NUOVA SEDE UNITARIA DELL’IPSSCTGA 'G. FALCONE'

Gallarate / Italy / 2010

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ASPETTI PECULIARI DEL PROGETTO
Il complesso si caratterizza per la presenza di tre elementi di innovazione che fanno dell’edificio un case history nella progettazione della nuova edilizia scolastica.
L’Istituto costituisce infatti il primo esempio di edificio rispondente al meta progetto della “Scuola intelligente” del Cisem - Centro per l’innovazione e la sperimentazione educativa, Istituto di ricerca della Provincia di Milano e dell’Unione Province d’Italia (www.n2d.it/isb), i cui requisiti sono:
• Flessibilità;
• Multifunzionalità;
• Rapporto con il territorio;
• Lo spazio come terzo educatore;
• Didattica innovativa e aperta a tutti;
• Sostenibilità (Ambiente, risparmio energetico, bioarchitettura, confort);
• Nuove tecnologie e CIB (Computer Integrated Building);
• Riduzione dei costi di gestione;
• Sicurezza;
• Rete di Disaster Management

Altra peculiarità del progetto è l’introduzione in un complesso scolastico italiano delle strutture portanti in acciaio, soluzione innovativa ed ambiziosa soprattutto per le difficoltà nel conciliarla con le prescrizioni di prevenzione incendi e di progettazione sismica.
L’Amministrazione ha eletto l’istituto a “Disaster management location”, ovvero un luogo sicuro in caso di calamità naturali, confermando la versatilità del progetto.
Sotto l’aspetto delle tecnologie dell’architettura impiegate l’edificio è stato interamente progettato con elementi di bioarchitettura, gli impianti tecnologici rispondono ai criteri di “Energy saving”, in previsione dell’attuazione del protocollo post Kyoto.
Gli aspetti tipologici e compositivi denunciano il carattere incisivo del complesso unitario e “intelligente”, dotato di ampia autonomia energetica e forte riconoscibilità dell’architettura.
L’intervento si inserisce nel nucleo di un più vasto progetto di riorganizzazione dell’Istituto, in precedenza frammentato in 5 sedi dislocate in luoghi diversi.
Il piano di sviluppo dell’Istituto ha previsto di rendere logisticamente unitaria l’offerta scolastica attraverso la riorganizzazione complessiva degli spazi.
IL PROGETTO DI RECUPERO URBANISTICO E LA NUOVA IDENTITA’
La nuova sede dell’Istituto Professionale di Stato per i servizi commerciali, turistici, grafici ed alberghieri sorge nell’area industriale dismessa “Cantoni” di Gallarate. Il progetto restaura parte del fabbricato esistente e realizza un nuovo edificio che dialoga con la preesistenza.
Il recupero di questo complesso industriale nasce dalla volontà dell’Amministrazione di tenere viva la “memoria” storica della Città e di fare dell’architettura del passato un luogo attivo di educazione e formazione.
L’istituto costituisce oggi un elemento di rafforzamento per l’identità della città essendo fortemente riconoscibile nel contesto.

IL PROGETTO DEL NUOVO COMPLESSO SCOLASTICO
Il nuovo complesso si sviluppa su oltre 13.000 mq di superficie in due edifici distinti e collegati tra di loro, ospita su tre piani ed accoglie 54 aule e 8 laboratori, una palestra di 750 mq con annessi spogliatoi e infermeria, una cucina/ristorante didattico per complessivi 1.000 mq, in più gli spazi per servizi e connettivo; il tutto per oltre 13.000 mq complessivi di superficie utile.
Due interventi hanno caratterizzato il lavoro progettuale: il primo ha riguardato il recupero del vecchio edificio industriale in cui sono ospitate le funzioni didattiche; il secondo la nuova costruzione in cui sono stati insediati spazi per la didattica e altre funzioni di supporto alla scuola. Particolare attenzione è stata posta nell’analisi del contesto, l’edificio preesistente è stato considerato un elemento significativo che è stato valorizzato e integrato al nuovo.
Le due parti si configurano volumetricamente come elementi con peso ed importanza equivalente. L’edificio nel suo complesso è riconoscibile da chi passa in lontananza e possiede un carattere complessivamente unitario e identitario.
La progettazione ex-novo è stata pensata per essere in armonia con l’architettura industriale locale: il volume delle aule ai piani superiori si configura come una grande struttura metallica appoggiata ai corpi basamentali che ospitano le attività di supporto: la palestra e il ristorante.
Il punto di ingresso baricentrico e il luogo da cui si accede a tutte le attività della scuola è l’atrio, che costituisce sia funzionalmente che formalmente l’elemento di connessione dell’intero complesso.

