Hugo Boss Industries | Filippo Cannata

L’elemento architettonico, leggero e dinamico, della trama della facciata sembra scomparire durante la notte; la luce trapassa e smaterializza il rivestimento esterno. I grandi pilastri intrecciati e le due solette sono gli unici elementi che la luce mette in risalto, ne evidenzia la struttura cava del primo e la prospettiva lineare delle seconde. L’illuminazione, attenta alla sostenibilità, ha una triplice valenza: è funzionale all’attività lavorativa, trasmette un messaggio di compatibilità ambientale, fornisce un valore aggiunto all’architettura
che si specchia nel lago antistante. Il rispetto per la luce naturale e per l’ambiente in cui il progetto è inserito ha dettato le linee guida dell’intervento. L’ingresso al “tempio” è sottolineato a terra da fasci di luce solare, una sorta di tappeto virtuale. Un sistema di controllo gestisce l’equilibrio tra luce naturale e luce artificiale. Particolare attenzione è stata data alla scelta di tutte le sorgenti luminose e alla performance dei corpi illuminanti, al fine di ottenere un risparmio energetico importante capaci di conferire il giusto comfort e benessere per chi vive la Hugo Boss Industries.
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The architectural element, light and dynamical, of the façade composition seems to disappear in the night; light crosses and dematerializes the external covering. The big twisted pillars and the two slabs are the only elements emphasized by light which points out the hollow structure of the first and the linear perspective of the seconds. Lighting, attentive to the sustainability, has a triple value: it is functional to the working activity, gives a message of environmental compatibility, gives an added value to the architecture which is reflected in the lake before.
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Arch: Matteo Thun & Partners
Foto: Matteo Thun & Partners