Abitazione in Via Maiorana | Alessandro Bucci

Faenza / Italy / 2009

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Il progetto nasce dalla lettura della varietà del contesto, creando una relazione con la città reale e la sua complessità. Lo sviluppo del tema residenziale rifiuta il modello della lottizzazione tradizionale, facendo della densità il suo punto di forza. Questa si concretizza in sequenze di ambienti diversi, caratterizzati attraverso luce e volumi secondo diversi gradi di intimità. Lo spazio si sviluppa in una sequenza di pieni e vuoti che, attraverso ampie superfici vetrate, terrazze e logge,non tralascia nessuna sfumatura possibile tra protetto e aperto, intimo e comune. Tutti gli elementi funzionali adottati nel progetto permettono quindi di ottenere densità di tessuto e di funzioni. Lo schema compositivo è chiaro: una sequenza di volumi semplici distribuiti su fasce perpendicolari alla strada. Questi vengono frammentati, traslati, avvicinati e allontanati reciprocamente articolando quattro unità abitative indipendenti, che, pur mantenendo la loro identità specifica, entrano in contatto e interferiscono reciprocamente in una sequenza di pieni e vuoti. Il progetto, ottenuto dalla aggregazione di elementi tra loro diversi ma omogenei, reinterpreta il tema del tessuto urbano nel rapporto con gli spazi verde. Il fronte su strada acquista dignità urbana attraverso lo spostamento del prospetto principale al primo piano. Il piano terra, maggiormente frammentato e arretrato rispetto al limite stradale, ritrova unitarietà nel muro bianco che delimita la proprietà e costituisce naturale basamento del prospetto stesso. L’impluvio centrale dei volumi principali segna quasi una contrazione verso l’interno della casa per poi volgere lo sguardo verso il paesaggio agricolo. Suggerisce un punto di gravità e, allo stesso tempo, una volontà di apertura verso l’esterno. L’intervento definisce una tipologia alternativa di abitazione che riesce ad unire, allo stesso tempo, varie funzioni: casa-studio, casa-ufficio, casa-capannone industriale prefabbricato. Questa coesione tra utilizzi differenziati genera quella stessa complessità che caratterizza la città. Funzionalmente le unità sono tra loro simili: zona giorno al piano terra zona notte al primo piano. La prima è generalmente caratterizzata dalla presenza di un doppio volume a dallo stretto contatto con il verde. Ciascuna proprietà, tuttavia, ha caratteristiche particolari. Quella più a nord integra abitazione e spazio lavorativo, in una rilettura contemporanea del binomio casa-bottega: l’ampio volume della rimessa, si pone in continuità con l’abitazione e la superficie che questo sottrae al piano terra viene restituita come giardino pensile in copertura. Il possibile limite diviene quindi un valore aggiunto.
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