Louis Vuitton Milano Montenapoleone | Peter Marino

Milan / Italy / 2025

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In Via Montenapoleone, Louis Vuitton rende omaggio alla città di Milano, alla tradizione milanese e all’architettura lombarda. Nel corso degli anni di presenza in città, la Maison ha saputo fondere l’eleganza del savoir-faire francese con la qualità dell’artigianato italiano, oltre al gusto e allo stile locali. Ne scaturisce un’energia che continua a ispirare il mondo del lusso. Ogni dettaglio dei nuovi spazi rinnovati in Via Montenapoleone esprime i legami tra Louis Vuitton e l’Italia.


Il tributo a Milano inizia già dalle vetrine: al centro spicca una miniatura del Duomo, riprodotta con cura nei suoi tratti architettonici, dalle guglie alle decorazioni gotiche. L’illuminazione ne valorizza la silhouette, richiamando uno dei simboli più rappresentativi della città.


Una dimora milanese


Il tardo neoclassico Palazzo Taverna sorge all’ingresso di Via Montenapoleone, con la sua iconica facciata caratterizzata da colonne ioniche e timpani. Fu costruito nel 1835 su progetto di Ferdinando Albertolli; oggi è una dimora che richiama la nobiltà, simbolo dell’intero quartiere, internazionalmente noto come Il Quadrilatero della Moda.


L’ingresso principale rimane quello storico: una porta ad arco incorniciata dal decoro strutturale. I colori sono quelli caldi e sobri della tradizione milanese. Entrando, lo spazio trova un’inedita altezza che prima non c’era. Il cuore del nuovo store è la corte di una tipica casa di ringhiera, con cascate di verde che scendono dai ballatoi. Il soffitto è un lucernario in vetro: entrando, i raggi del sole possono inclinarsi secondo le ore, movimentando una scenografia di linee, disegni e foglie di gelsomini. Il progetto architettonico è firmato da Peter Marino. La metratura complessiva è quasi raddoppiata. L’eleganza di questo luogo si comprende nei dettagli e nei materiali scelti. Tutta la falegnameria è locale. Le pietre sono state lavorate nei laboratori lombardi: si possono contare fino a 15 varietà minerali - tra queste, il tipico Giallo di Siena usato per tradizione in Lombardia.


La scala che conduce al primo piano s’ispira alla Villa Necchi Campiglio di Piero Portaluppi. I tre segmenti di scale si inseriscono in un vano rivestito di pergamena laccata – un’insolita tecnica artigianale (che Portaluppi aveva scelto in una tonalità scura). Per Via Montenapoleone, Louis Vuitton è tornata a questa antica lavorazione con un tocco contemporaneo, offrendo maggiore luce e includendo un motivo a scacchiera, in riferimento all’iconico motivo Damier della Maison. Ogni dettaglio di questa scala rimanda all’architettura milanese, dalla struttura sospesa del gradino al semiarco che accoglie la chiave di volta – entrambi richiami alla maestosa scalinata di Palazzo Bagatti Valsecchi.


Al primo piano si trovano le calzature: il soffitto qui è ispirato agli androni milanesi, con un disegno lineare in stucco e gesso. La stanza dedicata al prêt-à-porter femminile richiama Casa Corbellini-Wasserman, un’altra creazione di Portaluppi. Il salone privato, riservato agli appuntamenti, è rivestito di pannelli metallici, in tonalità che vanno dal bianco all’oro, realizzati dall’artista americana Elisabett Gudmann.


Ogni ambiente e ogni spazio, dall’atrio centrale al vano scala, ospita un’ampia collezione di arte contemporanea. Tra gli artisti in mostra: Mimmo Paladino, Carla Accardi, Peter Halley e Alfonso Clerici.


