Casa "AS" superfici decorative | MAMESTUDIO | Maria Elena Amori + Matteo Bernardi

Rome / Italy / 2020

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A Roma in una via parallela della nota via Piccolomini, in una porzione di città centrale e panoramica, sorge questo appartamento di 120 mq caratterizzato da una forma stretta e allungata con ampie vetrate sul lato corto, quello del living, che guardano su tutto il quartiere sottostante di S. Pietro, cupola compresa.


I proprietari chiamano MAMESTUDIO ARCHITETTI per la completa ristrutturazione chiedendogli una casa elegante con una zona giorno di particolare effetto visivo in grado di accogliere noti pezzi di arredo che desideravano avere da tempo, un angolo lettura appartato e che il panorama fosse il più possibile visibile dall’interno. La casa è per una famiglia, quindi non può mancare di funzionalità per la vita quotidiana. La cucina viene richiesta rigorosamente in un ambiente chiuso e separato dal living, il loro retaggio è quello di usarla in modo tradizionale, non a vista bensì raccolta, dove poterci mangiare anche in tre.


Altra particolare richiesta sono i bagni, uno, quello più vicino alla zona giorno, utilizzabile anche dagli ospiti, l’altro esclusivamente privato, dall’aspetto di una spa domestica.


Gli architetti accolgono le richieste e pensano ad un progetto in grado di valorizzare la casa attraverso le vetrate panoramiche e dividendo la sua lunga forma planimetrica in due zone distinte, quella giorno, costituita dall’ingresso e dal soggiorno che guarda il panorama di città e quella privata che raccoglie la cucina, i bagni, le camere e uno studio. Analizzano che tali zone dovevano, sia funzionalmente che visivamente, essere collegate tra loro attraverso degli elementi significativi del progetto. Pensano a delle superfici evidenti e decorative posizionate in punti nodali della casa in grado di demarcare l’identità di quel punto, di abbellirlo e al tempo stesso di collegarlo con il resto della casa attraverso le sue linee di fuga. Queste superfici devono essere però ben visibili sia da vicino che da lontano, gli architetti vogliono che guidino l’occhio nel racconto della casa attraverso le prospettive che offre. Per gli architetti le prospettive così valorizzate devono essere gli assi portanti del progetto e le superfici decorative le nuove quinte scenografiche della casa.


Gli architetti ripensano gli spazi, originariamente marginali perché di solo passaggio come l’ingresso e il corridoio, come nuovi spazi valorizzati a doppia funzione, sempre idonei per fruire la casa nei suoi camminamenti ma anche attrezzati e abbelliti per stazionarci, viverli e goderli, da cui poter apprezzare il resto della casa con tutti i suoi elementi decorativi, da più angolazioni. Insomma dei punti strategici da cui guardare le nuove prospettive scenografiche della casa in modo privilegiato vicine e più lontane fino al soggiorno.


 


Ne scaturisce la loro volontà di regalare ai proprietari già entrando in casa la vista delle sue varie prospettive d’effetto, studiate per guidare l’occhio in una successione di angolazioni da guardare, facendolo ruotare prima su una poi su un’altra, come se la vista diventasse un racconto della casa a più episodi. Già dall’ingresso, ripensato particolarmente accogliente, si può vedere tutta la zona giorno in un unico colpo d’occhio, come una scenografia d’effetto fino alle ampie vetrate e voltando lo sguardo apprezzare la lunga prospettiva del suo contro campo lungo il corridoio. Ogni elemento inserito viene studiato per enfatizzare questo effetto, così come l’illuminazione non solo funzionale ma anche di alto valore decorativo.


Ora che l’ingresso coincide sia con il primo spazio che riceve chi entra che con il fulcro centrale della planimetria della casa essendo il punto in cui dalla zona giorno si passa a quella privata, per gli architetti è uno spazio in cui il passaggio di funzione deve essere evidente, senza porta per evitare una netta separazione visiva. Vogliono che la profondità del corridoio sia visibile e in equilibrio con la sua zona opposta, il soggiorno. Da qui hanno immaginato una coppia di elementi significativi: una boiserie a tutta parete a moduli di dimensioni e venature diverse come trame che danno ritmo alla parete e un portale, sempre di legno, che assume un vero e proprio ruolo di varco, di invito ad entrare in entrambi le direzioni. Due elementi altamente decorativi, disegnati dagli architetti e fatti realizzare da abili artigiani, valorizzano così il passaggio delle due zone e fanno anche da sfondo sia all’ingresso, diventato anche angolo lettura, che al soggiorno.


