Realizzazione di complesso residenziale

Il progetto prevede la realizzazione di 36 alloggi destinati alla residenza mirata per un target di clientela che va dalla residenza stanziale a quella turistica stagionale con una dotazione di spazi e servizi comuni in grado di creare fenomeni agregazionali senza dimenticare la connettività verso il territorio limitrofo. Localizzativamente l'area di progetto si trova all'uscita dell'abitato di Borghetto Vara prospiciente la strada statale sulla percorrenza verso le zone turistiche delle 5 Terre.
Morfologicamente la zona si caratterizza per un assetto di lieve pendio delimitata per due lati dalle vie pubbliche e per i lati restanti confinanti con altre proprietà.
Si nota su questi confini la presenza, a regime di commistione di collegamenti pedonali o carrabili da mezzi agricoli che si dipanano a creare collegamenti ortogonali alle pubbliche viabilità principali.
Idrologicamente la situazione delle canalizzazione di fondo valle e di scolo dalla linea di massima pendenza si presenta efficacemente regimata e dimensionata a garantire il corretto equilibrio scolo-permeabilità. Orograficamente l’area di progetto si presenta come leggermente gradinata in larghe fascie a basso dislivello che degradano dalla strada comunale a quella statale. Nel tratto interessato oltre il tracciato della statale il Vara corre in alveo molto ampio e non è interessato da fenomeni erosivi importanti o in grado di innescare neanche minimamente fenomeni di pericolosità idraulica come invece spesso riscontrabile in zona.
Vegetazionalmente nell’area di progetto, un tempo usata come terreno agricolo, non sono presenti essenze di pregio o indigene caratterizzanti i luoghi. Allargando l’analisi all’intorno si rilevano come caratterizzanti le essenze anfibie dell’ambito fluviale verso nord-est e il bosco alto in ambito collinare nella direzione sud-ovest.
Per quanto attiene agli aspetti di “lettura ed analisi del tessuto urbano” nell’ambito dell’area di progetto si riscontra attualmente un insediamento caratterizzato da commistioni produttivo-residenziali e quindi da tipologie edilizie che spaziano dalla palazzina multipiano alla mono-bifamiliare intervallate da organismi produttivi che comunque si sviluppano in simbiosi alla strada statale.
I caratteri tipologici, spesso lacunosi, degli organismi prevalenti si riconducono a corpi semplici originari a cui sono stati aggiunti nel tempo ulteriori corpi con frequenti sfalsamenti in altezza del corpo di fabbrica, il tutto comunque riconducibile alla spontaneità di interventi di diversi periodi.
I pochi caratteri ancora leggibili negli organismi meglio conservati, direttamente derivanti dall’architettura rurale, ancora più conservata man mano che ci si allontana dal nucleo urbano, sono quelli strettamente connessi alle attività agricole: l’elemento di portico o criptopotico ad esempio che consentiva l’essiccazione delle granaglie al riparo dalle improvvise piogge estive o la scala esterna addossata alla parete in pietra che consentiva il superamento del dislivello tra i locali adibiti agli animali d’allevo o agli attrezzi agricoli e l’abitazione al primo livello o ancora l’utilizzo del laterizio per la creazione, nelle pareti esposte ai venti dominanti, delle necessarie aerazioni del foraggio o dei frutti del bosco.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Un ulteriore approfondimento rispetto allo strumento urbanistico ha consentito di migliorare ulteriormente l'inserimento nel contesto tramite limitate rotazioni planimetriche dei corpi di fabbrica che consentissero di seguire fedelmente la mutevolezza dei versanti naturalmente presenti nell'ambito del progetto.
Per quanto attiene alla tipologia edificatoria la soluzione proposta cerca di tradurre e semplificare i caratteri che, sebbene di difficile lettura nel presente contesto, si evincono dalle originarie forme delle preesistenze locali.
La scelta si è rivolta alla demolizione della preesistenza non compatibile con le scelte progettuali.
Si è cercato con il presente progetto di adattare il fabbricato ai luoghi compatibilmente con le diverse esigenze agli indirizzi delineati dal Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico cercando peraltro di inserirlo in posizione tale che rispetti il più possibile la situazione naturale esistente con la minor manomissione del suolo
Il progetto, in quest'ottica riprenderà il concetto di tale morfologia e manterrà nelle sistemazioni esterne per quanto possibile l'orografia del territorio.
L'insediamento proposto traduce allora in punto di forza la difficoltà data dall'esiguità di terreno disponibile per l'edificazione eleggendo ad elemento caratterizzante l'aspetto sinuoso delle curve di livello che definiscono il paesaggio.
Dove possibile, si è cercato di inserire l'intervento in modo che risultasse limitata la movimentazione del terreno originario, collocando l’organismo edilizio in maniera da far coincidere l'interramento dei locali accessori all'interno dei pianori di terrazzamento.
La previsione insediativa effettuata è tesa al mantenimento delle attività già insediate e in questo ambito ad attivare ritorni positivi, sotto il profilo urbanistico, attesi sul territorio. La dimensione dell'intervento nei confronti del complesso dell'edificato e del complesso delle aree urbanizzate e trasformate ha valore percentuale molto modesto. L'attivazione della previsione urbanistica non è pertanto in grado di attivare fenomeni di consumo del suolo significativi, ne la induzione di flussi e interferenze con le componenti ambientali e pesi urbanistici è in grado di condizionare significativamente l'assetto dell'area ed in generale del contesto urbanizzato.
