NEW VISIONS | Stefano Tornieri

L’Aquila / Italy / 2006

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Il progetto è impostato su un programma teorico che prende in esame alcuni temi cruciali:
il tema del particolare (il luogo) con il tema del generale (il paesaggio urbano); il tema della dissoluzione (la periferia) con il tema dell’ articolazione ( la città storica).
Il Progetto vuole mettere in scena la produzione di un paesaggio figurativo in grado di ripensare il significato dell’ identità. A questo si aggiunge il tema della riconoscibilità. Imitare e omologare implica sempre una riduzione o una cancellazione del limite. L’ informe urbano annulla tutte le differenze, solo il limite, la soglia, il confine sono in grado di valorizzarle.

Il concept iniziale di New visions trova la sua genesi in una rete di direttrici impostate sia sulla morfologia dell’ appezzamento sia sul tracciamento di alcuni assi visuali utili a fornire una misura agli oggetti edilizi.
Il programma rileva la necessità innanzi tutto di un riordino dell area degli impianti sportivi con scelte progettuali atte all’ espansione di quest’ ultima e di una sistemazione delle funzioni con forti connotati di centralità in grado di connettere assieme zone commerciali, lavorative e di svago.
Una prima prerogativa è il concetto di accessibilità dell’ area, per il quale sono state fatte delle scelte relative alla costruzione del limite e della soglia. Lungo viale Corrado IV strada di primo impatto con l’ area, è stato pensato un fronte alberato in grado di mascherare rivelando appena la presenza di un edificio lungo destinato a uffici sospeso su pilastri. Questo edificio è dotato di una lunga copertura che poi si svincola dagli uffici e diventa, nel punto in cui scompaiono gli alberi, la porta di ingresso simbolico alla nuova area. La stessa copertura prosegue fino alla zona degli impianti sportivi dove serve da riparo ombroso per alcune auto in sosta.
Un importante accesso è quello da via Beato Gesidio che vede la risistemazione dell’ attuale percorso che divide la zona degli impianti militari da quella sportiva. Esso diventerà un accesso pedonale che accoglierà i pedoni provenienti dal centro storico o dalle vicine aree verdi. Da questo ingresso si potrà entrare nell area sportiva, la quale viene riqualificata con la costruzione di due tribune per gli spettatori attorno ai preesistenti campi sportivi e ampliata con la costruzione di una piscina e di un cinema multisala fornito di bar e zone di ristoro aperte anche di giorno, diventando così parte di interazione tra le attività diurne (lo sport) e le attività notturne (il cinema).
L’ edificio che accoglie la piscina offre, al piano terra, zone ricreative e l’ accesso alle vasche. Il corpo edilizio presenta una facciata prevalentemente chiusa nel lato rivolto verso gli edifici militari, permettendo così di gestire un percorso esclusivo per il personale di manutenzione impianti della piscina.



La risistemazione dei campi sportivi prevede:
- la creazione di un ulteriore accesso sia pedonale sia veicolare localizzato lungo viale Corrado IV,
- la demolizione degli edifici di servizio agli impianti sportivi e il loro successivo ripristino in un volume sottostante le tribune e direttamente collegato alle aree dei campi, con la principale funzione di tener separati i percorsi pubblici da quelli degli addetti alla gestione.
- la costruzione di due tribune protette da una copertura.

Una seconda prerogativa è il tema della centralità, tema che viene affrontato utilizzando la potenza della forma eccentrica che scontrandosi con la normalità dell intorno autogenera la propria identità. Dove confluiscono la maggior parte dei percorsi di collegamento è collocato un edificio adibito ad attività culturali e congressuali. L’ inclinazione della copertura diventa qui operazione di land-morfing. Cercando un riferimento ai retrostanti rilievi montani, il tetto verde, a tratti calpestabile permette una vista dall alto dell intero progetto e quindi invita il visitatore ad una riflessione sulle geometrie che lo hanno generato.
La piscina, il multisala e il complesso multifunzionale sono legati da una relazione geometrica che costruisce la forma a partire dai percorsi a terra e dai coni visuali. Importante dire inoltre che l’ ingresso all edificio principale è caratterizzato da un colonnato che accoglie al di sopra di esso un piano di uffici, e al di sotto lascia spazio ad un percorso pubblico dove trovano affaccio negozi e luoghi di svago. Al centro di questo percorso interrato, una sorta di pezzo di centro commerciale, si accede alla piazza. Anch’ essa alla quota interrata, è pensata come luogo di ritrovo dove gustare prodotti tipici dai vari ristoranti e bar che vi trovano locazione. Essa è il corrispondente volume in negativo della falda in sporgenza (l’ edificio che contiene l’ auditorium). L’ edificio è creato con la presenza di un volume sporgente, lo spazio urbano è concepito come volume in assenza. È quindi un pezzo di terra che sprofonda, che cerca simbolicamente un orografia sepolta, uno strato antico non contaminato dalla storia degli insediamenti. La relazione visiva che si instaura tra i percorsi a quota zero che bordeggiano la piazza e la piazza interrata stessa agisce come catalizzatore di attenzione, richiama inevitabilmente i passanti ad una volontà di scoperta e quindi a percorrere la via dei negozi e accedere alla piazzetta sottostante. All’ estremità del passaggio interrato sono collocate due rampe di accesso che richiamano il pubblico grazie alla loro posizione. L’ accesso inferiore infatti è lungo un asse pedonale mentre il suo opposto è in vicinanza del parcheggio interrato.
Vicino ai campi da calcio, a ovest, l’ area verde è attrezzata per il gioco dei bambini con giostre e aree sicure. Le altre aree verdi invece formano una sorta di parco che avvolge i grandi volumi progettati, sono presenti quindi panchine e luoghi di sosta all’ ombra e non, usufruibili da tutti. L’ accessibilità dell’ area è assicurata da numerosi percorsi pedonali e carrai che, disposti lungo il perimetro garantiscono il requisito di centralità richiesto.






Materiali e sistemi costruttivi

Le parti per le quali è utile fornire qualche informazione relativa ai sistemi costruttivi sono la copertura delle tribune, i percorsi pedonali e le vetrate degli uffici. Lo stadio per l’ atletica è dotato di tribuna in cls armato con copertura in acciaio. Relativamente alla copertura, nell’ ottica del contenimento dei costi, si è scelto una copertura in lamiera grecata sagomata lungo una struttura a travi reticolari in acciaio sostenuta da pilastri tubolari (anch’ essi in acciaio) la copertura della tribuna per lo stadio calcistico è sempre in lamiera grecata ma la struttura portante è affidata ad una serie di travi IPE curvate.
I percorsi pedonali sono pensati come “sentieri nel verde”. Gli edifici infatti sono raggiungibili dai percorsi formati da assi di legno fissate al suolo.
Il grande edificio polifunzionale, dove è collocato l’ auditorium per i congressi, è generato dall’ inclinazione di una falda di terreno.pertanto il solaio in laterocemento sostiene un tetto verde estensivo coltivato a prato che forma una continuazione del piano campagna.
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    Il progetto è impostato su un programma teorico che prende in esame alcuni temi cruciali:il tema del particolare (il luogo) con il tema del generale (il paesaggio urbano); il tema della dissoluzione (la periferia) con il tema dell’ articolazione ( la città storica). Il Progetto vuole mettere in scena la produzione di un paesaggio figurativo in grado di ripensare il significato dell’ identità. A questo si aggiunge il tema della riconoscibilità. Imitare e omologare implica sempre una riduzione o...

    Project details
    • Year 2006
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Sports Facilities
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