IL RECUPERO DELLA PREESISTENZA STORICA E LA NUOVA COSTRUZIONE
Particolare importanza ha assunto il recupero dell’edificio industriale esistente che si sviluppa su tre piani di altezza la cui facciata è stata restaurata, senza alcuna modifica; all’interno invece è stata ricavata una grande hall con copertura vetrata, luogo di socializzazione e di smistamento dell’utenza; demoliti gli altri tre edifici del vecchio cotonificio, a causa dell’avanzato stato di degrado.
Il progetto parte dalla necessità di considerare l’edificio esistente come presenza da valorizzare e ricomprendere nel nuovo progetto. Le due parti si configurano, volumetricamente, come parti con peso e importanza equivalente.
La parte di nuova costruzione si compone sostanzialmente di tre volumi: due volumi basamentali che contengono il primo la palestra a doppia altezza in parte entro terra e il secondo il ristorante-bar didattico con cucine e servizi; al di sopra, posto in senso trasversale, il terzo volume è ospita gli uffici e ulteriori spazi didattici.
La parte nuova è progettata in modo che il rapporto con l’esistente sia sempre percepibile e mai banale: i due volumi basamentali dichiarano la loro funzione di sostegno e si confrontano formalmente e matericamente con gli elementi caratterizzanti l’architettura industriale locale; la loro giacitura ricostituisce l’allineamento stradale; gli spazi vetrati fra i volumi consentono l’introspezione degli spazi retrostanti conferendo continuità visiva e, attraverso l’atrio, anche continuità fisica all’intera area. Il volume sovrapposto arretra dal filo della strada per rispettare ed esaltare l’edificio esistente riprendendone la larghezza e l’altezza.
Questa scelta compositiva e volumetrica della sovrapposizione delle funzioni, impegnativa dal punto di vista strutturale, oltre a rendere più compatto il complesso scolastico - con un risparmio notevole di superficie coperta - permette di avere maggiori spazi a disposizione degli studenti per le attività all’aperto. La scelta della tipologia strutturale che confina gli elementi strutturali verticali solo sul volume esterno garantisce la massima flessibilità degli spazi interni.


