funivia Merano 2000 - stazioni a valle e a monte | Roland Baldi Architects
Premio d'Architettura Alto Adige 2013 Merano / Italy / 2010
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Obiettivo del concorso e in seguito del progetto era l'adeguamento della vecchia stazione a valle della funivia Ivigna “Naif” allo standard tecnico attuale. Dall'intervento di parziale demo-ricostruzione venuto fuori un edificio contemporaneo rappresentativo del moderno concetto di comfort e mobilità.
Estetica e qualità architettonica
La vecchia stazione a valle è stata completamente sostituita fino all'esistente pozzo dei contrappesi.
Il nuovo impianto è composto sostanzialmente da due corpi edilizi intersecati e tra loro nettamente differenziati per materiale, forma e funzione in modo da esibire espressamente la loro funzione.
Il primo di questi, un corpo a copertura piana a due livelli fuori terra realizzato in struttura massiccia, ospita tutti i principali ambienti e i servizi connessi all'esercizio della funivia e il collegamento interno coperto alla banchina. Questo lineare corpo geometrico, composto di due compatti volumi paralleli e sfalsati, non si annette fisicamente all'edificio esistente del Bistrò ”Viva” (ad eccezione dell'esistente pozzo dei contrappesi), mantenendosi costruttivamente e spazialmente autonomo, in modo da formare verso sud un generoso e invitante ambito d’ingresso iniziando con le casse poi seguito dal noleggio sci e i servizi pubblici per raggiungere l'ampia rampa d'accesso, che porta alle banchine del piano superiore. Per evidenziare il nuovo edificio dal vicino bistrò “Viva”, conferendogli il necessario carattere simbolico, e non in ultimo, per dotarlo anche di adeguato riparo dalle intemperie (ad es. per la frequente manutenzione) si è optato per racchiudere in un involucro tutto il nucleo tecnico della mobilità, contenente le macchine e le vasche per le cabine. Il generoso involucro risultante spicca cromaticamente con evidenza su gli altri corpi edilizi dando identità e riconoscibilità alla stazione della funivia. Intersecato con l'edificio lineare nel quale è inserito questo volume dalla forma dinamica è completamente chiuso fino al lato rivolto a monte, dove si apre completamente, quasi fosse uno schermo televisivo, rimandando alla stazione a monte. Il trattamento dell'involucro con l'evidente colore rosso rimanda alla dinamica del trasposto, al continuo passaggio delle cabine e simbolicamente, al salire da terra verso le alte vette di Merano 2000.
Mentre il corpo lineare a due piani con le facciate in calcestruzzo a vista piuttosto chiuse si mantiene sullo sfondo e tende a fondersi nel contesto delle pareti rocciose circostanti, l'involucro della funivia salta chiaramente in primo piano e manifesta funzione e contenuto dell'edificio. La copertura dell'involucro di spicco riprende la pendenza dell'adiacente bistrò e richiama la pendenza e la direzione delle funi, ricollegandosi formalmente all'esistente e insieme rimandando alla stazione a monte e sottolineando il passaggio delle cabine.
L'accesso principale all'edificio su lato sud della stazione è costituto da un ampio ambito esterno coperto e facilmente individuabile e direttamente servito da una fermata del trasporto pubblico locale. Nelle immediate vicinanze dell'edificio e della rampa alle banchine si trova il settore est del parcheggio, riservato ai pullman. Il riguardo verso le famiglie e verso l'ambiente e il sostegno ad un innovativo concetto del traffico sostenibile per i collegamenti tra il centro città e Merano 2000, fanno parte integrante del progetto.
Funzione
Gli ambiti funzionali sono distribuiti con chiarezza ed evidenza nei rispettivi corpi edilizi raggruppando spazialmente funzioni affini per facilitare un rapido orientamento, adeguandosi alle necessità tecniche e d'esercizio della stazione.
