Trastevere liberty | STUDIO TAMAT
Rome / Italy / 2024
In the heart of Rome’s Trastevere district, STUDIOTAMAT www.studiotamat.com has breathed new life into a hidden Liberty-style gem tucked away in the courtyard of a late 19th-century building along Viale di Trastevere. Once the caretaker’s house for the old train station—or a neighborhood doctor’s office, depending on who you ask—this forgotten villino has been reimagined as a refined urban hideaway for two.
Spread across three compact layered floors occupying 80 square meters and culminating in a lush, green terrace, the project began by carefully preserving the
home’s most distinctive elements. Restoring the front veranda with its delicate cathedral glass in soft greens, pinks, and yellows called for a mix of craft and technical precision. The original rhythm and hues were respected, while the frame was rebuilt in steel and solar-control glass. By removing the old French door that once divided it from the house, the veranda now flows into the interior, extending the living space and bathing it in natural light that subtly shifts in tone throughout the day.
Inside, the intervention focuses on reconfiguring the layout, previously fragmented by a tight spiral staircase, and on the perception of the spaces. The redesign is radical in gesture but sensitive in execution: by moving the kitchenette beside the veranda, space is opened up for a striking alternating-tread staircase in chestnut wood. Its first step, clad in Verde Alpi marble, becomes the sculptural base of a custom bookshelf built into the understair. Nearby, a mirrored chestnut storage unit conceals the laundry and enhances the sense of openness.
The living room gains new depth, framed by a soaring double-height window that looks out onto surrounding gardens, in quiet harmony with Munari’s iconic Falkland pendant lamps. The custom kitchen, liberated from overhead cabinetry, is defined by a linear base topped in Verde Alpi marble and shaded drawers that fade from black to terracotta, echoing the beautifully preserved original terracotta floors. A deep blue volume organizes the ground floor’s services: fridge and pantry on one side, a discreet powder room on the other.
This bold block of color continues upward, passing through the mezzanine and defining the main bathroom on the top floor, where Nouveau furnishings by Ex.t meet the textured surfaces of Patricia Urquiola’s Mater tiles for Mutina and fixtures by Formafantasma for Quadro Design. To bring in light and create a sense of airiness, the mezzanine has been partially opened, introducing a double-height void. Glass floor panels offer glimpses between levels, while mirrored panels below bounce reflections upward, visually expanding the space and enhancing the blue volume. The remaining floors are finished in Foret parquet by Oscar Ono Paris, designed by Raphael Navot—preassembled oak slats with visible end grain, a nod to the pebble streets of 19th-century Paris and ancient Rome. A custom bed with drawer base and integrated headboard echoes the kitchen’s color gradient, creating visual continuity between the levels.
A second spiral staircase in raw iron with cherry wood treads connects the sleeping area to the upper level, serving as a sculptural focal point for the studio space. A glass partition, echoing the veranda’s rhythm with alternating clear and ribbed panels, elegantly screens the bathroom: the door doubles as a backdrop for the shower, while a Verde Alpi marble sink slices through the glass, becoming a shared counter surface. Outside, the terrace features compacted stone paving in two shades of green, blending into the surrounding vegetation and reflecting the palette.
Discreetly nestled in one of Rome’s most characterful neighborhoods, this intervention captures the quiet charm of Trastevere. Just like the district itself, where modest façades often hide unexpected treasures, this project reveals the latent beauty of a neglected house. Merging memory with material, and history with contemporary sensibility, STUDIOTAMAT has created a deeply rooted, yet strikingly modern urban refuge.
[IT]
A Roma, STUDIOTAMAT firma il progetto di un prezioso villino liberty annidato nella corte interna di un palazzo di fine Ottocento, lungo Viale di Trastevere. Una gemma nascosta trasformata dallo studio nel rifugio urbano di una coppia, la cui funzione originaria resta incerta: forse casa del custode della vecchia stazione, poi studio medico, secondo la memoria del quartiere.
Il progetto, che si sviluppa su tre livelli per un totale di 80 mq che culminano in una terrazza aggettante sul verde, parte dalla valorizzazione degli elementi unici preesistenti. Il recupero della veranda d'ingresso con i suoi vetri cattedrale piombati verdi, rosa e gialli, ha richiesto un approccio complesso, filologico e funzionale: la partitura originale è stata rispettata nel disegno e nelle nuance cromatiche ricercate, mentre la struttura è stata sostituita con un telaio in acciaio e vetro a controllo solare. Con la rimozione della porta-finestra che la divideva dall'interno, la veranda diventa una vera e propria estensione della casa, accogliendo la zona pranzo e inondando lo spazio di luce naturale, che cambia colore con lo scorrere delle ore.