LA STORIA DELL’AREA “EX CANTONI”
Sul finire del 1700 Benedetto Cantoni, commerciante di tessuti di Vercelli, si trasferisce a Gallarate, dove risiede la moglie Maria Lanti, appartenente ad una famiglia benestante. Il figlio Costanzo (1800-1876), sposata Giulia Magnaghi, nel 1820 pone la prima pietra del futuro Cotonificio Cantoni, aprendo un opificio nell’area corrispondente al lotto oggetto di recupero, ma nella porzione a ridosso della via Magenta. Infatti, sulla facciata prospiciente tale via, campeggiano in quegli anni le famose sette grosse “C” che, secondo la tradizione popolare stanno a significare: “Cav. Costanzo Cantoni con i cotoni capitali creò”. Nel 1829 Costanzo Cantoni impianta una fabbrica a Legnano e negli anni successivi l’azienda si ingrandisce ulteriormente. Il figlio Eugenio (1824-1888), compiuti gli studi in Svizzera, Germania e Inghilterra si associa nel 1850 al padre Costanzo nella guida degli stabilimenti di Gallarate, Legnano, Castellanza che, attraverso un’impegnativa politica di investimenti, garantiscono la copertura del ciclo completo del cotone (candeggio, filatura, tessitura e tintura). Dopo aver istituito il Banco Cantoni, Eugenio fonda la ditta Introini di Gallarate, la filatura di Bellano, la ritorcitura di Besozzo, la filatura Fritsch di Castello sopra Lecco, la Reiser e Cattoretti di Gallarate (ricami), la Bonicalzi di Gallarate (pettini e licci per macchine tessili), le officine Cantoni-Krumm (telai meccanici), il Cotonificio Veneziano, solo per citare alcune aziende. Eugenio Cantoni è anche tra i promotori della costruzione di diverse ferrovie nell’alta Italia, fra cui la Milano-Gallarate e la Novara-Seregno, ed è fondatore di diversi istituti bancari.Alla sua morte, le enormi sostanze passano al figlio Costanzo junior (1861-1937), il quale ricopre per parecchi anni la carica di presidente dell’”Associazione cotoniera” senza però riuscire a perpetuare le fortune paterne. Il complesso edilizio oggetto del progetto di recupero già attorno al 1845 risulta di proprietà della Società Anonima Introini & C. (fondata, come abbiamo visto, dallo stesso Eugenio Cantoni) ed è denominato “Cotonificio Maino”.
Il complesso, ristrutturato nel 1908, risulta ancora attivo nel 1971. Possiamo quindi ipotizzare che la funzione di cotonificio sia cessata negli anni ’80, in concomitanza della crisi del settore.
La nuova sede dell’Istituto Professionale di Stato per i servizi commerciali, turistici, grafici ed alberghieri sorge nell’area industriale dismessa “Cantoni” di Gallarate. Il progetto restaura parte del fabbricato esistente e realizza un nuovo edificio che dialoga con la preesistenza.
Il recupero di questo complesso industriale nasce dalla volontà dell’Amministrazione di tenere viva la “memoria” storica della Città e di fare dell’architettura del passato un luogo attivo di educazione e formazione.

CREDITI

Coordinamento Generale: Studio Amati S.r.l. - Roma

Progettazione Architettonica: Studio Amati S.r.l. – Roma
Arch. Alfredo Amati
Arch. Federica Finanzieri
Arch. Mauro Ala
Arch. Valentina Lutrario
Arch. Giorgio Ponti – Desio (MI)
Arch. Carlo Guenzi – Milano
Arch. Ettore Zambelli – Milano

Progettazione Strutture: Consorzio Leonardo
Ingegneri Riuniti S.p.a – Modena
Ing. Claudio Tavoni
Ing. Luca Reggiani

Progettazione Impianti: Progettisti Associati TECNARC S.r.l. – Milano
Ing. Cesare Taddia
Ing. Roberto Taddia

Coordinamento Sicurezza in fase di progettazione e Coordinamento Tecnico-amministrativo
Studio Amati S.r.l. – Roma
Arch. Francesco Abbati

Direzione Lavori:Studio Amati S.r.l. – Roma
Arch. Alfredo Amati
Arch. Francesco Abbati
Geom. Gianluca Abbati

Coordinamento Sicurezza in fase di esecuzione: ERRE.VI.A. S.r.l. – Trezzano sul Naviglio (MI)
Ing. Massimo Mangini

Collaboratori: Arch. Alessandro Balasso
Arch. Monica Lucchini
Arch. Andrea Besana
Arch. Fulvia Nidasio
Ing. Marco Bonomi
Arch. Tullia Ricciardi
Arch. Roberto Serlenga
Arch. Massimo Galli
Geom. Gianluca Abbati
Arch. Massimo Giovanetti
Geom. Andrea Vitali
Arch. Giacomo Gajano Saffi
Ing. Aldo De Renzis
Arch. Mauro Gastreghini
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    ASPETTI PECULIARI DEL PROGETTO Il complesso si caratterizza per la presenza di tre elementi di innovazione che fanno dell’edificio un case history nella progettazione della nuova edilizia scolastica. L’Istituto costituisce infatti il primo esempio di edificio rispondente al meta progetto della “Scuola intelligente” del Cisem - Centro per l’innovazione e la sperimentazione educativa, Istituto di ricerca della Provincia di Milano e dell’Unione Province d’Italia (www.n2d.it/isb), i cui...

    Project details
    • Year 2010
    • Client Comune di Gallarate, Provincia di Varese
    • Status Completed works
    • Type Schools/Institutes
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