Arrivando dal parcheggio nell´angolo sud-ovest dell´edificio si trovano – a pochi metri di distanza dalla fermata degli autobus - le casse, dove si erogano i biglietti, il noleggio sci e i servizi pubblici. Oltre le casse, percorrendo una rampa coperta, si accede alla zona di attesa e alle banchine d’imbarco nel piano superiore ammezzato. La conformazione spaziale delle casse permette la fluida circolazione pedonale verso la rampa, evitando interferenze con la coda d'attesa.
Un'attenzione particolare è stata riservata alla suddivisione spaziale dei percorsi pedonali. La rampa di accesso, la distribuzione e i collegamenti della zona d'attesa e del livello d'imbarco e sbarco insieme alla scala per l´uscita, scongiurano l'incrocio dei flussi e garantiscono il perfetto esercizio funzionale.
La rampa è progettata in modo tale a facilitare anche l´accesso agli handicappati.
Il noleggio sci è direttamente raggiungibile dall'ambito coperto antistante alla zona casse e dal parcheggio. Il locale è collegato attraverso un’ampia scala con il deposito sci e un ulteriore magazzino, entrambi situati nel piano seminterrato sotto la sala d’attesa.
I servizi pubblici si trovano ben raggiungibile prima della rampa, conformati secondo le norme per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Al lato nord dell’edificio si trovano in un ulteriore piano seminterrato in relazione al livello strada, e accessibili attraverso una rampa, un magazzino e il vano tecnico.
Questa distribuzione permette un buon utilizzo dell’ambito al di sotto del piano ammezzato della zona imbarco/sbarco e dalla sala d’attesa, senza interferenze con lo svolgimento degli altri circuiti funzionali.
Il nucleo amministrativo, contenente vari uffici, una sala riunioni e un archivio, si trova al piano superiore ed è collegato internamente sia con le casse al piano terra sia con la sala d’attesa nel piano ammezzato. L’accesso agli uffici avviene direttamente dal locale casse attraverso una scala interna.
Economicità - materiali
Gli ambienti di lavoro (cassa, uffici, noleggio) sono isolati da un adeguato guscio termico. Data la posizione alquanto ombreggiata del sito nella stretta Val di Nova, si sono evitate grandi superfici vetrate, fatta eccezione per le casse che s’intendono segnalare per carattere invitante e trasparente. L'illuminazione di tutti gli ambienti è fornita da nastri finestrati dimensionati attenendosi alle prescrizioni di norma. Gli ulteriori spazi (rampe, zona attesa, superfici di transito) sono realizzati come ambienti semiaperti, facilmente riconoscibili dall'esterno per le aperture e i tagli in facciata. La proporzione di queste ultime è definita in modo da garantire il maggior rendimento dall'irraggiamento solare e insieme una buona illuminazione naturale. Ambienti di lavoro come le casse e l'amministrazione sono orientati verso sud-ovest i magazzini e i vani tecnici a nord con una facciata unitaria chiusa.
L'edificio è realizzato in calcestruzzo con isolamento intermedio integrato, che viene meno negli ambiti semiaperti. La superficie delle facciate si presenta in calcestruzzo a vista mentre l'involucro della tecnica è rivestito di lamiera stirata laccata in rosso, offrendo contemporaneamente protezione alle intemperie e adeguata illuminazione alle banchine. L'economicità costruttiva, la sostenibilità ambientale dei materiali utilizzati, la semplicità formale e funzionale sono fondamentali premesse del progetto. I corpi di fabbrica si mantengono compatti, riducendo sbalzi e articolazioni per ottimizzare il rapporto tra superficie esterna e volume, e grazie alla forma edilizia lineare, consentendo un isolamento continuo a costi relativamente contenuti, senza bisogno di applicazioni supplementari ed evitando ponti termici.
I materiali individuati sono di facile manutenzione, le coperture del corpo piano sono conformate a tetto verde.
STAZIONE A MONTE
Obiettivo del concorso e in seguito anche del progetto realizzato era l'adeguamento dell'attuale stazione a monte „Piffinger Köpfl“ della funivia Ivigna allo standard tecnico attuale, tramite la completa ricostruzione del manufatto.
