Casa LABE | studio elementare _ Paolo Pasquini Architetti

Casa LABE si trova nel cuore di Milano in via San Michele del Carso, al terzo piano di un edificio storico di inizio Novecento, dove la luce raggiunge ogni singolo ambiente e diventa protagonista di scorci e infilate.

Da parte della committenza c’era il desiderio di “tornare a casa” dopo un lungo periodo vissuto a Londra. Si è lavorato con la luce, il colore e le geometrie semplici degli arredi su misura, per arrivare ad avere degli spazi che fossero funzionali e che lasciassero respirare e accogliere le diverse personalità della famiglia, compreso Dago, la mascotte di casa.

I primi importanti interventi sono stati quello di riaprire una finestra del soggiorno che precedentemente era stata ciecata e quello di eliminare la pavimentazione dai toni scuri, sostituendola con un nuovo parquet chiaro a spina francese.

Partendo dalla nuova scatola luminosa, si è giocato con semplici geometrie per la realizzazione di arredi su misura che si inseriscono in tutti gli ambienti come elementi decorativi e funzionali per la vita di tutti i giorni. Proprio questi elementi sono diventati anche occasione di gioco di colori e sfaccettature Giò Pontiane. Si sono ‘riempiti’ diversi angoli della casa con dei gesti a 45° e si sono separati degli ambiti più intimi con pannellature scorrevoli specchianti.

La geometria è accompagnata dalla scelta di pochi materiali, che si ripetono come un fil rouge tra le stanze o che restituiscono piccole variazioni. Abbiamo il legno, sia a terra che nei panelli in multistrato degli arredi su misura (al naturale o colorato); il vetro stampato che si unisce ai serramenti originali restaurati nell’amplificare le ‘velature’ tra gli scorci; il marmo bianco di Carrara sui piani della cucina, dei bagni e degli arredi su misura o a terra nel dettaglio del caminetto, dove un taglio netto a 45° incontra il legno del parquet; il gres in quattro variazioni di colore della collezione Primavera di Mutina all’interno dei tre bagni e della cucina e infine il vetro specchiante, che materializza letteralmente la luce.

Sui soffitti e sulle pareti, insieme alla luce, si è giocato con il colore, inserendo delle nuove campiture diverse per ogni ambiente. Nella sala da pranzo il soffitto è ora azzurro cielo, quasi per dimenticare il grigio Londinese, nel soggiorno e nello studio si sono scelti dei toni più decisi con gradazioni tra il verde e il grigio. Il colore nasce da una piccola mensola, che permette di animare e allestire le pareti, come se fossimo in una galleria d'arte.

I corpi illuminanti sono stati infine un altro tassello fondamentale di divertissement: le applique di Nemo della designer Charlotte Perriand affiancati ad altri più contemporanei come la Superloon di Flos o le lampade della designer Inga Sempè.

Quando si entra in casa LABE, si è dunque accolti all’ingresso da una coppia di arredi su misura. Da qui si ha immediatamente uno scorcio sulla zona giorno e sulla zona notte. Sulla sinistra si apre l’ampio e luminoso soggiorno che affaccia su Via San Michele del Carso. La sala è direttamente connessa con lo studio più privato e il tinello. Subito lasciato l’ingresso, si trova sulla sinistra la cucina, dove, collaborando con Very Simple Kitchen, lo studio si è divertito nel comporre un semplice spazio funzionale pieno di colore e matericità. Sulla destra invece si apre una lunga infilata di porte vetrate che conducono alle diverse camere da letto e ai servizi.

Fotografie: Lorenzo Zandri