La Zolla | michielizanatta.net

Reana del Rojale / Italy / 2022

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ENG


The new commercial building called "La Zolla" (lump) recently completed from michielizanatta.net architects (Tommaso Michieli and Christian Zanatta), highlights the need for a formal reduction of the built environment within contexts overflowing with signs and visual confusion such as
peri-urban commercial arteries.


We are located along the Strada Statale 13 “Pontebbana” which connects Treviso with Pontebba (UD), an artery that becomes near Udine a non-homogeneous and noisy collection of cheap commercial buildings value, each in visual competition with the others. The project of a commercial building is initially commissioned by a company Turin who decides to carry out the intervention as an investment and in second stage completed by the company Marwincar srl. With this new one intervention the company doubles its offering by positioning itself in Udine after a long history of successes in the Pordenone area where it has another branch. The building is located between two other commercial buildings it is composed of a building with a rectangular plan, approximately 40 meters long and 19 deep, articulated on a single floor above ground, for a surface area of approximately 740 square meters. It houses commercial offices, a showroom space, a vehicle maintenance space as well as technical spaces for staff.


The design idea that defines the intervention is based on will to create an architectural object that represents the zero degree of the formal articulation. An explicit statement in clear criticism compared to the overabundance of signs and visual information present on the context. The challenge is that of recognition by absence of clamor. And so the compositional gesture is ancestral, an excavation that allows you to extract a clod of soil from the ground that ideally remains suspended from the ground, hosting the commercial activity beneath it. No writing, no light, no frills, just a volume in his material purity.


A building built in concrete characterized by a process with matrices verticals that imitate the roughness of the terrain, and accentuate with theirs verticality the sense of extraction from soil. Cements later painted with a glaze which gives further effect material and imperfection to the whole. This great heavy mass it releases from the ground thanks to a continuous glass façade which irregularly cuts the facade thus freeing the volume and suspending it. The coverage covered in reinforced synthetic grass the idea of the clod.


Internally the commercial offices they all focus on space car exhibition. All is left decidedly “raw”, cast concrete floors smoothed and the ceiling whose covers of concrete are painted earth of burnt sienna. A large window seeks a visual relationship with the back channel to find a relationship with a nature that anthropized however softens definitely a context compromised by the hand of man.


The Zolla project was conceived as an experiment to try to look at the territory in a different, less aggressive way, less overbearing. Micheli e Zanatta consider this theirs work as a first stop in a more complex search, a reminder for further developments that allow them to work linguistically in a similar way however integrating into the project technologies and materials that guarantee non-sustainability only visual but also environmental. Goal for the future to achieve a real lump.


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IT


Il nuovo edificio commerciale denominato “La Zolla” da poco completato da michielizanatta.net architetti (Tommaso Michieli e Christian Zanatta), mette in evidenza la necessità di una riduzione formale dell’edificato all’interno di contesti sovrabbondanti di segni e confusione visiva quali le arterie commerciali periurbane.


Siamo localizzati lungo la Strada Statale 13 “Pontebbana” che connette Treviso con Pontebba (UD), un’arteria che in prossimità di Udine diviene un campionario disomogeneo e chiassoso di edifici commerciali di scarso pregio, ciascuno in competizione visiva con gli altri. Il progetto di un edifcio commerciale viene in prima istanza commissionato da un’azienda torinese che decide di realizzare l’intervento quale investimento ed in seconda battuta completato dalla ditta Marwincar srl. Con questo nuovo intervento l’azienda raddoppia la propria offerta posizionandosi a Udine dopo una lunga storia di successi nel pordenonese dove ha un’altra sede.


Posto tra due altri edifici a destinazione commerciale il corpo di fabbrica è composto da un edificio a pianta rettangolare, lungo circa 40 metri e profondo 19, articolato su un solo piano fuori terra, per una superficie di circa 740 metri quadrati. Al suo interno sono ospitati uffici commerciali, uno spazio showroom, uno spazio manutenzioni dei veicoli oltre che spazi tecnici per il personale.


L’idea progettuale che definisce l’intervento è basata sulla volontà di realizzare un oggetto architettonico che rappresenti il grado zero dell’articolazione formale. Una dichiarazione esplicita in netta critica rispetto alla sovrabbondanza di segni ed informazioni visive presenti sul contesto. La scommessa è quella di una riconoscibilità per assenza di clamore. E così il gesto compositivo è ancestrale, uno scavo che permette di estrarre dal suolo una zolla di terreno che rimane idealmente sospesa da terra andando ad ospitare sotto di lei l’attività commerciale. Nessuna scritta, nessuna luce, nessun orpello, solo un volume nella sua materica purezza.


Un edificio realizzato in calcestruzzo caratterizzato da una lavorazione con matrici verticali che imitano la rugosità del terreno, e accentuano con la loro verticalità il senso di estrazione dal suolo. Cementi successivamente tinteggiati mediante una velatura che conferisce ulteriore effetto materico ed imperfezione al tutto. Questa grande massa pesante si sgancia dal suolo grazie ad una facciata in vetro continua che in modo irregolare taglia la facciata liberando così il volume e sospendendolo. La copertura rivestita in erba sintetica rafforza l’idea della zolla.


Internamente gli uffici commerciali si affacciano tutti sullo spazio espositivo per le auto. Tutto è lasciato decisamente “crudo”, i pavimenti in getto di calcestruzzo lisciato ed il soffitto i cui copponi di calcestruzzo sono dipinti terra di siena bruciata. Un’ampia finestra cerca una relazione visiva con il canale retrostante per ritrovare un rapporto con una natura che pur antropizzata addolcisce comunque un contesto decisamente compromesso dalla mano dell’uomo.


Il progetto della Zolla è stato concepito come un esperimento per provare a guardare il territorio in modo diverso, meno aggressivo, meno prepotente. Michieli e Zanatta riconoscono dei limiti e delle incoerenze in questo loro lavoro che nella loro ricerca rappresenta un promemoria per ulteriori sviluppi che permettano loro di lavorare linguisticamente in modo analogo avendo però possibilità di una maggior libertà nell’uso di tecnologie volte ad una sostenibilità non solo visiva ma anche tecnologica ed ambientale, il loro obbiettivo resta realizzare una vera e propria zolla.

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    ENG The new commercial building called "La Zolla" (lump) recently completed from michielizanatta.net architects (Tommaso Michieli and Christian Zanatta), highlights the need for a formal reduction of the built environment within contexts overflowing with signs and visual confusion such as peri-urban commercial arteries. We are located along the Strada Statale 13 “Pontebbana” which connects Treviso with Pontebba (UD), an artery that becomes near Udine a non-homogeneous and noisy...

    Project details
    • Year 2022
    • Work started in 2017
    • Work finished in 2022
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client MARWIN CAR srl
    • Cost 1.500.000
    • Status Completed works
    • Type Showrooms/Shops
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