Finalità del progetto, offrire il massimo comfort agli utenti in una contemporanea cornice architettonica d’impatto, cogliendo al meglio le potenzialità del sito e dell'inserimento nel paesaggio.
Com’era indicato dal bando del concorso, la vecchia stazione è stata completamente sostituita dal nuovo manufatto, slittato di circa 12 m verso sud, in direzione Piffing.
La nuova stazione della funivia si compone sostanzialmente in quattro corpi edilizi nettamente differenziati tra loro per materiale e forma: un basamento, l’involucro rosso del macchinario perpendicolare al pendio, due volumi vetrati per i binari a entrambi lati dell’involucro e il blocco in linea del bistrò e zona picnic, che annuncia la presenza della stazione in direzione Piffing.
Il livello interrato ospita una buona parte dei vani tecnici e delle sale macchine, nonché il ricovero per i mezzi speciali (gatti delle nevi) e i generatori di neve, con l'officina e il magazzino ricambi. Per ottenere una razionale distribuzione degli spazi e garantire la loro illuminazione naturale, i vani originariamente previsti per motori secondari e fune ausiliaria, sono stati trasferiti ai piani superiori e in copertura. Ogni modifica dell'impiantistica funicolare è stata vagliata con specialisti di settore.
Al piano terra si trovano le banchine con la zona d'attesa per i viaggiatori e cassa con la sala comandi. Di fronte alla zona d'attesa già nel volume del bistrò si trovano l'accesso alla zona ristorazione, i servizi e un magazzino. Sempre nel volume del bistrò accanto all’ingresso è situato un deposito sci e verso nord gli ambienti per il personale e il vano caldaia accessibile dall'esterno.
Al primo piano si trovano il bistrò, la zona picnic e uno spazio d'animazione per bambini, con i relativi vani accessori, rivolto verso la collinetta dei bimbi con una facciata interamente vetrata. Lungo la facciata si sviluppa la terrazza panoramica-solarium, innestata direttamente nel pendio che si gira attorno alla facciata nord dell´edificio in modo tale di affacciare la valle.
La facciata verso valle è prevalentemente chiusa, ma grazie a diversi intagli vetrati fra l´altro ad altezza d'occhio offre allo sguardo un’ininterrotta panoramica in direzione di Merano. Dove la visuale è coperta dal cubo rosso si trovano cucina e magazzino. La zona del bistrò è direttamente collegata dalla scala interna ai bagni del piano terra.
L'accesso di mezzi pesanti e cingolati al livello interrato è garantito da una rampa a salire collocata a ovest, e grazie al rimodellamento del versante nord, la rimessa e la cabina di trasformazione risultano accessibili anche dal lato superiore, lungo la strada.
Al piano interrato si trova l'accesso esterno ai vani tecnici riservato al personale, collegato dalla scala interna a tutti gli ambienti di servizio.
Al piano terra si è situato l´ingresso principale alla stazione, ai locali ristorazione e l´uscita della funivia.
La differenza di quota favorevole permette di scendere con gli sci ai piedi verso le piste. I locali di ristorazione si raggiungono direttamente anche attraverso la terrazza che dispone di due proprie scale all'aperto.
Il basamento si manifesta come muro di sostegno in calcestruzzo bocciardato. L´involucro rosso, realizzato in traliccio d'acciaio, è rivestito di lamiera stirata offrendo protezione alle intemperie.
I binari e la zona d´attesa sono eseguiti con una facciata vetrata che permette la vista panoramica verso la valle.
Il blocco trasversale presenta verso monte una facciata in vetro che si chiude progressivamente sui lati corti, quasi fosse un codice a barre, con pannelli sandwich solcati da tagli vetrati distribuiti in modo tale da far godere liberamente la vista verso valle.
La terrazza è realizzata in struttura lignea.
