PROGETTAZIONE STRUTTURALE ESECUTIVA PER IL CONSOLIDAMENTO | Sergio Palma

L’esame del quadro fessurativo osservato, confortato da una simulazione numerica, attraverso la quale si è valutato anche la risposta della struttura nei confronti di un probabile evento tellurico, ha messo in evidenza le seguenti carenze:
a. inadeguatezza del sistema fondale esistente in rapporto alla natura del sottosuolo ed alla variazione di entità e distribuzione delle azioni agenti, prodotta dalla sopraelevazione eseguita nel 1986;
b. vulnerabilità della scatola muraria nei confronti di un presumibile evento telluri-co;
c. incapacità delle travi di elevazione di sopportare le azioni cui sono chiamate a resistere.
Da qui la necessità della progettazione degli interventi di consolidamento statico di seguito indicati:
1. sottofondazione estesa a tutta la struttura fondale esistente con micropali tubfix, attraversanti interamente la muratura di fondazione esistente ed approfonditi fino a 650 cm rispetto al piano di campagna, al fine di garantire la sicurezza della sovrastruttura rinforzata rispetto al collasso statico del terreno di assise ed escludere la possibilità d’insorgenza di cedimenti del terreno, corrispondenti alle sollecitazione prevedibilmente agibili, incompatibili con l’integrità e la funzionalità della sovrastruttura rinforzata;
2. iniezioni armate con funzioni di cucitura in corrispondenza dei collegamenti tra ele-menti murari che s’intersecano a cantonale, a martello o a croce, al fine di con-sentire il collegamento delle pareti resistenti, ovvero di realizzare i vincoli bilaterali tra elementi contigui, in modo da garantire il comportamento scatolare dell’edificio e, quindi, lo sfruttamento ottimale delle risorse strutturali disponibili;
3. intonaci armati estesi a tutte le murature costituenti la scatola muraria al fine di aumentare la resistenza complessiva delle singole murature ed irrigidire ulteriormente la sovrastruttura in modo tale da ridurre la possibilità di insorgenza di cedimenti differenziali;
4. cordoli in c.a. ove non presenti tale da realizzare un idoneo collegamento tra le pareti resistenti ed i solai sovrastanti al fine di consentire una opportuna ripartizione delle forze sismiche tra i vari maschi murari resistenti;
5. rinforzo strutturale a flessione e taglio di travi in c.a..