Mentre il lungo disimpegno con il suo controsoffitto con il taglio led diventa asse distributivo e prospettico. Esso parte dal fondo della zona privata e srotolandosi lungo tutto il corridoio, scavalca prima un portale, poi l’ingresso per arrivare aggettante sul soggiorno dove ruota in direzione della vetrata più grande, proprio per guidare l’occhio nella percezione del panorama oltre di essa. Dunque una superficie sospesa, bianca ed essenziale, decorata solo dall’illuminazione, un taglio led segna in modo incisivo questo lungo asse prospettico ed enfatizza la strategia architettonica visibile da campo e contro-campo. Questa superficie incastrata tra i muri del corridoio e dell’ingresso, si libera e diventa “a foglio” sospesa quando incontra l’altra superficie del controsoffitto del soggiorno, così per gli architetti la geometria a più livelli di queste superfici decora gli ambienti lasciando spazio a ciò che c’è sotto di loro. Infatti anche la rotazione del controsoffitto più basso serve per guidare l’occhio non solo verso la vetrata ma anche verso la superficie in pietra della parete TV, altro elemento fortemente decorativo e protagonista. Dunque un accostamento di superfici orizzontali e verticali, di diversi materiali, dall’effetto muro, al legno e alla pietra, con un’illuminazione integrata diventano gli elementi decorativi protagonisti della nuova casa.


In ultimo ma più importante è il soggiorno, spazio più grande della casa e di rappresentanza, già fortemente abbellito dalle numerose vetrate, le quali fanno da vero e proprio sfondo alla zona divano e a quella del pranzo per questo gli architetti prediligono qui l’essenzialità, pochi elementi e sobri per dare più risalto al panorama e agli arredi da inserire. Studiano un controsoffitto sospeso della stessa forma della stanza ma senza che aderisse alle pareti, dove far uscire una luce diffusa e che si sovrappone a quello obliquo dell’ingresso. Una sorta di gioco di incastro di forme geometriche, bianche e illuminate, posizionate in alto per far spazio agli arredi, noti e preziosi oggetti di design, veri protagonisti di tutto il soggiorno. La parete della TV, l’unica parete cieca ben visibile già dall’ingresso diventa la parete gemella della sua vicina boiserie dell’ingresso, una superficie con un materiale applicato secondo una scansione, ma questa volta con un rivestimento in lastre di gres grigio effetto pietra. Tagliate in larghezze di differenti dimensioni e disposte su tre file orizzontali, danno ritmo alla parete, volutamente lasciata per lo più vuota, arredata con un unico mobile basso, sospeso tutto di vetro e con luce sottostante. Dunque un’altra angolazione interessante da percepire in un unico colpo d’occhio, questa parete in gres insieme alla vicina boiserie e al portale.


Con lo stesso principio di decorazione, anche se in spazi di dimensioni più contenute, vengono trattati i bagni, dove differenti materiali, nicchie, illuminazione e complementi d’arredo, vengono combinati per renderli delle vere e proprie zone di benessere. Il bagno giorno utilizzabile anche dagli ospiti, con il suo accostamento di cementine diverse e di luce divide ogni lato, da quello dei sanitari al lavabo, così da offrire anche chi lo usa per un giorno di stare in uno spazio intimo curato e non un mero servizio igienico.


Mentre il secondo bagno, totalmente ad uso esclusivo dei proprietari, viene interamente rivestito a tutta altezza con lastre di basaltina e con la doccia di grandi dimensioni, assume l’aspetto di una piccola spa domestica.


La camera padronale e l’unica stanza della casa che lascia spazio al colore, un verde salvia diventa superficie verticale d’arredo sia per l’armadio che per la parete del letto, in contrasto con i toni wengé degli altri arredi già in possesso dei proprietari e a loro cari per il loro ricordo del Giappone quindi da reinserire nella nuova casa.

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    A Roma in una via parallela della nota via Piccolomini, in una porzione di città centrale e panoramica, sorge questo appartamento di 120 mq caratterizzato da una forma stretta e allungata con ampie vetrate sul lato corto, quello del living, che guardano su tutto il quartiere sottostante di S. Pietro, cupola compresa. I proprietari chiamano MAMESTUDIO ARCHITETTI per la completa ristrutturazione chiedendogli una casa elegante con una zona giorno di particolare effetto visivo in grado di...

    Project details
    • Year 2020
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior Design / Custom Furniture
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