Pastorale
Milan / Italy / 2025
[EN]
“It is no coincidence that when Nico Vascellari first stepped into the Sala delle Cariatidi at Palazzo Reale, Pastorale was the title that came to mind, ” write Roberto Lacarbonara and Sergio Risaliti in the opening of their essay for the exhibition catalog, published by Skira, which will accompany the exhibition.
“The title stands in stark contrast to the history of this hall, whose walls still bear the scars of the 1943 bombing that left the Cariatidi damaged. The idea of an Arcadian idyll, a pastoral retreat, seems to be worlds apart from the devastation of war. But perhaps that is exactly the role such visions have always played: offering the human spirit a refuge, a kind of sanctuary from the violence of life and history, far removed from political intrigues and social turmoil.”
In the center of the room, a large environmental sculpture, with a circular mechanical body in steel, lies on a layer of soil that covers the floor. At regular intervals, through a pressure system, the sculpture emits a thunderous explosion and then releases plant seeds: weeds, which are usually eradicated. Sticking in the soil, day after day, the seeds give rise to a living and self-sufficient ecosystem, a hardy and tenacious "weed" destined to grow, flourish and transform over time.
Pastorale is rooted in the Sala delle Cariatidi’s past, one shaped by destruction but also by resilience. It was here, in 1953, that Picasso’s Guernica was displayed, reinforcing the hall’s role as a place of reckoning with history.
The exhibition extends to the present, a time marked by new wars, ruins, and divisions, where even our once-reassuring connection with nature seems fractured. But Pastorale also explores possible and unexpected evolutions of this relationship. “As a child, I once swallowed a cherry pit,” Vascellari recalls. “I looked at my parents in terror, fearing that the pit would sprout inside me, that the trunk of a tree would grow through my stomach, pushing its way up my throat and out of my mouth. Now, that vision seems idyllic, and rather than frightening, it feels like an ideal to strive for.”
For Vascellari, nature, especially the mountains and forests of Vittorio Veneto where he grew up, has always been a source of inspiration. If human violence collides with the greater forces of the natural world, it is within nature that we can find renewal and resistance. But this is not about escaping history; rather, it is about engaging with it, recognizing its weight while embracing the urgency of moral, political, and artistic action.
Building on his recent large-scale projects, including Melma at Forte Belvedere and Alessio, a performance at Palazzo Vecchio’s Salone dei Cinquecento in 2023, Pastorale continues Vascellari’s exploration of the tension between natural and historical forces, personal experience and collective memory, all shaped by the interplay of opposites.
In the lead-up to the exhibition, anticipation for Pastorale will be heightened by the appearance of boops, a series of fantastical creatures created by Vascellari to observe the Sala delle Cariatidi from an alien perspective. The boops are part of the exhibition’s visual identity, designed by Giga Design Studio, and will feature in a communication campaign in partnership with Urban Vision. They will also appear in a special series of editions produced by Codalunga for the Pastorale bookshop, developed in collaboration with NM3.They have already been the protagonists of a teaser communication campaign, conceived thanks to the support of Urban Vision Group, developed in 3D and presented via a circuit of maxi-LED screens in the center of Milan that offered the boops a first chance to look out over the city.
All materials used for the installation will be reused or repurposed at the end of the exhibition. The land will be recovered and reused by the technical partners, while the irrigation system will return to the supplier company for a new use. The furnishings of the bookshop will be destined for the new Codalunga headquarters in Vittorio Veneto. Finally, all the plants will be donated, so that the living ecosystem of Pastorale can continue beyond the exhibition space.
[IT]
Milano Art Week rappresenta un momento fondamentale per la nostra città, un’occasione unica per intrecciare la memoria storica con le voci più innovative dell’arte contemporanea, creando un dialogo che attraversa il tempo e lo spazio. In questo contesto, Pastorale di Nico Vascellari si distingue come un esempio emblematico di questa sinergia. – ha dichiarato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del
Comune di Milano–Con una visione intensa e profondamente evocativa, l’artista reinterpreta la storia della Sala delle Cariatidi, un luogo intriso di memoria, trasformandolo in uno spazio di riflessione sul rapporto tra natura, ricordo e rinascita. L’opera diventa così un ponte tra epoche diverse, che invita il pubblico a interrogarsi sul significato della rigenerazione attraverso l’arte.
Non è un caso e non è strano che, entrato per la prima volta nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, Nico Vascellari abbia pensato a questo titolo, Pastorale. – scrivono Roberto Lacarbonara e Sergio Risaliti nell’incipit del loro testo per il catalogo, edito da Skira, che accompagnerà la mostra – Un titolo che contrasta con le tracce di quanto accaduto a questa sala nel lontano 1943, quando le Cariatidi vennero bombardate. Il tema arcadico, l’idillio, è forse la cosa più lontana dai disastri della guerra. Ma forse la funzione di tale genere di invenzioni letterarie stava proprio in questo: offrire allo spirito umano un rifugio, un’isola felice, per sopravvivere alla violenza della vita e della storia, lontano da intrighi politici e conflitti sociali.
