Torre ministeriale a Doha (Qatar) | flaviano parise

Nel 2007 il “Ministero degli Affari Municipali e dell’Agricoltura” del Qatar ha bandito un concorso di progettazione ad inviti per un nuovo edificio di uffici a Doha.
La ricerca progettuale svolta ha cercato di coniugare sistemi passivi di ventilazione e sistemi di ombreggiamento con una immagine architettonica simbolica. In quest’ottica il progetto proposto presenta una schermatura alla radiazione solare diretta, che evoca geometricamente le forme tipiche della cultura popolare: una conchiglia, un’ostrica di perla (i primi villaggi del Qatar erano abitati da pescatori di perle), ed una vela, presente nello stemma della nazione. Tale schermatura è costituita da un intreccio di archi ogivali che avvolgono i tre lati della torre esposti al sole.
La torre per gli uffici non risponde alla tipologia consolidata nord americana, con struttura centrale irrigidente in setti di calcestruzzo, ospitanti ascensori, scale e servizi. Al contrario, il centro della torre presenta un vuoto a tutta altezza, utile a raccogliere l’aria calda proveniente dai vari livelli, e a direzionarla verso l’alto consentendo un “effetto camino”. Questo sistema di ventilazione passiva è alimentato dalla aspirazione di aria calda (attraverso aperture in copertura) da parte dei venti prevalenti e dalla rotazione del grande logo (funzionante come elica) sulla copertura dell’edificio. Un ulteriore potenziamento dell’effetto è realizzato da una cascata d’acqua nell’atrio, in grado di abbassare la temperatura nei piani bassi aumentando dunque la velocità di risalita dell’aria.
Il progetto prevede la filtrazione ed il riutilizzo delle acque saponate e dell’acqua della cascata per il funzionamento degli impianti e per l’irrigazione delle piantumazioni.