Il progetto prevede la costruzione di n° 36 unità abitative con ingressi indipendenti articolati in 5 corpi di fabbrica. Nel piano seminterrato verranno realizzati 2 locali polifunzionali di cui uno a servizio della piscina comune con superficie sovrastante dotata di tetto-giardino. I vari corpi, di forma semplice, a due piani, con copertura a due acque, ospitano da un minimo di 4 unità ad un massimo di 9. L'intento del progetto è infatti quello di comporre i corpi di fabbrica mediante l'articolazione di volumi calibrati alle dimensioni delle tipologie presenti nel tessuto. Gli sfalsamenti in altezza e le rotazioni dei corpi di fabbrica permetteranno di adattare perfettamente il fabbricato alla morfologia terrazzata del terreno, come ad esempio nel Blocco “B” dove lo sfalsamento è palesemente effettuato sul naturale salto di quota delle fascie del terreno originario . La scelta delle coperture a falde del tipo a a capanna riprende la tipologia più frequentemente riscontrabile nell'immediata vicinanza del sito ed è quella che garantisce percezione di forma prospettica assimilabile al quadrato o al rettangolo.
Per quanto concerne il rapporto tra pieni e vuoti il disegno dei prospetti segue coerentemente le logiche compositive sopradescritte, prevedendo un trattamento differente tra i corpi laterali e il corpo centrale. I corpi aggettanti rispetto alla linearità del corpo di fabbrica hanno sempre il paramento in pietra locale e riprende le peculiarità degli elementi di portico delle preesistenze locali.
Anche le scale addossate alle murature sono sempre su solida cortina in pietra e mai a sbalzo spesso con parapetto in pietra come prosecuzione del paramento murario che le sostiene.
Le bucature seguono un ritmo regolare con rapporti dimensionali calibrati secondo le regole del linguaggio tipico del luogo. Non sono previsti balconi a sbalzo perché mai riscontrabili in ambito rurale e comunque nelle tipologie ancora recanti elementi tipologici originari presi a riferimento.
Particolare attenzione sarà rivolta allo studio cromatico dei fronti con l'intento di evidenziare l'articolazione dei volumi proposti dal progetto. Alcuni corpi saranno tinteggiati a bande orizzontali alternando il colore di tonalità maggiormente vivida con una base neutra. Gli altri corpi saranno tinteggiati nelle tinte della gamma delle terre. Alcune porzioni di prospetto dei piani terreno saranno completamente rivestita in pietra locale in modo da differenziarle dal volume semplice del corpo di fabbrica calibrando in questo modo i rapporti dimensionali.
ASPETTI TIPOLOGICI
Particolare attenzione è stata dedicata alla tipologia costruttiva, ai materiali impiegati e alla definizione degli spazi di pertinenza.
I manti di copertura dei fabbricati con copertura inclinata (la copertura con tipologia a capanna è quella più frequentemente riscontrabile in quest’ambito)saranno realizzati utilizzando elementi in cotto quali la tegola marsigliese; le parti terminali delle falde, corrispondenti all'aggetto del tetto saranno realizzate in lastre di ardesia. Le selle e i coppi di colmo saranno in cotto. Gli aggetti delle falde saranno contenuti entro i 30cm rispetto ai muri perimetrali esterni e saranno dotati di gronda sagomata tradizionalmente. Tutte le lattonerie, canale di gronda e pluviali, saranno realizzati in rame. I torrini dei camini a tetto saranno realizzati secondo la tipologia del luogo, utilizzando nella parte terminale lastre di ardesia. La canna fumaria che fuoriesce dal solaio di copertura verrà intonacata e tinteggiata con identiche coloriture delle facciate dei fabbricati.
Le bucature saranno previste senza stipiti laterali in pietra prevedendo la sola posa della soglia orizzontale inferiore (davanzale) in pietra arenaria o in cardoso. Verrà realizzata un’incorniciatura in facciata con colore a contrasto.
I paramenti esterni dei fabbricati saranno intonacati al civile utilizzando calce naturale pigmentata in pasta, al fine di ottenere colorazioni policrome nella gamma del singolo colore. Ciò al fine di ottenere effetti di chiaro-scuro strettamente legati alla mutevolezza del percepito, direttamente dovuti a diversa incidenza della luce su superfici più o meno esposte. I colori scelti si rifanno alle tinte avorio, porpora, beige nelle sfumature più chiare e in generale a tinte riconducibili alla gamma delle terre. Le gronde, i frontalini dei parapetti, eventuali fasce marcapiano e cornici delle bucature saranno tinteggiati con colore grigio pietra.
I metalli, per quanto attiene le protezioni quali ringhierature o cancellate sono stati pensati con finiture che richiamino l'effetto della forgia, mai riflettenti, dotati di scabrosità accentuata.
Nello specifico le recinzione e i parapetti in ferro saranno tinteggiati con vernice ferro-micacea color antracite.
I serramenti esterni saranno in legno laccato bianco; sarà previsto un sistema di oscuramento con persiana alla genovese color verde scuro (RAL6005). I portoncini esterni saranno in legno tinteggiati di colore verde scuro in modo uniforme agli oscuranti.
Le pavimentazioni esterne e cordolature saranno realizzate con materiali che richiameranno la gamma cromatica delle pietre locali in modo da risultare il più possibile inseribili nel contesto o meglio aventi un segno nel percepito quasi trascurabile.
I paramenti murari di contenimento, laddove fuori terra, saranno rivestiti in pietra locale con malta arretrata nei giunti.
I perimetri degli spazi esterni di pertinenza dei fabbricati saranno delimitati da siepi sempreverdi accostate alle recinzioni metalliche in modo da rendere quest'ultime efficacemente protette. I giardini privati saranno altresì piantumati con essenze arborre a medio fusto tipiche del luogo quali alloro, bosso, biancospino, la roverella, etc.