L’intervento si è concentrato sulla riorganizzazione funzionale dello spazio interno, limitato e frammentato dalla vecchia scala a chiocciola, cui si è affiancato un lavoro sulla percezione di ogni singolo ambiente e della sua atmosfera. Una riscrittura radicale ma sensibile: spostando l'angolo cottura a ridosso della nuova veranda, si libera lo spazio per una scala ad andamento alternato in legno di castagno, il cui primo gradino, rivestito in marmo Verde Alpi, funge da basamento scultoreo per una libreria integrata nel sottoscala. Un volume contenitore adiacente alla scala, anch'esso in castagno ma con ante specchiate, cela la lavanderia e amplia la visuale.
Il living acquista ampio respiro, grazie alla generosa vetrata a doppia altezza che incornicia i giardini circostanti, in dialogo con le iconiche sospensioni Falkland di Munari degli interni. La cucina su misura rinuncia ai pensili, affidando la sua identità a una base lineare con top in marmo Verde Alpi e ante dalla finitura sfumata, dal nero al terracotta, in linea con il pavimento originale in cotto sapientemente conservato. Un volume blu profondo definisce i servizi al piano terra, ospitando da un lato le colonne frigo e la dispensa, dall’altro un antibagno funzionale.
Il volume cromatico attraversa visivamente il soppalco e prosegue al livello superiore, dove definisce il bagno padronale con arredi Nouveau di Ex.t. La matericità delle piastrelle Mater di Patricia Urquiola per Mutina riveste la doccia, mentre la rubinetteria è firmata Formafantasma per Quadro Design.
Strategicamente svuotato in corrispondenza della finestra per creare una doppia altezza e donare luce e apertura, il soppalco integra un suggestivo gioco di trasparenze e riflessi. Porzioni del pavimento in vetro strutturale aprono scorci sul piano inferiore, mentre l'intradosso della struttura con pannelli specchiati innesca un gioco prospettico che slancia illusoriamente verso l’alto il volume blu dei servizi. La pavimentazione restante è composta da un parquet della linea Foret di Oscar Ono Paris, disegnato da Raphael Navot: listelli preassemblati di rovere con venature di testa, una citazione colta delle pavimentazioni esterne in ciottoli della Parigi ottocentesca e della Roma antica. Il letto custom-made, con base a cassetti e testiera integrata, riprende la finitura sfumata della cucina, creando un legame visivo tra i piani.
Una seconda scala a chiocciola collega la zona notte con il livello superiore. La sua struttura in ferro lasciata grezza e i gradini in legno di ciliegio, la rendono un elemento scultoreo attorno al quale gravita la zona studio. Una parete vetrata, che riprende il disegno della veranda con un'alternanza di vetri trasparenti e cannettati, scherma con eleganza i servizi: la porta d'accesso funziona anche da quinta per la doccia, mentre il lavabo in marmo Verde Alpi attraversa il vetro, diventando piano d'appoggio. All'esterno, la pavimentazione in pietra compattata della terrazza gioca su due tonalità di verde, mimetizzandosi con la vegetazione e richiamando il marmo interno.
Incastonato nella Trastevere più autentica, l'intervento di STUDIOTAMAT ne interpreta lo spirito. Come il quartiere cela spesso, dietro facciate discrete, piccole gemme, così il progetto valorizza il potenziale nascosto di un villino in disuso. Qui, la memoria del luogo si integra con un lessico contemporaneo fatto di spazi, luci e materiali ricercati. Nasce così un rifugio prezioso e attuale, che dialoga con la storia verace di Roma.
Architects: STUDIOTAMAT (Tommaso Amato, Matteo Soddu e Valentina Paiola)
Project Team: Tommaso Amato, Matteo Soddu e Valentina Paiola, Silvia D’Alessandro
Photography: Ellerstudio (https://www.instagram.com/ellerstudio/?hl=it)
In the heart of Rome’s Trastevere district, STUDIOTAMAT www.studiotamat.com has breathed new life into a hidden Liberty-style gem tucked away in the courtyard of a late 19th-century building along Viale di Trastevere. Once the caretaker’s house for the old train station—or a neighborhood doctor’s office, depending on who you ask—this forgotten villino has been reimagined as a refined urban hideaway for two. Spread across three compact layered floors occupying 80...
- Year 2024
- Work finished in 2024
- Status Completed works
- Type Apartments / Interior design
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