Il versante è stato modellato in modo tale da poter essere percorso con gli sci ai piedi e permettere una buona visuale dalla terrazza. Le sistemazioni esterne tendono a mantenere lo stato naturale, predisponendo superfici pavimentate solo in prossimità degli accessi alla funivia e dell'accesso dei mezzi, che è stato trattato, nel rispetto del paesaggio, con un impiantito adeguato alla sua funzione.
Economicità della costruzione, sostenibilità ambientale dei materiali utilizzati e delle sistemazioni esterne, semplicità delle soluzioni formali e funzionali sono le fondamentali premesse del progetto.
Gli ambienti di lavoro sono stati adeguatamente isolati da un guscio termico.
Ad eccezione del ristorante e degli ingressi sono state evitate grandi superfici vetrate, e s’introducono esclusivamente le necessarie aperture di norma.
Le banchine, grazie alla facciata vetrata, usufruiscono di una buona illuminazione naturale.
La proporzione delle aperture in facciata è definita in modo da garantire il maggior rendimento dall'irraggiamento solare e insieme una buona illuminazione naturale.
I corpi di fabbrica sono molto compatti e grazie alla forma edilizia lineare, consentono un isolamento continuo a costi relativamente contenuti, senza bisogno di applicazioni supplementari ed eliminando i ponti termici.
I materiali per gli esterni sono stati individuati in base alla loro resistenza a queste condizioni estreme e alla ridotta manutenzione. Negli interni sono stati usati come rivestimenti dei pavimenti resina epossidica (servizi), pavimento industriale (vani tecnici), legno (bistrò e locali per il personale) e asfalto colato colorato (deposito sci, banchine, sala d´attesa). Per le pareti sono stati impegnati cls faccia a vista (deposito sci, banchine, sala d´attesa), intonaco (bistrò e locali per il personale) e resina (servizi) La finitura della zona ristorazione è basata sui materiali tipici del luogo. Le coperture della rimessa e del ristorante sono conformate a tetto verde.
Estetica e qualità architettonica
La vecchia stazione a valle è stata completamente sostituita fino all'esistente pozzo dei contrappesi.
Il nuovo impianto è composto sostanzialmente da due corpi edilizi intersecati e tra loro nettamente differenziati per materiale, forma e funzione in modo da esibire espressamente la loro funzione.
Il primo di questi, un corpo a copertura piana a due livelli fuori terra realizzato in struttura massiccia, ospita tutti i principali ambienti e i servizi connessi all'esercizio della funivia e il collegamento interno coperto alla banchina. Questo lineare corpo geometrico, composto di due compatti volumi paralleli e sfalsati, non si annette fisicamente all'edificio esistente del Bistrò ”Viva” (ad eccezione dell'esistente pozzo dei contrappesi), mantenendosi costruttivamente e spazialmente autonomo, in modo da formare verso sud un generoso e invitante ambito d’ingresso iniziando con le casse poi seguito dal noleggio sci e i servizi pubblici per raggiungere l'ampia rampa d'accesso, che porta alle banchine del piano superiore. Per evidenziare il nuovo edificio dal vicino bistrò “Viva”, conferendogli il necessario carattere simbolico, e non in ultimo, per dotarlo anche di adeguato riparo dalle intemperie (ad es. per la frequente manutenzione) si è optato per racchiudere in un involucro tutto il nucleo tecnico della mobilità, contenente le macchine e le vasche per le cabine. Il generoso involucro risultante spicca cromaticamente con evidenza su gli altri corpi edilizi dando identità e riconoscibilità alla stazione della funivia. Intersecato con l'edificio lineare nel quale è inserito questo volume dalla forma dinamica è completamente chiuso fino al lato rivolto a monte, dove si apre completamente, quasi fosse uno schermo televisivo, rimandando alla stazione a monte. Il trattamento dell'involucro con l'evidente colore rosso rimanda alla dinamica del trasposto, al continuo passaggio delle cabine e simbolicamente, al salire da terra verso le alte vette di Merano 2000.