La stessa cura si ritrova nella scelta degli arredi, con pezzi di stile italiano che sono emblemi del design moderno. Gli elementi provengono da una ricerca accurata presso gallerie e rinomati mercanti di Milano. Tutti i pezzi acquisiti sono stati restaurati, per tutelarne il valore e la natura di manufatti storici. Una scrivania di Luciano Frigerio spicca in modo particolare, così come altre creazioni di Gio Ponti, Ico Parisi, Osvaldo Borsani e Angelo Mangiarotti.


Louis Vuitton Home Collections


Le Home Collections Louis Vuitton saranno esposte in Via Montenapoleone. Milano è il primo negozio Louis Vuitton a disporre di un intero piano – il secondo – completamente dedicato al design. Il pubblico avrà la possibilità di scoprire i cinque pilastri delle Collezioni Casa di Louis Vuitton. Tra queste cinque linee figura anche un nuovo lancio, presentato per la prima volta durante la design week milanese, la Signature Collection.


La collezione Objets Nomades avrà uno spazio di vendita permanente. Saranno presenti tessili e cuscini della linea Decoration. Un’ampia area è dedicata agli Exceptional Games: il biliardino, il tavolo da gioco, il backgammon e una scacchiera, tra gli altri. Vi è inoltre una stanza dedicata ai pezzi della linea Art de la Table: una fedele riproduzione della sala da pranzo della storica dimora di Asnières (1892), appartenuta alla famiglia del fondatore della Maison, Louis Vuitton, così da avvicinare i visitatori alla storia personale della famiglia Vuitton.


Le stanze della Collezione Uomo


Tornando al centro del cortile, sotto i ballatoi e le cascate di foglie, una scala conduce al piano interrato, dove si trovano le collezioni uomo. Durante i lavori di ristrutturazione di questo spazio, nel corso del cantiere, sono emerse le fondamenta ottocentesche di Palazzo Taverna. Vi si sono scoperti elementi inattesi, come volte a crociera e a botte. Si è deciso di valorizzare l’architettura d’epoca, restaurando i mattoni in argilla, proteggendoli e lasciandoli a vista.


 


Il Caffè


DA VITTORIO CAFÉ LOUIS VUITTON


Da Vittorio Café Louis Vuitton si trova dove un tempo sorgeva il cortile centrale di Palazzo Taverna. Una balaustra e un colonnato segnano l’ingresso da Via Montenapoleone – ma vi si può accedere anche dall’atrio principale del negozio. È un cortile insolito per il centro di Milano: potrebbe appartenere a una villa nella Brianza circostante, piuttosto che a un edificio cittadino. Un soffitto in vetro lo copre, creando un jardin d’hiver – liberamente ispirato a una vecchia fotografia di Cecil Beaton. Il pavimento è un’opera d’arte, realizzata con pietre in gradazioni di colore dal bianco al nero, per riprodurre un disegno di Martin Kline.


Il restauro delle pareti ha consentito di recuperare gli archi originali, che sono stati valorizzati aggiungendo elementi prospettici così da aumentarne la profondità. Tutti i mobili sono stati prodotti in laboratori della Lombardia, mentre i tessuti sono dipinti a mano. Fra i tavoli, predominano l’atmosfera naturale e le piante. Foglie grafiche e vaporose: un mix di asparagi ornamentali (Asparagus sprengeri) e felci (Cyathea cooperi), i cui rami leggeri oscillano al minimo passaggio d’aria. I lauri, coltivati a cespuglio in vasi posti ai lati dell’ingresso sotto il portico, proteggeranno la privacy degli ospiti; sopra, sul portico di Palazzo Taverna, le palme Alexander (Archontophoenix alexandrae, note anche come palme reali) saranno una novità per Via Montenapoleone. Tutti i vasi sono di un design esclusivo, realizzati in terracotta verde. Tutto il verde – arbusti, fiori e piante a foglia – qui come in tutto il negozio, è curato dal paesaggista milanese Marco Bay.


