MUDET - Museo del Tartufo di Alba

Realizzazione del Museo del tartufo di Alba presso il Complesso della Maddalena ad Alba, architettura monastica del XVII – XVIII sec. Alba / Italy / 2023

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[IT]   Il progetto di allestimento del Museo del Tartufo, a partire dalle prime idee sviluppate negli elaborati di concorso solo in parte modificatesi nel corso delle successive fasi di progettazione, vuole restituire in architettura una narrazione come quella del Tartufo Bianco d’Alba che rappresenta per quel territorio una storia esemplare e densa di significati, tali, appunto, da giustificare la nascita di un museo dedicato.
Tale restituzione, però, si è ulteriormente arricchita di significato nell’incontro e per certi versi scontro con la realtà dell’edificio che lo ospita, il centrale complesso della Maddalena, strategico ed allo stesso simbolico nel contesto urbano di Alba.
Già nei disegni di concorso, e quindi agli albori della conoscenza sia dell’edificio che dell’articolata e densa vicenda del Tartufo per il territorio albese, la nostra proposta dipanava un serrato e materico confronto tra la struttura esistente ed il nuovo allestimento, non pensato per elementi isolati tra loro, ma come un continuum espositivo avvolgente e coinvolgente la struttura esistente.
Nel passaggio alle fasi avanzate della progettazione e con una più approfondita conoscenza del manufatto e della densa ed articolata storia da narrare e quindi dall’”urto” tra le esigenze di adeguamento tecnologico e sovrapposizione delle tecnologie a supporto della narrazione con le esigenze di salvaguardia delle caratteristiche storiche dell’edificio è scaturita l’idea portante di tutto l’allestimento: realizzare una nuova “parete/superficie” narrativa giustapposta alla struttura muraria esistente integrata con i nuovi apparati impiantistici e tecnologici , tale nuova “pelle” ha quindi la duplice funzione di accogliere la narrazione e gli stessi impianti celando però questi ultimi alla percezione dei visitatori.
Dall’urto con le necessità tecniche scaturisce un effetto estetico.
I minimi interventi sulle murature esistenti servono a garantire il flusso e l’accessibilità del percorso espositivo replicando idealmente il lungo corridoio sul lato delle stanze in sequenza. Le pareti espositive sono realizzate in pannelli di acciaio decapato naturale dello spessore di 2/10, amovibili per l’eventuale ispezione degli impianti, così come tutte le altre strutture dell’allestimento nonché del Bar. Alla mono-matericità nonché monocromia della parete espositiva si sovrappone il variopinto e dinamico mondo delle grafiche ed oggetti del racconto espositivo sia esso stampato direttamente che inserito in teche di cristallo integrate nella nuova parete espositiva.
Gli unici materiali utilizzati risultano quindi essere l’acciaio ed il cristallo e resina color grigio chiaro per i pavimenti. Lo scalone monumentale d’ingresso è stato oggetto di restauro conservativo con la sola aggiunta di un corrimano anch’esso in acciaio contenente un led per l’illuminazione.


 


[EN]   The exhibition setup of the Museum of Truffle in Alba, starting from the initial ideas developed during the contest and only altered in a few aspects in subsequent design phases, aims to provide a narrative in architecture akin to that of the White Truffle of Alba, which represents a significant model story and justifies the creation of its own museum. This restitution enhances its meaning by both encountering and clashing with the host building, the central complex of the Maddalena, a strategic and symbolic former convent in the urban context of Alba.
In the contest drawings, marking the early stages of understanding both the building and the dense, well-structured story of the truffle in the Alba region, the proposal revealed a tight, material confrontation between the existing structure and the new setup. The exhibition is conceived not as isolated elements, but as an expositional continuum that envelops and captivates the existing structure.
In the subsequent design phases, a more mature and thorough understanding of both the pre-existing architectural object and the dense, articulate narrative emerged. Consequently, from the collision between the necessity of technological adjustment and the overlapping of technology to support the narrative apparatus, and the need to preserve the historical features of the building, the founding idea of the entire exhibition was born: creating a new narrating wall-surface juxtaposed with the existing brick framework, integrating the new technological, electrical, and ventilation systems. This new skin serves the purpose of housing both the narration and the machinery while concealing the technological apparatus from visitors’ perception.
From the collision with technical necessities arises aesthetics. The minimal interventions on the existing masonry are intended to ensure the flow and accessibility of the exhibition itinerary, ideally echoing the long corridor on the room’s side in succession. The expositional walls are made of steel panels, 2/10 thick, and are portable for potential inspection of the machinery, as are all other systems of the setup and the bar.
The mono-materiality and monochromy of the exhibit wall overlap with the colorful and dynamic world of the graphics and objects of the narrative, printed directly or inserted into crystal display cases, which are combined in the new wall. The only materials used are steel and crystal, along with gray resin for the flooring. The monumental staircase at the entrance underwent a conservative restoration intervention, with the addition of a steel handrail containing a LED for lighting.


 


Credits


Progetto architettonico


ASArchitects, Arch. Antonello Stella, Arch. Simone Braschi, Arch. Chiara Finizza, Arch. Francesca Cosentino, Arch. Lorenzo Fantino


Progetto strutture e impianti
Ing. Narciso Piras


Progetto restauro
Arch. Caglioti Benedetta


Testi e apparati illustrativi
hellobarrio


Logo ed Immagine coordinata
Stefano Zanetti, Gabriele Toneguzzi, hellobarrio


Produzione multimediale
hellobarrio
Lavezzo Studio


Imprese
Lavori edili: FBF Impresa Costruzioni srl - Alba
Allestimenti: Bawer SpA - Matera
Impianti elettrici: Simer srl - Alba
Impianti meccanici: Scaglia e Gerbo snc - Asti
Serramenti: Fedele Piero - Treiso
Analisi stratigrafiche: Leonardo srl - Casalecchio di Reno
Tendaggi: Pieffe di Mirella Agnese & C. sas - Alba
Acustica e allestimenti multimediali: AVL Pro sas - Guarene
Strutture metalliche: Zunino CMN srl - Alba
Restauro: Marie-Hélène Cully - Asti
Decoratore: Iannolo decorazioni di Iannolo Pasquale


Crediti fotografici
Arch. Alessandra Bello
Arch.Federica Dattilo

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    [IT]   Il progetto di allestimento del Museo del Tartufo, a partire dalle prime idee sviluppate negli elaborati di concorso solo in parte modificatesi nel corso delle successive fasi di progettazione, vuole restituire in architettura una narrazione come quella del Tartufo Bianco d’Alba che rappresenta per quel territorio una storia esemplare e densa di significati, tali, appunto, da giustificare la nascita di un museo dedicato. Tale restituzione, però, si è...

    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2022
    • Work finished in 2023
    • Main structure Steel
    • Client Comune di Alba
    • Status Completed works
    • Type Museums / Trade Fair Centres / Bars/Cafés / Interior Design / Lighting Design / Graphic Design / Photography / Exhibitions /Installations / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Furniture design
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