Mentre il corpo lineare a due piani con le facciate in calcestruzzo a vista piuttosto chiuse si mantiene sullo sfondo e tende a fondersi nel contesto delle pareti rocciose circostanti, l'involucro della funivia salta chiaramente in primo piano e manifesta funzione e contenuto dell'edificio. La copertura dell'involucro di spicco riprende la pendenza dell'adiacente bistrò e richiama la pendenza e la direzione delle funi, ricollegandosi formalmente all'esistente e insieme rimandando alla stazione a monte e sottolineando il passaggio delle cabine.
L'accesso principale all'edificio su lato sud della stazione è costituto da un ampio ambito esterno coperto e facilmente individuabile e direttamente servito da una fermata del trasporto pubblico locale. Nelle immediate vicinanze dell'edificio e della rampa alle banchine si trova il settore est del parcheggio, riservato ai pullman. Il riguardo verso le famiglie e verso l'ambiente e il sostegno ad un innovativo concetto del traffico sostenibile per i collegamenti tra il centro città e Merano 2000, fanno parte integrante del progetto.
Funzione
Gli ambiti funzionali sono distribuiti con chiarezza ed evidenza nei rispettivi corpi edilizi raggruppando spazialmente funzioni affini per facilitare un rapido orientamento, adeguandosi alle necessità tecniche e d'esercizio della stazione.
Arrivando dal parcheggio nell´angolo sud-ovest dell´edificio si trovano – a pochi metri di distanza dalla fermata degli autobus - le casse, dove si erogano i biglietti, il noleggio sci e i servizi pubblici. Oltre le casse, percorrendo una rampa coperta, si accede alla zona di attesa e alle banchine d’imbarco nel piano superiore ammezzato. La conformazione spaziale delle casse permette la fluida circolazione pedonale verso la rampa, evitando interferenze con la coda d'attesa.
Un'attenzione particolare è stata riservata alla suddivisione spaziale dei percorsi pedonali. La rampa di accesso, la distribuzione e i collegamenti della zona d'attesa e del livello d'imbarco e sbarco insieme alla scala per l´uscita, scongiurano l'incrocio dei flussi e garantiscono il perfetto esercizio funzionale.
La rampa è progettata in modo tale a facilitare anche l´accesso agli handicappati.
Il noleggio sci è direttamente raggiungibile dall'ambito coperto antistante alla zona casse e dal parcheggio. Il locale è collegato attraverso un’ampia scala con il deposito sci e un ulteriore magazzino, entrambi situati nel piano seminterrato sotto la sala d’attesa.
I servizi pubblici si trovano ben raggiungibile prima della rampa, conformati secondo le norme per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Al lato nord dell’edificio si trovano in un ulteriore piano seminterrato in relazione al livello strada, e accessibili attraverso una rampa, un magazzino e il vano tecnico.
Questa distribuzione permette un buon utilizzo dell’ambito al di sotto del piano ammezzato della zona imbarco/sbarco e dalla sala d’attesa, senza interferenze con lo svolgimento degli altri circuiti funzionali.
Il nucleo amministrativo, contenente vari uffici, una sala riunioni e un archivio, si trova al piano superiore ed è collegato internamente sia con le casse al piano terra sia con la sala d’attesa nel piano ammezzato. L’accesso agli uffici avviene direttamente dal locale casse attraverso una scala interna.
Economicità - materiali
Gli ambienti di lavoro (cassa, uffici, noleggio) sono isolati da un adeguato guscio termico. Data la posizione alquanto ombreggiata del sito nella stretta Val di Nova, si sono evitate grandi superfici vetrate, fatta eccezione per le casse che s’intendono segnalare per carattere invitante e trasparente. L'illuminazione di tutti gli ambienti è fornita da nastri finestrati dimensionati attenendosi alle prescrizioni di norma. Gli ulteriori spazi (rampe, zona attesa, superfici di transito) sono realizzati come ambienti semiaperti, facilmente riconoscibili dall'esterno per le aperture e i tagli in facciata. La proporzione di queste ultime è definita in modo da garantire il maggior rendimento dall'irraggiamento solare e insieme una buona illuminazione naturale. Ambienti di lavoro come le casse e l'amministrazione sono orientati verso sud-ovest i magazzini e i vani tecnici a nord con una facciata unitaria chiusa.
