CHIESA DI SAN SISTO | Archivio Architetto Glauco Gresleri

Perugia / Italy / 1998

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Progetto risultato vincitore di un concorso bandito dalla CEI. A norma del bando il progetto comprendeva anche la presentazione di opere d’arte, per le quali tre artisti hanno elaborato bozzetti integrati nel progetto architettonico e quindi premiati pure essi. Il Consiglio parrocchiale guidato dal parroco non ha ritenuto di confermare il progetto che è stato rielaborato nel corso di una lunga operazione di mediazione, con la rinuncia forzata degli esponenti artistici. Nell’edizione rivista e andata in esecuzione si distingue. Lo spazio liturgico: L’altare genera l’articolazione degli spazi e dei comportamenti. La sua positura verso valle è evidenziata in modo emblematico dall’ampia curvatura dell’andamento murario che, ricordando come genesi il fondale ad abside, amplia il senso dell’abbraccio a tutto lo spazio liturgico, generando così una situazione di energia espressiva che invade tutto l’ambito dell’interno. Domina su tutta la composizione l’idea dell’Altare-Cristo a mensa quadrangolare che non si costituisce a barriera tra officiante ed assemblea e che permette l’officiatura comunitaria sui tre lati. L’onda luminosa che cade a pioggia dal grande tiburio e che è proiettata verso l’altare della lama pensile che scende dall’alto come strumento appunto di luce, rende al luogo eminente dell’altare senso di maestà gioiosa. Il Fonte battesimale – Photisterion, come luogo della luce, a fianco della grande vetrata e sotto un lucernaio zenitale collocato sull’asse monte-valle dell’altare, si posiziona tangente al percorso d’ingresso, preceduto da un’area di raccolta e preparazione, dando così respiro e dimensione dignitosa alla celebrazione del battesimo nella sua forma più significativa dell’immersione in vasca. La grande pittura muraria di Grelo a fronte del percorso di accesso al fonte ricorda con l’immagine l’evento del battesimo di Cristo ad opera di Giovanni nel Giordano, non è andata in esecuzione per il rifiuto del Consiglio parrocchiale. I due poli eminenziali – altare e fonte – si trovano così disposti sull’asse portante dello spazio liturgico comunicando senso d’ordine liturgico primario a tutto lo spazio. Il Luogo della parola, che si colloca nell’area stessa ed a livello dell’assemblea si relaziona con questa in modo diretto, rafforzato il rapporto dalla positura diagonale che accentua il senso di interagire con lo spazio generale in modo attivo e dinamico. La conservazione del Santissimo è collocata in una positura riconoscibile a dare risposta a chi entrando in chiesa ne cerchi con lo sguardo la presenza. L’evidenziazione e la definizione spaziale di un piccolo ambito rialzato, in cui sono collocate le panche per il momento dell’adorazione, risolvono così, pur nell’ambito del disegno unitario dello spazio, sia il senso della zona riservata, sia la situazione di visibilità dell’elemento Ciborio, e del momento gestuale della reposizione.
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    Progetto risultato vincitore di un concorso bandito dalla CEI. A norma del bando il progetto comprendeva anche la presentazione di opere d’arte, per le quali tre artisti hanno elaborato bozzetti integrati nel progetto architettonico e quindi premiati pure essi. Il Consiglio parrocchiale guidato dal parroco non ha ritenuto di confermare il progetto che è stato rielaborato nel corso di una lunga operazione di mediazione, con la rinuncia forzata degli esponenti artistici. Nell’edizione rivista e...

    Project details
    • Year 1998
    • Work started in 1999
    • Status Current works
    • Type Churches
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