Adeguamento funzionale del Teatro F. Torti | FABRICAMUS Architettura e Ingegneria

Bevagna / Italy / 2024

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Rilievo digitale e virtual Tour: Fondazione Giordano (rif. ing. Andrea Margaritelli).


Progettazione architettonica, impianti, Direzione Lavori, Coordinamento per la sicurezza: Fabricamus Architettura e Ingegneria.


R.U.P.: ing. Paola Ferri (Comune di Bevagna)


La costruzione del teatro di Bevagna attraversa il XIX secolo quasi per intero, in un complicato intreccio di vicende, come demolizioni e ricostruzioni che misurano le oscillazioni del gusto e della cultura del periodo. Si succederanno 5 progetti , tra cui quello redatto da Guglielmo calderini , mai realizzato.


 Si stipuleranno diversi contratti di appalto che accompagnano una snervante rimodellazione della forma della sala, che viene più volte demolita e rifatta, per arrivare all’attuale impianto a ferro di cavallo costruito finalmente negli anni 80 Dell’Ottocento.


 Il cantiere viene avviato nel 1874, rimanendo attivo per più di 12 anni; il dibattito per la realizzazione di un teatro, tuttavia, era iniziato circa 50 anni prima. Già nel Settecento esiste una “sala teatrale”, ma negli anni 20 del XIX secolo è inagibile, così come tutto il Palazzo Comunale che lo ospita; nel 1824 l’amministrazione affida l’incarico di progettazione all’architetto Giuseppe Brizi, assisiate. Il tema principale dell’intervento è l’ammodernamento del palazzo comunale, per cui il nuovo teatro viene progettato con dimensioni molto contenute. Sei anni dopo si commissiona un nuovo progetto, che prevede un teatro di dimensioni molto maggiori, volendo ricavare uno spazio “più grande di quella di Foligno e del Teatro dei Nobili a Perugia”. Purtroppo anche questo secondo progetto rimane sulla carta: gli eventi sismici del 1832 cambiano le priorità e il teatro sembra dimenticato, per quasi 40 anni.


Nel 1869 Eugenio Venier di Foligno redige un progetto per un nuovo teatro, nel 1871 si costituisce un Comitato promotore formato da azionisti privati.


Non viene mai messa in discussione la collocazione all’interno del Palazzo Comunale; anzi, tale ipotesi è addirittura rafforzata dal fatto che gli uffici municipali vengono spostati in un altro edificio nel Centro Storico.


 Nel clima di quel periodo, per ogni città è difficile rinunciare al teatro, molte città lo stanno costruendo: Orvieto, Gubbio, Spoleto, Todi, Trevi, Perugia, Marsciano; inoltre altre città lo hanno già costruito decenni prima. Oltre alla collocazione, che non viene mai modificata, anche l’intitolazione è certa: al letterato locale Francesco Torti.


 Nel 1872 si affida un nuovo incarico, all’architetto Antonio Martini di Montefalco, il quale ipotizza un robusto ampliamento del complesso architettonico; per il progettista, l’originario edificio del Palazzo Comunale deve ampliarsi per poter ospitare il nuovo teatro.


I disegni del Martini sono andati perduti, ma resta una sua relazione che descrive il teatro con la sala a curvatura ovale, grandi logge sovrapposte e balconate prive di separazioni; il palcoscenico va tutto nel corpo in ampliamento, e sono previsti anche uin caffè e una “sala da ballo”.


Nel 1874 si apre il cantiere, ma nel 1876 si verifica già la prima battuta d’arresto per disponibilità economiche e problemi tecnici non meglio definiti.


Il cantiere rimane fermo fino al 1878, anno che segna l’incarico in favore di Guglielmo Calderini: egli non modifica l’impianto del Martini, ma redige una perizia che descrive lo stato di avanzamento dei lavori e le finiture da eseguire. Per motivi di contenimento dei costi, le finiture sono semplici, e l’unica voce decorativa è destinata a Mariano Piervittori, che viene impegnato a dipingere anche il sipario. L’importo lavori ammonta a 34.835 lire e l ditta esecutrice è Gaspare Mazzerioli; purtroppo in cantiere non è prevista la figura del direttore dei lavori, e la “Commissione di Sorveglianza” rileva dei difetti costruttivi che riguardano la visibilità del palcoscenico da alcuni palchi. Calderini è incaricato di una nuova perizia, nel 1881; si prevedono interventi drastici, come la demolizione e ricostruzione di tutte le logge. Il Calderini esegue tavole grafiche anche degli ornati e dei motivi pittorici; tali elaborati sono menzionati nella perizia, ma sono andati dispersi.


Sopra il terzo ordine, un “loggiato generale” è destinato ai biglietti più popolari; i palchi hanno parapetti in muratura stondati.


Gli interventi riprendono senza direzione lavori, e si presentano ulteriori problemi; nel 1882 Giovanni Bertuzzi di Foligno è incaricato di eseguire un’altra perizia per verificare le opere eseguite e i lavori da completare. Egli rileva difformità tra alcune opere eseguite e il progetto di Calderini; gli interventi che propone il Bertuzzi prevedono di nuovo demolizioni estese e nuove costruzioni dei palchi e delle strutture sceniche. Le misure del teatro vengono corrette, sia in orizzontale che in verticale; nel 1882 Bertuzzi elabora anche il progetto di illuminazione e l’anno seguente si reca  Bologna nell’Opificio dove si fonde la ghisa per i parapetti dei palchi. Nei successivi tre anni i lavori portano a compimento l’intervento, il teatro ha la sua forma definitiva, l’impianto a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e una galleria superiore. Le pareti della sala sono perfettamente verticali, annullando la rastremazione dei parapetti verso l’alto progettata dal Calderini; anche le ringhiere in ghisa non rispettano il progetto di Calderini, che aveva auspicato dei parapetti opachi per motivi acustici.  L’inaugurazione del Teatro avviene il 28 agosto del 1886; l’impresa che conclude i lavori è Alfredo Lepri.

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    Rilievo digitale e virtual Tour: Fondazione Giordano (rif. ing. Andrea Margaritelli). Progettazione architettonica, impianti, Direzione Lavori, Coordinamento per la sicurezza: Fabricamus Architettura e Ingegneria. R.U.P.: ing. Paola Ferri (Comune di Bevagna) La costruzione del teatro di Bevagna attraversa il XIX secolo quasi per intero, in un complicato intreccio di vicende, come demolizioni e ricostruzioni che misurano le oscillazioni del gusto e della cultura del periodo. Si...

    Project details
    • Year 2024
    • Work started in 2023
    • Work finished in 2024
    • Main structure Masonry
    • Client Comune di Bevagna - Area Lavori Pubblici
    • Cost 200.000
    • Status Completed works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Concert Halls / Interior Design / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Building Recovery and Renewal
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