L'edificio è realizzato in calcestruzzo con isolamento intermedio integrato, che viene meno negli ambiti semiaperti. La superficie delle facciate si presenta in calcestruzzo a vista mentre l'involucro della tecnica è rivestito di lamiera stirata laccata in rosso, offrendo contemporaneamente protezione alle intemperie e adeguata illuminazione alle banchine. L'economicità costruttiva, la sostenibilità ambientale dei materiali utilizzati, la semplicità formale e funzionale sono fondamentali premesse del progetto. I corpi di fabbrica si mantengono compatti, riducendo sbalzi e articolazioni per ottimizzare il rapporto tra superficie esterna e volume, e grazie alla forma edilizia lineare, consentendo un isolamento continuo a costi relativamente contenuti, senza bisogno di applicazioni supplementari ed evitando ponti termici.
I materiali individuati sono di facile manutenzione, le coperture del corpo piano sono conformate a tetto verde.
STAZIONE A MONTE
Obiettivo del concorso e in seguito anche del progetto realizzato era l'adeguamento dell'attuale stazione a monte „Piffinger Köpfl“ della funivia Ivigna allo standard tecnico attuale, tramite la completa ricostruzione del manufatto.
Finalità del progetto, offrire il massimo comfort agli utenti in una contemporanea cornice architettonica d’impatto, cogliendo al meglio le potenzialità del sito e dell'inserimento nel paesaggio.
Com’era indicato dal bando del concorso, la vecchia stazione è stata completamente sostituita dal nuovo manufatto, slittato di circa 12 m verso sud, in direzione Piffing.
La nuova stazione della funivia si compone sostanzialmente in quattro corpi edilizi nettamente differenziati tra loro per materiale e forma: un basamento, l’involucro rosso del macchinario perpendicolare al pendio, due volumi vetrati per i binari a entrambi lati dell’involucro e il blocco in linea del bistrò e zona picnic, che annuncia la presenza della stazione in direzione Piffing.
Il livello interrato ospita una buona parte dei vani tecnici e delle sale macchine, nonché il ricovero per i mezzi speciali (gatti delle nevi) e i generatori di neve, con l'officina e il magazzino ricambi. Per ottenere una razionale distribuzione degli spazi e garantire la loro illuminazione naturale, i vani originariamente previsti per motori secondari e fune ausiliaria, sono stati trasferiti ai piani superiori e in copertura. Ogni modifica dell'impiantistica funicolare è stata vagliata con specialisti di settore.
Al piano terra si trovano le banchine con la zona d'attesa per i viaggiatori e cassa con la sala comandi. Di fronte alla zona d'attesa già nel volume del bistrò si trovano l'accesso alla zona ristorazione, i servizi e un magazzino. Sempre nel volume del bistrò accanto all’ingresso è situato un deposito sci e verso nord gli ambienti per il personale e il vano caldaia accessibile dall'esterno.
Al primo piano si trovano il bistrò, la zona picnic e uno spazio d'animazione per bambini, con i relativi vani accessori, rivolto verso la collinetta dei bimbi con una facciata interamente vetrata. Lungo la facciata si sviluppa la terrazza panoramica-solarium, innestata direttamente nel pendio che si gira attorno alla facciata nord dell´edificio in modo tale di affacciare la valle.
La facciata verso valle è prevalentemente chiusa, ma grazie a diversi intagli vetrati fra l´altro ad altezza d'occhio offre allo sguardo un’ininterrotta panoramica in direzione di Merano. Dove la visuale è coperta dal cubo rosso si trovano cucina e magazzino. La zona del bistrò è direttamente collegata dalla scala interna ai bagni del piano terra.
