Polo ricettivo Nuovo Ospedale | Leonardo Togni

L’intervento proposto è stato pensato per aderire integralmente alle previsioni del nuovo Piano di Governo del Territorio, attraverso una interpretazione in chiave morfologica-paesistica-architettonica e generazionale degli obbiettivi e delle aspettative pubbliche declinate nell’Ambito Strategico n. 5 e nella Scheda Progetto dell’Ambito di Trasformazione AT-e14. Nello specifico la proposta progettuale prevede la costruzione di un edificio con funzioni ricettive, residenze temporanee, servizi alla persona, pubblici esercizi e negozi di vicinato, per una Slp di mq. 7463,99. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di 5 piani fuori terra e di 3 piani interrati. Le funzioni previste sono: piano terra: ristorante – bar-negozi che favoriscono un supporto alle funzioni ricettive dei piani superiori. Sono previsti un ristorante per 120 coperti, una tavola calda – bar, un’edicola, parrucchiere, corner fiorista, articoli ortopedici e sportivi. Inoltre trovano spazio sala conferenze, sale riunioni, internet point. piano primo secondo terzo: sono dedicati agli spazi ricettivi alberghieri per una complessiva dotazione di 81 camere doppie. Piano quarto: residenza temporanea per lunghe degenze ospedaliere e per ospitalità di lungo periodo. E’ prevista la realizzazione di 27 office (monolocali), completi di servizi ed ogni comfort. Primo Piano Interrato: è dedicato all’area benessere, fitness e wellness completa di ogni servizio (piscina sale yoga, sale attrezzi, saune 60° e 90°, sale relax, frigidarium, vasche di reazione, cabina massaggi ed estetica), integrato da studi di medicina alternativa, chiropratica ecc…. Secondo e terzo piano Interrato: sono collocati posti auto di pertinenza dell’albergo per un complessivo numero di 140 posti auto. L’edificio è caratterizzato da un'impronta al suolo contenuta, al fine di minimizzare il consumo di territorio, anche se rispetto ai parametri previsti dal Documento di Piano, la proposta progettuale rispetta ampiamente i requisiti prestazionali di tipo ambientale richiesti. La pianta ha la forma di una T , con orientamento di 45° rispetto all’asse diatermico NORD – SUD del fronte principale. Ciò consente un ottimale sfruttamento dei fattori naturali di illuminazione e di captazione dell’energia solare, per gli impianti in copertura. Inoltre consente per la maggior parte delle camere di godere di uno splendido affaccio verso la città alta ed il colle della Benaglia, elementi paesaggistici che il progetto vuole valorizzare. L’architettura dell’edificio si ispira a criteri contemporanei nella scelta di materiali, nelle finiture e nella cromia che denota l’intervento. La tipologia in linea, esalta le linee pulite del nuovo edificio. Il progetto concede poco spazio a velleità futili ed ornamenti, ricercando il suo carattere nella sobrietà delle linee e nel coordinamento dei materiali proposti senza la presunzione di proporre un edificio eccessivamente tecnologico. L’edificio è caratterizzato dalla simmetria dei fronti e dei fianchi, ordinato non secondo la logica delle funzioni interne ma privilegiando l’ordine compositivo degli elementi e delle aperture. Le logge situate lungo il prospetto principale dell’edificio pensate per le camere superior e per gli alloggi di residenza temporanea mantengono anch’esse una proporzione sia di sviluppo lineare che di lettura sul fronte. I materiali utilizzati saranno semplici e ben abbinati fra di loro e precisamente: Per i prospetti principali saranno utilizzate facciate continue in vetro, le logge centrali saranno costruite in c.a rivestite in lamelle di legno naturale così pure l’aggetto posizionato sopra la hall d’ingresso che funge anche da grande pensilina. Il linguaggio compositivo evidenzia il punto d’incontro fra gli elementi verticali (i fronti) e gli elementi orizzontali e lo sbalzo che definisce l’ingresso alla struttura ricettiva. La ricerca della contemporaneità compositiva nell’insieme e il rigore formale nel trattamento delle superfici esterne, "la pelle”, restituisce all’osservatore una sensazione di modernità evitando le soluzioni “a la page” dalla durata effimera e altamente suscettibili di “appassimento prematuro” delle scelte architettoniche.