Un avamposto della gastronomia italiana di alta gamma


La proposta gastronomica è curata da Chicco e Bobo Cerea del ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin. Gli chef di Da Vittorio fanno oggi parte della LV Culinary Community: hanno condiviso esperienze e tradizioni con gli chef francesi Arnaud Donckele and Maxime Frederic, collaboratori di lunga data della Maison. Il dialogo costante tra gli chef, il confronto tra il savoir-fiare francese e l’energia milanese, è ancora espressione della contaminazione culturale che Louis Vuitton riconosce come proprio valore.


Il menu del caffè è incentrato su un concetto di “luxury snacking”: piatti semplici e generosi, per sentirsi come a casa, con un tocco di leggerezza. Proseguono le contaminazioni tra il locale e l’internazionale: il menu propone piatti inediti sempre con ingredienti stagionali.


Il toast diventa una firma, cogliendo l’identità italiana: tre tipi di pomodori – confit, essiccati e freschi – la mozzarella e il pesto, per un pane abbrustolito chiuso come una conchiglia. La gaufrette di granchio reale, il carpaccio con scaglie di grano.


La varietà di uova vale la citazione: se ne contano quattro tipi – scrambled di gallina, poached di quaglia, uova di salmone e caviale, serviti con spuma di patate, panna acida e una composta di mela saltata in padella. Fanno parte dei punti forti anche i dessert ormai iconici di Louis Vuitton: un trittico di vaniglia (vaniglia blu, del Madagascar e del Messico); un entremets alla nocciola (disponibile anche al cioccolato fondente), o una charlotte di frutta di stagione aromatizzata alla fava tonka e vaniglia. Una selezione di tisane fresche, servite sfuse, è disponibile in qualunque momento della giornata.


Il ristorante


DaV da VITTORIO


LOUIS VUITTON


Via Bagutta 1 è un indirizzo storico, caro a tutti i milanesi. In uno spazio che ha sempre ospitato cucine e ristoranti, è nato un avamposto della cultura culinaria e gastronomica italiana: il ristorante DaV by Da Vittorio Louis Vuitton prende forma – come suggerisce il nome – dalla collaborazione tra la Maison francese e la famiglia Cerea.


L’ingresso su Via Bagutta è un vano progettato dal Portaluppi. L’identità architettonica del ristorante è contemporanea, vivace e sicura di sé. Accoglie clienti di ogni età e i suoi colori forti, gioiosi, rappresentano una risposta all’immagine formale e urbana della strada. Sulla parete principale campeggia un’opera di Katherine Bernhardt: la Pantera Rosa che regge una pizza e indossa un paio di Nike. È un tocco ironico in un contesto dove la raffinatezza emerge in ogni particolare: dalle sedie firmate Carlo de Carli ai pannelli in legno di iroko che riproducono la grana della pelle iconica di Louis Vuitton. A un esame più attento, la venatura del legno si rivela un insieme di lunghi trafori da cui filtrano i raggi di luce di pannelli luminosi retrostanti. Il parquet a disegno stellato è stato realizzato con legno recuperato da antiche abitazioni lombarde. Piatti, bicchieri e posate appartengono all’Art de la Table di Louis Vuitton, parte della nuova linea Constellation in arancione e rosa.


 


Louis Vuitton


Via Montenapoleone, 2


20121 Milano


Da lunedì a venerdì, dalle 10:00 alle 20:00


Domenica, dalle 11:00 alle 19:00


 


DA VITTORIO CAFÉ LOUIS VUITTON


Via Montenapoleone, 2


20121 Milano


Tutti i giorni dalle 8:30 alle 20:00


 


DaV da VITTORIO
LOUIS VUITTON


Via Bagutta, 1


20121 Milano


Tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00


e dalle 19:00 alle 22:00

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    Project details
    • Year 2025
    • Work finished in 2025
    • Status Completed works
    • Type Showrooms/Shops / Bars, Cafes, tea houses / Restaurants / Interior design / Building Recovery and Renewal
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