L'accesso di mezzi pesanti e cingolati al livello interrato è garantito da una rampa a salire collocata a ovest, e grazie al rimodellamento del versante nord, la rimessa e la cabina di trasformazione risultano accessibili anche dal lato superiore, lungo la strada.
Al piano interrato si trova l'accesso esterno ai vani tecnici riservato al personale, collegato dalla scala interna a tutti gli ambienti di servizio.
Al piano terra si è situato l´ingresso principale alla stazione, ai locali ristorazione e l´uscita della funivia.
La differenza di quota favorevole permette di scendere con gli sci ai piedi verso le piste. I locali di ristorazione si raggiungono direttamente anche attraverso la terrazza che dispone di due proprie scale all'aperto.
Il basamento si manifesta come muro di sostegno in calcestruzzo bocciardato. L´involucro rosso, realizzato in traliccio d'acciaio, è rivestito di lamiera stirata offrendo protezione alle intemperie.
I binari e la zona d´attesa sono eseguiti con una facciata vetrata che permette la vista panoramica verso la valle.
Il blocco trasversale presenta verso monte una facciata in vetro che si chiude progressivamente sui lati corti, quasi fosse un codice a barre, con pannelli sandwich solcati da tagli vetrati distribuiti in modo tale da far godere liberamente la vista verso valle.
La terrazza è realizzata in struttura lignea.
Il versante è stato modellato in modo tale da poter essere percorso con gli sci ai piedi e permettere una buona visuale dalla terrazza. Le sistemazioni esterne tendono a mantenere lo stato naturale, predisponendo superfici pavimentate solo in prossimità degli accessi alla funivia e dell'accesso dei mezzi, che è stato trattato, nel rispetto del paesaggio, con un impiantito adeguato alla sua funzione.
Economicità della costruzione, sostenibilità ambientale dei materiali utilizzati e delle sistemazioni esterne, semplicità delle soluzioni formali e funzionali sono le fondamentali premesse del progetto.
Gli ambienti di lavoro sono stati adeguatamente isolati da un guscio termico.
Ad eccezione del ristorante e degli ingressi sono state evitate grandi superfici vetrate, e s’introducono esclusivamente le necessarie aperture di norma.
Le banchine, grazie alla facciata vetrata, usufruiscono di una buona illuminazione naturale.
La proporzione delle aperture in facciata è definita in modo da garantire il maggior rendimento dall'irraggiamento solare e insieme una buona illuminazione naturale.
I corpi di fabbrica sono molto compatti e grazie alla forma edilizia lineare, consentono un isolamento continuo a costi relativamente contenuti, senza bisogno di applicazioni supplementari ed eliminando i ponti termici.
I materiali per gli esterni sono stati individuati in base alla loro resistenza a queste condizioni estreme e alla ridotta manutenzione. Negli interni sono stati usati come rivestimenti dei pavimenti resina epossidica (servizi), pavimento industriale (vani tecnici), legno (bistrò e locali per il personale) e asfalto colato colorato (deposito sci, banchine, sala d´attesa). Per le pareti sono stati impegnati cls faccia a vista (deposito sci, banchine, sala d´attesa), intonaco (bistrò e locali per il personale) e resina (servizi) La finitura della zona ristorazione è basata sui materiali tipici del luogo. Le coperture della rimessa e del ristorante sono conformate a tetto verde.
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Obiettivo del concorso e in seguito del progetto era l'adeguamento della vecchia stazione a valle della funivia Ivigna “Naif” allo standard tecnico attuale. Dall'intervento di parziale demo-ricostruzione venuto fuori un edificio contemporaneo rappresentativo del moderno concetto di comfort e mobilità. Estetica e qualità architettonica La vecchia stazione a valle è stata completamente sostituita fino all'esistente pozzo dei contrappesi. Il nuovo impianto è composto sostanzialmente da due...
- Year 2010
- Work finished in 2010
- Status Completed works
- Type Sports Facilities / Leisure Centres / Cable car stations
- Websitehttp://www.archbaldi.it
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