Al centro della sala, una grande scultura ambientale, con un corpo meccanico circolare in acciaio, è adagiata su uno strato di terreno che ricopre il pavimento. A intervalli regolari, tramite un impianto a pressione, la scultura emette uno scoppio fragoroso per poi rilasciare una pioggia di semi di piante: erbacce infestanti, che abitualmente vengono estirpate. Attecchendo nel suolo, giorno dopo giorno i semi danno origine a un ecosistema vivo e autosufficiente, una “malerba” resistente e tenace destinata a crescere, fiorire e trasformarsi nel tempo.
Pastorale parte dalla storia della Sala delle Cariatidi, segnata dalla guerra ma anche dalla volontà di rinascita, come quando, nel 1953, si decise di esporre proprio qui Guernica di Pablo Picasso.
Pastorale arriva al presente, a una attualità segnata da nuove guerre, rovine e divisioni, e in cui il rapporto rassicurante con la natura sembra essersi rotto.
Pastorale racconta anche di evoluzioni possibili e inaspettate di questo rapporto: Ricordo da bambino inghiottii il nocciolo di una ciliegia. Cercai lo sguardo dei miei genitori terrorizzato perché temevo che quelnocciolo sarebbe germogliato nel mio stomaco e il fusto di quella pianta si sarebbe fatto strada verso la mia
bocca per poi uscirne. Ora questa visione mi sembra un idillio e piuttosto che spaventarmi mi sembra un ideale al quale ambire.
– afferma Vascellari.
L’immersione nella natura, rappresentata dalle montagne e dai boschi dove è cresciuto, a Vittorio Veneto, è sempre stata per Vascellari una fonte di ispirazione: se la violenza umana e la sua capacità distruttiva si infrangono contro il potere superiore della natura, è sempre nella natura che si può ritrovare un senso di rigenerazione e resistenza, senza astrarsi dalla storia che ereditiamo, né dall’urgenza di assumere posizioni morali, politiche e artistiche.
Come ideale proseguimento della grande mostra istituzionale Melma al Forte Belvedere, seguita dalla performance Alessio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, nel 2023, Pastorale offre una nuova riflessione sull’interazione eterna tra fenomeni naturali e storici, eventi personali e collettivi, governati dall’unità degli opposti.
Prima dello svelarsi della mostra, l’attesa di Pastorale è stata accompagnata dalle apparizioni dei boop, una comunità di creature fantastiche disegnate dall’artista per vegliare, da un punto di vista alieno, su quello che accade nella Sala delle Cariatidi. I boop sono entrati a far parte della visual identity della mostra, realizzata da Giga Design Studio. Sono stati già protagonisti di una campagna di comunicazione teaser, ideata grazie al supporto di Urban Vision Group, sviluppata in 3D e presentata tramite circuito di maxi-led screen nel centro di Milano che ha offerto ai boop una prima possibilità di affacciarsi sulla città.
La loro presenza continuerà ad accompagnare la mostra attraverso una serie di edizioni realizzate da Codalunga per il bookshop di Pastorale, progettato in collaborazione con NM3.
Tutti i materiali utilizzati per l’installazione saranno riutilizzati o riconvertiti al termine della mostra. Il terreno sarà recuperato e reimpiegato dai partner tecnici, mentre l’impianto di irrigazione tornerà all’azienda fornitrice per un nuovo utilizzo. Gli arredi del bookshop saranno destinati alla nuova sede di Codalunga a Vittorio Veneto. Tutte le piante saranno infine donate, affinché l’ecosistema vivente di Pastorale possa proseguire oltre lo spazio espositivo
Mostra a cura di: Sergio Risaliti
Sponsor: Banca Ifis
Partner tecnico: Senesi Giardini
Daku: Vannucci Piante
Partner editoriale e Catalogo: Skira Arte
Partner: Urban Vision
Con il sostegno di: Promotica
Coordinamento scientifico e produzione: Maria Vittoria Di Sabatino – Studio Nico Vascellari
Progetto allestimento: Studio Nico Vascellari
Direzione tecnica e allestimento: Mosae
Progettazione immagine coordinata e grafica: Giga
Progetto Bookshop: NM3, Codalunga
Assicurazioni: Arte Generali – Agenzia di Milano Teodorico
Fotografa: Melania Dalle Grave – DSL Studio.
[EN] “It is no coincidence that when Nico Vascellari first stepped into the Sala delle Cariatidi at Palazzo Reale, Pastorale was the title that came to mind, ” write Roberto Lacarbonara and Sergio Risaliti in the opening of their essay for the exhibition catalog, published by Skira, which will accompany the exhibition. “The title stands in stark contrast to the history of this hall, whose walls still bear the scars of the 1943 bombing that left the Cariatidi damaged. The...
- Year 2025
- Work finished in 2025
- Status Temporary works
- Type Exhibitions /Installations
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