cittadella dell'edilizia a Como | Roberto Zampoleri

Como / Italy / 2010

0
0 Love 1,307 Visits Published
un recinto urbano permeabile che si propone di riconfigurare l’area di progetto come isolato e come luogo pubblico. Un margine attrezzato geometricamente definito, compatto ma nello stesso tempo permeabile, percorribile per mezzo di un tracciato pubblico continuo (rampa rossa) dal quale poter accedere alle varie funzioni (sia private che pubbliche) osservando contemporaneamente le attività ospitate nell’edificio. Non un edificio su un lotto ma un lotto che diventa edificio, un progetto che propone un continuo rapporto dialogico tra spazio costruito e spazio aperto, tra luogo pubblico e luogo privato, tra interno ed esterno. Con questa impostazione concettuale il progetto restituisce uno spazio pubblico su tutti i lati del lotto, uno spazio pubblico continuo e di spessore variabile in base alle condizioni urbane che lo definiscono, uno spazio pubblico stratificato sino al livello della copertura del basamento e del blocco uffici. Lo spazio pubblico perimetra e percorre la massa costruita parzialmente scavata nel terreno con il fine di contenere i costi e limitare l’impatto visivo del complesso architettonico, lo spazio pubblico caratterizza ogni centralità restituendo un sistema distributivo organizzato e gerarchico. Si progetta così un basamento autonomo nella sua articolazione funzionale ma allo stesso tempo dipendente dal luogo che ne determina allineamenti, disposizioni, orientamenti, densità. Un basamento sopra il quale si dispongono, stratificandosi, suggestioni e funzioni, spazi sempre accessibili autonomamente, spazi sempre collegati tra loro da una sottile linea rossa (percorso pubblico) enumerato nei suoi nodi con il fine di renderlo iconicamente tangibile. Un rilievo artificiale dall’orografia ricostruita ovvero una darsena nella quale due volumi, collocati nei punti di maggior tensione fisica e percettiva, si strutturano in funzione delle loro coordinate nello spazio e della loro natura nel luogo (blocco uffici e blocco informativo). Due volumi stereometrici, modularmente composti, ma disarticolati da due variazioni formali: una sottrazione di massa (accessi est ed ovest ed il belvedere all’ultimo piano) e la sostituzione di alcuni pannelli metallici micro-traforati del rivestimento con lastre di vetro verde. Non semplici espedienti formali ma tecniche compositive finalizzate a restituire una massa realmente permeabile in grado di reagire alle condizioni esogene del sito ed endogene del concept distributivo. Vuoti che caratterizzano i punti notevoli dell’edificio tutti percorsi dal nastro continuo del camminamento pubblico che dal livello del suolo conduce, senza promiscuità funzionali ed ambiguità spaziali, all’ultimo livello caratterizzato dal belvedere pubblico. Una piazza in quota composta da due spazi: uno confinato ed uno aperto, preludio alla sala pubblica che, accessibile anche dai collegamenti interni, diventa luogo di condivisione tra le istituzioni che occupano l’edificio e dimostrativo nell’essere disponibile per diversi eventi compartecipativi (uno spazio d’osservazione che l’a.n.c.e. offre alla città come luogo di confronto e verifica). Un belvedere, un ponte di un battello, che diviene icona dell’intero luogo, un riferimento, un faro simbolico nella rada dispersa dello sprowl peri-urbano. L’edificio simbolo (unico vero risalto formale collocato, lungo la soglia di via Belvedere, in prossimità della cerniera strutturale del sistema urbano) si innesta nel basamento con la sua ritmata struttura metallica condividendo con lo stesso il nodo funzionale e distributivo del piano terra dal quale si ha accesso sia alla zona uffici che alla zona didattica interamente collocata nel basamento. Quattro piani (il blocco uffici) serviti sia dalla rampa pubblica che dai collegamenti diretti interni sui quali si dispongono le sedi operative dei vari enti (e.s.p.e., cassa edile, c.p.t.) Due piani (il basamento didattico della scuola edile), mediati dalla quota zero, che organizzati attorno ad una corte scavata nella massa del basamento con compiti distributivi e bioclimatici, prospettano (con tutte le aule) sul cortile interno, epicentro dell’intero sistema costruito sul quale convergono tutte le tensioni formali e nel quale si esercitano le principali attività didattiche all’aperto. Il cortile ipogeo, chiuso su tutti i lati, è accessibile da una rampa diagonale servita da una strada di servizio nord-sud posta lungo il confine ovest e da accesso alla zona depositi/stazione di betonaggio (margine sud) ed all’area coperta delle attività pratiche in parte soppalcata per contenere, nel volume a livello strada, alcune funzioni didattiche (come esplicitamente richiesto nel bando). Completano il complesso alcune funzioni aggiunte e, volendo, indipendenti, in grado di conferire maggiore dinamismo quali: una palestra con relativi spogliatoi, un locale di ristorazione/ricreazione con spazio aperto di pertinenza, uno spazio informativo/comunicativo, una sala pubblica: luoghi propri dell’attività formativa in grado di aprirsi alla collettività offrendosi come spazi di integrazione. Esattamente come previsto dalla filosofia di progetto che individuava l’obiettivo principale nella necessità di proporre alla città un edificio fortemente simbolico, in grado di divenire modello paradigmatico sia per l’organizzazione morfo-tipologica dello spazio disperso dell’ultima periferia che per l’organizzazione dello spazio sociale parimenti disperso.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    un recinto urbano permeabile che si propone di riconfigurare l’area di progetto come isolato e come luogo pubblico. Un margine attrezzato geometricamente definito, compatto ma nello stesso tempo permeabile, percorribile per mezzo di un tracciato pubblico continuo (rampa rossa) dal quale poter accedere alle varie funzioni (sia private che pubbliche) osservando contemporaneamente le attività ospitate nell’edificio. Non un edificio su un lotto ma un lotto che diventa edificio, un progetto che...

    Project details
    • Year 2010
    • Client A.N.C.E. Como
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
    Archilovers On Instagram