Casa a Roma | Federico Cellini

Stato di fatto:

Sito nel quartiere Prati di Roma, l’appartamento di circa mq.70 è frutto della ristrutturazione, fatta a metà degli anni ’70, di un palazzo fine ‘800 nato come residenza degli ufficiali dell’Esercito del Regno d’Italia: appartamenti di grande metratura con doppio affaccio (è presente un ampio patio al piano terra), soffitti alti, modanature e cornici, poche colonne impianti posizionate agli angoli.

La divisione interna ottenuta nella ristrutturazione di cui sopra, a causa della presenza di grandi muri portanti, comportava una distribuzione “bloccata”, con un lungo corridoio (circa m.8 x 1,30) che porta a un ampio soggiorno, a una camera doppia con annesso bagno e al vano cucina separato di circa mq.9 ma dalla “difficile” geometria allungata (m.4,15 x 2,15).

Progetto:

A un primo approccio sembrava coerente trasformare la cucina in camera da letto, ricavando così una seconda stanza spostando la cucina, trasformata in angolo cottura, nel soggiorno/pranzo; ciò avrebbe comportato lavori radicali per la connessione agli scarichi condominiali non presenti in quell’area, oltre alla difficile vivibilità di una camera lunga e stretta che avrebbe per altro fornito una scarsa metratura di armadi.

Una ulteriore difficoltà è stata quella di rispondere alla specifica richiesta della committenza di fare un intervento per fasi per cui la realizzazione di un progetto globale doveva poter essere attuata in 3 momenti diversi senza compromettere né la fruibilità dell’abitazione né quanto fatto negli step precedenti.

Il focus è stato quindi quello di fare di necessità virtù, ottimizzando la cucina, rimasta dov’era, con mobilio a tutta altezza e interpretare il corridoio non più come semplice percorso ma come uno spazio attrezzato a biblioteca / office con due postazioni lavoro. Tale spazio è enfatizzato dalle strips led che, per loro disposizione, creano un effetto di “allargamento” invertendo la percezione prospettica.

Il soggiorno è stato a sua volta concepito con una grande parete armadio (m.6,20 x 2.90) in cui sono ricavate due ampie nicchie dove trovano posto rispettivamente il tavolo da pranzo e un divano letto.

La divisione delle due aree tramite una tenda traslucida permette di isolare una potenziale camera da letto disegnando uno spazio fluido e flessibile utilizzabile in maniera indipendente.

Il pavimento esistente, in parquet di rovere, è stato conservato e reinterpretato con una verniciatura bianca a poro semi aperto così da avere una superficie continua, luminosa e calda, grazie alle venature rimaste leggibili; lo stesso dicasi per la pavimentazione della cucina in monocottura e il relativo rivestimento, interamente da riverniciare con resina bianca previa pulizia, sgrassatura e stuccatura delle fughe.

Le fasi realizzative, a valle di un progetto completo, hanno permesso anche il pieno controllo dell’impegno economico come di seguito indicato ottenendo un’incidenza, una volta completata anche la Fase 3, inferiore a €/mq.400,00.

Ipotizzando un intervento anche al bagno (eventuale possibile Fase 4) che comporti la sostituzione dei sanitari e l’eliminazione della vasca a vantaggio di un’ampia doccia oltre alla riverniciatura di pavimento e rivestimento con resina, si sale a €/mq.470,00 il che dimostra come attraverso una progettazione attenta e comparata si possano ottenere risultati formali e funzionali più che soddisfacenti senza rinunciare alla qualità.